Meditazione 2° domenica di Avvento C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • Nel nord del Mozambico circa 935mila sfollati hanno bisogno di aiuti alimentari, almeno fino a marzo 2022. La maggior parte degli sfollati interni non è ancora in grado di produrre il proprio cibo e dipende dagli aiuti umanitari e dal sostegno delle comunità ospitanti.

  • Le forze di sicurezza sudanesi hanno lanciato gas lacrimogeni e granate stordenti sulla folla di decine di migliaia di manifestanti riuniti ieri nel centro di Khartoum, impedendogli di raggiungere il palazzo presidenziale.

  • Giornata mondiale per la lotta all’Aids: in Africa progressi vanificati dalla pandemia di Covid-19. I blocchi e le restrizioni dovute al Covid-19 hanno gravemente interrotto i test per la diagnosi e le cure per l’Hiv/Aids in tutto il mondo. In Africa vivono i due terzi dei sieropositivi a livello globale, l’80% dei quali sono donne tra 15 e 19 anni.

  • Sale la tensione in Libano in corrispondenza con i nuovi rincari dei prezzi dei servizi e dei beni di prima necessità in un paese afflitto da più di due anni dalla peggiore crisi economica degli ultimi decenni.

  • La qualità dell'aria a New Delhi nel novembre 2021 è stata la peggiore da 7 anni. Nel mese appena concluso la capitale indiana ha vissuto almeno 11 giorni di grave inquinamento e nessun giorno con qualità dell'aria "buona".   L'indice AQI mensile è stato fermo, in media, sul valore di 376: il livello da 300 in su è ritenuto pericoloso per la salute e può causare difficoltà anche a persone normalmente sane.

  • Non possiamo tacere! Fili spinati, posti di confinamento e di schiavitù. Questa è la storia di questa civiltà sviluppata che noi chiamiamo Occidente!». La voce di papa Francesco è tuonata nel momento conclusivo della sua visita apostolica a Cipro.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

  • 2446 città di 70 Paesi di tutti i continenti hanno celebrato la ventesima edizione della Giornata internazionale 'Cities for Life, Città per la Vita - contro la pena di morte'. L’iniziativa è promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per diffondere la cultura del rispetto per la vita, allo scopo di arrivare ad un mondo senza pena di morte.

  • Il presidente di Emergenza Sorrisi racconta la gioia del ritorno di medici e infermieri volontari a Nassiriya, dove oltre duecento bambini ritroveranno il sorriso grazie agli interventi chirurgici previsti da questa nuova missione, che segue quella dello scorso luglio in Iraq.

  • Maria Vittoria Sebastiani ha 86 anni, è tra coloro che ricevono dal Presidente della Repubblica italiana l'Onorificenza al Merito per l'impegno nel favorire l'inclusione sociale. Fare le cose insieme - spiega - è la strada maestra per rispettare l'altro. Basta con la separazione tra 'noi' e 'loro'.

  • Papa Francesco conclude la sua visita nell’isola di Cipro con la preghiera ecumenica nella Chiesa parrocchiale di Santa Croce assieme a una rappresentanza delle migliaia di migranti approdati nel Paese: "Non devono farci paura le differenze, ma le chiusure e i pregiudizi". La denuncia dei lager in Libia dove uomini e donne vengono torturati, venduti e schiavizzati e della "malattia" dell'abituarsi a queste tragedie: contro di essa non c'è antibiotico.

  • La Camera dei deputati italiani ha approvato all’unanimità la legge per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di ordigni anti-uomo e di munizioni e sub-munizioni a grappolo. L’approvazione della legge rappresenta un passo avanti verso l’eliminazione di questi ordigni.

  • Una sentenza storica per i diritti della comunità LGBT del Botswana quella emessa dalla Corte d’Appello che ha confermato una sentenza del 2019 della Corte suprema che dichiarava incostituzionali due sezioni del codice penale che prescrivevano il carcere per le relazioni omosessuali. 

  • Etiopia: si moltiplicano gli appelli per un cessate il fuoco nella regione del Tigray.

