Preghiera di Taizé – martedì 8 marzo 2022

«In Ucraina, il male non avrà l’ultima parola»

Quest’anno il tempo di Quaresima comincia mentre il continente europeo è colpito dalla guerra. Questa tragica attualità c’immerge in pieno mistero del male. Gesù stesso ne ha fatto l’esperienza ultima accettando liberamente di perdere la propria vita sulla croce: è andato fino in fondo alla sofferenza. Nel nostro percorso verso la Pasqua siamo sostenuti da questa speranza: al di là della croce, mediante la resurrezione di Cristo, Dio ha aperto a tutta l’umanità un cammino di vita.

Com’è possibile che il fuoco delle armi e delle bombe laceri popoli per tanti aspetti così vicini l’uno all’altro? Tante famiglie hanno qualche persona cara da entrambi i lati della frontiera…. Durante un pellegrinaggio in Russia, in Bielorussia e in Ucraina nel 2015, con un piccolo gruppo di giovani di diversi paesi, ne sono stato testimone quando mi son recato in un ospedale di Kiev da alcuni soldati ucraini feriti in combattimento. Insieme a noi c’era una giovane donna russa. Qualche giorno fa, al momento dello scoppio della guerra, quella giovane russa si è ricordata di quella visita e ha raccontato: “Quando sono entrata nell’ospedale ero paralizzata dalla paura e dalla vergogna. All’inizio mi era difficile dire qualunque cosa. Poi mi sono messa a raccontare che da bambina ogni estate andavo da mio nonno in Ucraina, che mio cugino era nato in Ucraina. Allora i soldati ucraini hanno cominciato a cambiare, uno di loro all’improvviso ha detto che sua moglie era russa, poi un altro che i suoi genitori vivevano in Russia… Ed è apparso chiaro che in realtà eravamo molto vicini, che eravamo come fratelli e sorelle”.

Preghiamo affinché questi germogli di condivisione e di comunione non siano strappati dalla follia della guerra, ma alla lunga si rivelino più forti dell’assurda violenza. Sembra quasi troppo presto per esprimere questo auspico visto che ogni giorno che passa aumenta il numero delle vittime e dei feriti. Serbiamo tuttavia la speranza, radicata nel più profondo dei nostri cuori, che il male non avrà l’ultima parola.

Papa Francesco ha invitato a una giornata di digiuno e di preghiera per questo mercoledì delle Ceneri. In molti luoghi del mondo, credenti si riuniranno e pregheranno per la pace. Qualche giorno fa a Taizé abbiamo ricevuto il messaggio di un prete ortodosso in Russia: anche nella sua parrocchia pregano per la pace.

Sì, per vivere questo tempo di Quaresima in solidarietà con quanti soffrono a causa della guerra che imperversa in terra di Ucraina, ricordiamo nella nostra preghiera le vittime e le loro famiglie in lutto, i feriti, quanti sono dovuti fuggire, quanti avrebbero voluto farlo ma non hanno potuto, e anche tutti coloro che hanno scelto di restare là dove vivono. Pensiamo alle persone più fragili, che saranno le prime a subire le conseguenze del conflitto armato, ai bambini provati, ai giovani che non vedono un futuro.

Nella nostra preghiera non dimentichiamo di chiedere allo Spirito Santo d’ispirare i dirigenti dei popoli e tutti coloro che possono influenzare il corso degli eventi, affinché cessi al più presto il fuoco delle armi. Preghiamo affinché la guerra non accresca le divisioni in seno alle Chiese e alle famiglie e affinché i responsabili delle Chiese accompagnino tutti coloro che sono colpiti da questa terribile prova. E poiché ogni vita umana conta agli occhi di Dio, pensiamo ai combattenti di tutti i paesi coinvolti, e anche alle loro famiglie, per esempio a quelle nonne che vedono i propri nipoti partire per il fronte, per una guerra che non hanno scelto né voluto. Forse un giorno scenderanno addirittura in strada per gridarlo…. Mentre questo tempo di Quaresima inizia sotto cattivi auspici, siamo chiamati a vivere questi quaranta giorni in comunione con quanti, non solo in Europa ma ovunque nel mondo, sono colpiti dalla violenza. Sulla croce Cristo ha aperto le braccia per abbracciare tutta l’umanità. Un’umanità troppo spesso lacerata, ma unita per sempre nel cuore di Dio.

(ARTICOLO DI FRERE ALOIS pubblicato sulla rivista francese La Vie e dall'Osservatore romano)

Canti: Dio è amore – Gesù, Signor, luce interior –

Il Regno di Dio è giustizia e pace

dal Salmo 25

Dio mio, in te confido: non sia confuso!

Non trionfino su di me i miei nemici!

Chiunque spera in te non resti deluso,

sia confuso chi tradisce per un nulla.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua verità e istruiscimi,

perché sei tu il Dio della mia salvezza,

In te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore,

della tua fedeltà che è da sempre.

Non ricordare i peccati della mia giovinezza:

ricordati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,

la via giusta addita ai peccatori;

guida gli umili secondo giustizia,

insegna ai poveri le sue vie.


Canto: Lampada ai miei passi

Lettura: Luca 9,22-25

Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?»

Canto: Resta qui e veglia con me


Silenzio

(la preghiera prosegue con un tempo prolungato di silenzio)


Intercessioni

  • Per le vittime della guerra e della violenza, noi ti preghiamo.

  • Per chi è ferito dall’oppressione e dalla durezza della vita, noi ti preghiamo.

  • Per chi deve affrontare la vecchiaia o la malattia nella solitudine, noi ti preghiamo.

  • Per chi impegna le sue forze a promuovere la pace, a costruire la giustizia, a soccorrere chi soffre, noi ti preghiamo.

  • Cristo, tu sei morto e risorto per noi affinché niente ci separi dall’amore di Dio.

Padre Nostro

preghiera detta da frère Alois:

Cristo risorto, rimanendo in silenzio davanti a te, eleviamo questa ardente preghiera: che il fuoco delle armi cessi sulla terra d’Ucraina! Accogli nel tuo amore coloro che muoiono per la violenza e la guerra, consola le famiglie in lutto, sostieni coloro che hanno dovuto prendere la strada dell’esodo. Di fronte a una sofferenza incomprensibile, crediamo comunque che le tue parole d’amore e di pace non passeranno mai. Hai dato la tua vita sulla croce e ci hai aperto un futuro, anche oltre la morte. Perciò ti imploriamo: donaci la tua pace. Tu sei la nostra speranza.”

Preghiera

Benedici noi, Gesù il Cristo, tu che vieni a rivestirci della compassione come di una veste.


Canti: Spera nel Signor – Ubi caritas – Raccogli i miei pensieri