Al servizio della Parola a cura di p.Harry Kalonga

 Mt 3, 1-12

1 In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!". 3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. 5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? 8Fate dunque un frutto degno della conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile".


ABBIAMO BISOGNO DEI PROFETI COME GIOVANNI BATTISTA ANCHE AI NOSTRI GIORNI?


L’umanità non è mai stata abbandonata alla sua miseria dopo la sua caduta. Dio con  il suo amore paterno ha restituito la vita divina all’umanità. La celebrazione del Natale rinnova il ricordo/la memoria di quel dono. Non è tanto il passare dei giorni ad avvicinarci ad essa, quanto piuttosto la purificazione del cuore e la saggezza che viene dal cielo. Se questa mancasse, la festa che aspettiamo passerebbe invano, appesantita delle preocupazione esteriori, appesantita dai beni terreni. Il Natale celebra ed esalta i beni del cielo e ci spinge a ricercarli. Il Signore che nasce è grande,l’immenso bene che viene dall’alto, il Figlio che ci è donato dal Padre celeste.

Mi sono preso un’pò di tempo per riflettere e pormi alcune domande: Se Il Signore che deve nascere è davvero Il Re della pace, come posso permettermi che nasca in una terra dove scorre sangue umano come Gaza o ucraina? Se il Signore che deve nascere è davvero immensamente buono, come posso permettergli di nascere in una terra do so che nel 2024 circa 1.200 bambini sono morti di malaria e malnutrizione nei campi profughi Sudanesi? Resterò semplicemente a guardare? Ha davvero senso permettere al Signore, autore della vita di venire e nascere nella nostra bella terra d’italia dove so che secondo i dati del ministero dell’interno nel 2024 sono state uccise 113 donne, di cui 61 da partner o ex partner?


Secondo me, non sono pronto. Non: sono pronto a permettere che il re della pace nasca in condizioni così patetiche, dove le relazioni umane non esistono, dove il dialogo non è apprezzato, dove la vita umana non è più vista come sacra ma qualcosa di molto a buon mercato e senza alcun costo. Non sono pronto! Purtroppo questa è la realtà del mondo in cui viviamo, molto spaventosa.

Forse abbiamo bisogno di aiuto per prepararci meglio alla nascita del Re della pace. Qulacuno deve venire ad aiutarci a preparare il grande vento della venuta del Figlio di Dio. Non è la prima volta che Dio prende una decisione del genere per il bene del suo popolo. C'era una volta Giovanni Battista che venne ad aiutare il popolo di Dio a preparare la strada per la venuta del Figlio di Dio. La domanda è: abbiamo bisogno di un profeta come Giovanni Battista ai nostri tempi? I profeti come Giovanni Battista sono ancora attuali oggi? Cosa significa essere un profeta come Giovanni Battista oggi? Rivolgiamo la nostra attenzione al Vangelo di oggi.

IL VANGELO

Il Vangelo di questa Domenica II di Avvento è  tratto da Matteo 3,1-12. Questo brano si colloca all’interno del Vangelo di Matteo come una scena funzionale alla venuta del Signore. Il brano introduce la figura di Giovanni Battista che predica nel deserto della Giudea, invitando alla conversione perchè «il Regno dei cieli è vicino».  il brano serve quasi da secondo prologo del Vangelo presentando Giovanni come colui che annuncia la fine dell’esilio e prepara la via al Messia, richiamando la figura profetica di Elia. Giovanni conduce una vita ascetica come i profeti, segno della sua missione di purificazione attraverso il battesimo con acqua in vista del ravvedimento, ma preannuncia un battesimo più potente con Spirito Santo e fuoco che realizzerà il Messia.

Storicamente questo brano si colloca nel contesto del primo secolo in Giudea, durante un periodo di attesa Messianica e di attesa del compimento della profezia vetero-testamentaria come quella di Isaia. Sulla voce che grida nel deserto per preparare la via del Signore. Il deserto acquista un significato simbolico importante; considerato luogo di preparazione e trasformazione, fuori dela schiavitu, ma in attesa della libertà definitiva. La predicazione di Giovanni è rivolta sopprattutto alla classe religiosa dell’epoca,come Farisei e sadducei, invitandoli a una conversione radicale.

La figura di Giovanni si collega all’idea di un giudizio imminente con la distinzione tra il grano (giusti) raccolto nel granaio e la pula (ingiusti) bruciata con un fuoco inestinguibile, indicando l’imminente realizzazione del regno di Dio nella storia.

In sintesi, il brano di Mt 3,1-12,si inserisce letterarialmente come introduzione alla missione di Gesù, attraverso la figura di Giovanni. Storicamente,invece, è come un momento di grande fermento e attesa nel giudaismo del primo secolo, pronti a ricevere l’annuncio di un cambiamento radicale nel piano di salvezza di Dio.

