Preghiera di Taizé – martedì 8 febbraio 2022

 

Preghiera di Taizé – martedì 8 febbraio 2022


dalla

LETTERA ENCICLICA LAUDATO SI’ SULLA CURA DELLA CASA COMUNE di Papa Francesco

IV. IL PRINCIPIO DEL BENE COMUNE

156. L’ecologia integrale è inseparabile dalla nozione di bene comune, un principio che svolge un ruolo centrale e unificante nell’etica sociale. E’ «l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente».

157. Il bene comune presuppone il rispetto della persona umana in quanto tale, con diritti fondamentali e inalienabili ordinati al suo sviluppo integrale. Esige anche i dispositivi di benessere e sicurezza sociale e lo sviluppo dei diversi gruppi intermedi, applicando il principio di sussidiarietà.

Tra questi risalta specialmente la famiglia, come cellula primaria della società. Infine, il bene comune richiede la pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un determinato ordine, che

non si realizza senza un’attenzione particolare alla giustizia distributiva, la cui violazione genera sempre violenza. Tutta la società – e in essa specialmente lo Stato – ha l’obbligo di difendere e promuovere il bene comune. 158. Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri. Questa opzione richiede di trarre le conseguenze della destinazione comune dei beni della terra, ma, come ho cercato di mostrare nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, esige di contemplare prima di tutto l’immensa dignità del povero alla luce delle più profonde convinzioni di fede. Basta osservare la

realtà per comprendere che oggi questa opzione è un’esigenza etica fondamentale per l’effettiva realizzazione del bene comune.



Canti: Dio è amore – Gesù, Signor, luce interior –

Il Regno di Dio è giustizia e pace


dal Salmo 96

Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore da tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,

a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.

Il Signore ha fatto i cieli.

Maestà e bellezza sono davanti a lui,

potenza e splendore nel suo santuario.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,

frema il mare e quanto racchiude;

esultino i campi e quanto contengono,

si rallegrino gli alberi della foresta

davanti al Signore che viene.


Canto: Lampada ai miei passi


Lettura: Luca 5,1-11


Un giorno, mentre Gesù, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, Gesù disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.


Canto: Resta qui e veglia con me



Silenzio

(la preghiera prosegue con un tempo prolungato di silenzio)



Intercessioni

  • Per la pace nel mondo e la libertà di ogni essere umano: Signore, noi ti preghiamo.

  • Perché i responsabili delle Chiese cerchino continuamente l’unità visibile dei cristiani, noi ti preghiamo.

  • Per l’integrità nella vita politica, per la giustizia nella società, noi ti preghiamo.

  • Per coloro che guadagnano con fatica il pane quotidiano: Signore, noi ti preghiamo.

  • Per chi è privo di lavoro o di ogni sostentamento, noi ti preghiamo.

  • Per chi è senza famiglia o senza casa, noi ti preghiamo.

  • Per chi soffre a causa della solitudine e dell’abbandono, noi ti preghiamo.

  • Per chi è oppresso, calunniato: Signore, noi ti preghiamo.

  • Per chi è a servizio dei più poveri, degli stranieri, degli emarginati, noi ti preghiamo.



Padre Nostro



Preghiera

Dio vivente, per quanto povera sia la nostra preghiera, noi ti cerchiamo con fiducia. E il tuo amore scava un passaggio attraverso le nostre esitazioni e anche i nostri dubbi.



Canti: Spera nel Signor – Ubi caritas – Raccogli i miei pensieri