Un bambino abbandonato nel deserto del Sahara
Refugees in Libia | 02 / apr / 2025
In un video diffuso da Refugees in Libya un bambino è stato trovato, solo, mentre camminava scalzo nel deserto del Sahara da qualche parte tra Libia e Ciad.
Non era protetto tra le mura di casa, né tra le braccia di un genitore. Ma da solo, in mezzo al deserto. Il bambino in questo video non ha commesso alcun crimine. La sua unica colpa è di essere nato con la pelle nera nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. In un mondo che ancora giudica le persone in base al passaporto, al colore della pelle, e al profitto. Il suo unico crimine è essere povero in un sistema progettato per cancellare i poveri. Non conosciamo il suo nome ma sappiamo che cosa lo ha portato lì.
I suoi genitori potrebbero essere crollati esausti dietro di lui, disidratati, oppure cacciati o scomparsi durante gli ultimi rastrellamenti di massa ed espulsioni di neri africani da parte delle milizie in Libia. Forse sono stati arrestati o uccisi e gettati nelle fosse comuni di Gharyan e Sikka. O forse sono stati lasciati morire, come tanti altri, nella terra di nessuno che l’Europa paga per mantenere invisibile. Questo bambino, che forse non ha più di cinque anni, con la sua storia rappresenta il crollo di ogni pilastro morale che la Libia e l’Europa sostengono di rispettare.
Non si tratta di un incidente. È discriminazione razziale, istituzionalizzata e finanziata dalla stessa Europa che vorrebbe dare al mondo lezioni sui diritti umani.
Canti: Dio è Amore
Ubi caritas
dal Salmo 130
Non sono un ambizioso, Signore
non faccio il sapientone
che si atteggia a persona intelligente
e vuol sempre avere l'ultima parola.
Non mi interessa diventare uno che conta
per entrare nel giro della gente bene.
Non ho grandi progetti per il futuro,
conduco una vita semplice.
Così si è fatta pace nel mio cuore,
la serenità convive col mio spirito;
finalmente ho trovato ristoro
dalle ansie e dalle fatiche del vivere.
Mi sento come un bimbo dopo la poppata
in braccio a sua madre ride
e sbadiglia soddisfatto,
poi chiude gli occhi in un sonno beato.
Fra le tue braccia, Signore,
trova pace il mio cuore.
Amici miei, affidiamoci a Dio
oggi e per sempre!
Canto Lampada ai miei passi
Lettura Giovanni 4,5-14
Gesù giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: «Dammi da bere! «, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna».
Canto Resta qui e veglia con me
Silenzio
Intercessioni
Signore Cristo, rivela la presenza del tuo Regno in mezzo a noi.
Veglia, o Dio, sulla porta delle nostre labbra; fa che ogni ferita di questa giornata sia guarita dal tuo perdono.
Signore Gesù, attira con la tua luce i cuori che non trovano più il cammino verso di te.
Cristo, con la tua vita offerta a Dio, mostraci il cammino della vita.
Cristo, sta vicino a chi conosce una notte di tormento, i malati, i senza tetto.
Cristo, preservaci dalle insidie dello scoraggiamento e dell’inquietudine.
Il nostro sguardo, Signore, sia rivolto verso di te; la nostra anima riposi in te.
Padre Nostro
Preghiera
Dio vivente, noi siamo talvolta stranieri sulla terra, sconcertati dalle violenze, dalla durezza delle opposizioni. Come una brezza leggera, tu soffi su di noi lo Spirito di pace. Trasfigura i deserti dei nostri dubbi per preparaci ad essere portatori di riconciliazione là dove ci chiami a vivere, fino a che si levi una speranza di pace tra gli uomini.
Canti: Questa notte non è più notte
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