Giovanni Battista è la figura centrale del vangelo di oggi,seconda domenica d’Avvento. Giovanni ha spinto le persone alla conversione. Le ha guidate al vero cambiamento,preparandole ad accogliere il Messia. La domanda è; abbiamo bisogno di profeti come Giovanni Battista ai nostri giorni per aiutarci a cambiare e transformare il mondo in cui viviamo?

Nei (vv. 1-3), il brano presenta Giovanni come profeta nel deserto. In quei giorni Giovanni Battista apparve nel deserto della Giuda. Giovanni predicava la conversione poiche «il regno dei cieli era vicino». Egli è la voce che «grida» nel deserto per preparare la via al Signore. Giovanni si presenta come colui che apre la strada al Messia, invitando a cambiare vita. Oggi, Giovanni Battista può essere paragonato a aciascuno di noi che in mezzo alle guerre( Gaza, Ucraina, Nigeria) e gli abusi alziamo la voce contro l’ingiustizia. Gridiamo chiedere un cambiamento di rotta verso la pace e la giustizia. Noi gridiamo più forte. Alziamo la voce contro la TEVA. Perchè alziamo la voce contro la TEVA? Perche la Teva è multinazionale farmaceutica Israeliana Leader nel settore dei generici.  La TEVA è accomplice dell’ocupazione Israeliana perchè trae vantaggio dal regime di occupazione militare dei territori Palestinesi. Per questo dobbiamo alzare la voce: Non Comprare farmarci a marchio TEVA.

Non abbiamo forse bisogno oggi di persone così sensibili come Giovanni Battista ai problemi sociali, che considerano la vita umana il bene più grande e che gridano contro la violenza?questi sono i profeti di cui abbiamo bisogno nel nostro tempo. Vorresti partecipare? Basta alzare la voce con coraggio!

Abbiamo il richiamo alla conversione (vv.4-6). Giovanni Battista invitava alla conversione, un cambiamento radicale di comportamento, come segno di preparazione all’arrivodel regno di Dio. La sua predicazione è semplice ma potente: si deve raccogliere frutti che dimostrono il vero cambiamento, non solo parole. In tempi di conflitti e suprusi, questo significa passare dall’indifferenza o dalla violenza a gesti concreti di solidarità e di rispetto per dignità umana,come aiutare chi soffre o rifutare l’odio. Sto pensando agli attivists e difensori dei diritti umani in Nigeria e Sudan che denuciano il traffico i persone e tuttelano le vittime di abusi, prendendo posizione contro la corruzione e l’illegalità. Questi sono profeti nella linea di Giovanni Battista oggi. Sto pensando di tutte le persone che partecipanno, lavorano e anche loro che compranno gli articoli per sostenere il progetto di Fili di Pace. Questi sono profeti nella linea di Giovanni Battista oggi. Cosa ne pensi di questo tipo di sacrificio per il bene dell’umanità?

Giovanni Battista denuncia i falsi giusti ( vv.7-10). Giovanni attacca i farisei e i sadducei, vere autorità religiose, accusandoli di ipocrisia e invitandoli a un cambiamento sincero. Li avverte della scure già posta alla radice, simbolo del giudizio imminente. Siamo chiamati a chiedere conto ai nostri leader. Chi abusa del potere o si trova in posizione di comando deve essere ritenuto responsabile. La retorica da sola non basta; è necessaria un'azione concreta contro le ingiustizie. 

Sto pensando ai giornalisti e agli intellettuali che smascherano la menzogna e l'autogiustificazione dei poteri forti, come Giovanni Battista smascherava l'ipocrisia dei farisei. Questi sono i profeti dei nostri tempi.

Sto pensando ai mediatori e operatori di pace che intervengono nelle guerre a Gaza, Sudan, Nigeria, Congo, promuovendo dialogo e riconciliazione, assistendo le popolazioni colpite da conflitti. Queste sono figlie e figli della luce.

Sto pensando alle organizzazioni internazionali e comunitarie che lottano contro la fame e la povertà, aiutando concretamente i poveri, così come hanno agito i profeti, con solidarietà e giustizia. Anche questi sono i profeti dei nostri tempi.

In sintesi, il profeta oggi è dunque colui che vive e annuncia la verità con coraggio, che denuncia le ingiustizie del potere e che offre speranza concreta alle vittime di oppressione, affinchè si raggiungano nuovi orizzonti di pace e giustizia, rispecchiando così il messaggio di Giovanni Battista.  Certo! Abbiamo ancora bisogno oggi dei profeti della stirpe di Giovanni Battista. Puoi essere uno di coloro che preparano le persone alla venuta del Messia?