Preghiera di Taizé – martedì 8 ottobre 2024

La preghiera più forte dell’odio
frère Matthew (ottobre 2024)

Vorrei iniziare con una citazione di frère Roger, fondatore di Taizé, tratta dall’ultimo testo che aveva scritto ai giovani, prima della sua morte nel 2005, in una lettera che s’intitola «Un avvenire di pace»: «La preghiera non allontana dalle preoccupazioni del mondo. Al contrario, non c’è nulla di più responsabile della preghiera: più si vive una preghiera umile e semplice, più si è portati ad amare ed a manifestarlo con la propria vita».

Vorrei proporvi di ascoltare la testimonianza di una giovanne donna ucraina che ho incontrato a Taizé negli ultimi mesi.

Per favore pregate per il mio paese e la mia città dove il conflitto è in corso proprio adesso e molte persone si sono trasferite in altre città dove pensano di essere al sicuro, ma la mia famiglia è ancora in lì”.

Come può questa giovane donna avere un cuore così gioioso e non sprofondare nell’odio? Ciò è dovuto in gran parte al fatto che la preghiera degli altri e la sua stessa preghiera la portano e la aprono al suo popolo per poterlo aiutare concretamente nell’attuale stato di guerra.

La preghiera ci aiuta ad affrontare le situazioni più complesse. È un modo per fermare il flusso delle ondate di scoraggiamento quando tutto sembra buio. Una madre palestinese attualmente in Francia, ma la cui famiglia è a Gaza, ci scrive: «L’amore che porta i feriti, i fragili, ridà forza. Questo mi fa pensare al paralitico, portato dai suoi amici e dalla loro fede. La preghiera è anche un modo di resistere, per me è importante”.

Ricordiamo che Taizé è nata durante la guerra, che quegli anni dell’inizio hanno formato la comunità, con l’accoglienza da parte di frère Roger dei profughi, alcuni dei quali ebrei, e con il contatto con i prigionieri di guerra dopo la liberazione.

Vorrei concludere con questa preghiera:

«Dio fedele, Dio pellegrino, tu cammini sempre davanti a noi. Sii presente, durante questa giornata...Ovunque siamo, sui sentieri, nelle chiese o nei nostri luoghi di vita, sei tu a parlarci attraverso le persone che incontreremo. Apri i nostri cuori per ascoltare il grido degli innocenti che soffrono per la guerra loro inflitta. Manda il tuo Spirito Santo per accompagnarci e ricordarci che è tuo Figlio, Gesù Cristo, la nostra pace. Per mezzo di lui ci benedici sempre. Rendici pellegrini di pace».



Canti: Spiritus Jesu Christe

Dio è Amore

Ubi caritas


dal Salmo 34


Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore,

ascoltino gli umili e si rallegrino.


Celebrate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto

e da ogni timore mi ha liberato.


Guardate a lui e sarete raggianti,

non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo libera da tutte le sue angosce.


Gustate e vedete quanto è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia.



Canto Lampada ai miei passi


Lettura 1 Giovanni 4,7-12

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.


Canto Resta qui e veglia con me


Silenzio


Intercessioni

Per chi annuncia con fedeltà la tua Parola: Signore, noi ti preghiamo.


Aiutaci a riconoscerti presente nel nostro prossimo: rendici attenti ai poveri e agli infelici.


Signore, ti preghiamo per chi soffre nei luoghi di lavoro, per chi è disoccupato, per il rispetto della loro dignità.


Per i carcerati e i dimenticati della società: tu che sei il Consolatore, rendici solidali alla loro sofferenza, noi ti preghiamo.


Per i bambini abbandonati, perché trovino serenità presso chi li accoglie, noi ti preghiamo.


Per gli studiosi e gli scienziati, perché il loro lavoro sia per il bene di tutta l’umanità, noi ti preghiamo.


Per chi ha responsabilità nella vita pubblica, affinché lavorino con rettitudine e per il bene comune, noi ti preghiamo.


Perché nella Chiesa siamo segni dell’amore fraterno, noi ti preghiamo.



Per chi ha responsabilità nella vita pubblica, affinché lavorino con rettitudine e per il bene comune, noi ti preghiamo.


Perché nella Chiesa siamo segni dell’amore fraterno, noi ti preghiamo.


Padre Nostro


Preghiera

Dio di tutti i viventi, accordaci di abbandonarci in te, nel silenzio e nell’amore. Abbandonarci in te non è certo una cosa abituale della nostra condizione umana. Ma tu intervieni fino nell’intimo di noi stessi e vuoi per noi la chiarezza di una speranza.


Canti: Questa notte non è più notte

Raccogli i miei pensieri

Jubilate Deo