In un videomessaggio, il vescovo cattolico di Adigrat, ha chiesto la fine immediata dei bombardamenti aerei che “stanno distruggendo vite, proprietà civili e istituzionali.

  • La giornalista filippina Maria Ressa potrà andare in Norvegia a ritirare il Premio Nobel per la Pace. La reporter ha condiviso il premio con il giornalista investigativo russo Dmitry Muratov, tra le crescenti preoccupazioni per i limiti alla libertà di parola in tutto il mondo.

  • Il Parlamento indiano ha abrogato con un voto in entrambe le camere, la riforma del commercio agricolo, contestata dai contadini, in una protesta durata un anno. Le organizzazioni dei contadini hanno ribadito che non interromperanno la protesta fino a quando il MSP non sarà legge: "Lo dobbiamo ai 750 agricoltori che hanno perso la vita durante la battaglia", hanno detto.

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Maranatha, Maranatha, Vieni, Vieni, Signore Gesù.


O Dio, grande nell’amore, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia, e preparaci a incontrare con fede ardente Gesù Cristo, nostro unico Signore. Amen


Bar 5,1-9   Fil 1,4-6.8-11 


  Lc 3,1-6

1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3 Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:


Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

5 Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diventeranno diritte;

e quelle impervie, spianate.

6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

***

L’evangelista Luca, a differenza di Matteo e di Marco, introduce la figura di Giovanni Battista con una serie di coordinate storiche e geografiche.

1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa…


È la storia dei potenti della politica e della religione che appartengono sia al mondo pagano come al popolo di Israele. In un primo momento, si ha la percezione di trovarsi davanti al solito modo di narrare la storia i cui protagonisti sono i potenti. Il posto che occupano è spesso legittimato dalla religione. Rivestire il loro ruolo di sacralità li rende quasi intoccabili nelle prerogative di potere e di privilegio. Non è dunque un caso che due figure eminenti dell’apparato templare, Anna e Caifa, appaiano qui associati ai grandi della politica imperiale. Il sommo sacerdozio di Anna (suocero di Caifa) aveva già concluso il mandato di sommo sacerdote, ora quel ruolo era assegnato a Caifa, suo genero. Caifa però non era che un burattino a servizio e copertura degli enormi interessi del suocero, interessi legati alla ritualità del tempio, basti pensare che la famiglia di Anna, aveva il controllo e il monopolio sulle macellerie che fornivano gli animali per i sacrifici.

Tutti costoro, i rappresentanti dell’impero, Caifa e Anna li incontreremo nella vicenda del processo a Gesù. La religiosità di Gesù di Nazareth non ha nulla a che fare con la religione del tempio e dell’impero perché la relazione con Dio che egli introduce ha a che fare con l’umanità.

Il Dio di Gesù è dalla parte dell’umanità e non dalla parte di chi la piega ai propri interessi e privilegi, per questo il potere sacrale e il Vangelo sono inconciliabili; per questo motivo, il processo contro Gesù si concluderà con la sua condanna.


Con l’ingresso della figura di Giovanni, il racconto dà ragione delle parole di Maria nel cantico del Magnificat:

Ha rovesciato i potenti dai troni” (1,52)

La Parola di Dio non risuona negli altri del luogo Santo, ma nel deserto. Si direbbe che il luogo della presenza di Dio, abitato ora dall’idolo del potere e della ricchezza, Dio lo abbia abbandonato a se stesso.

la Parola di Dio venne su Giovanni, nel deserto”.

Oltre tutto, Giovanni, figlio del sacerdote Zaccaria avrebbe dovuto compiere il rito del perdono dei peccati (Yom Kippur) nel luogo ad esso deputato, il tempio, appunto! Ma da questo momento in poi, soprattutto con Gesù di Nazareth, Dio si fa incontrare semplicemente laddove ci sono donne e uomini che aspirano a nuovi inizi di cammino: le strade della vita. Dio rende visita alla terra e al tempo dell’uomo!


3Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”.

Un’ulteriore precisazione è fornita dall’evangelista a proposito dello spazio geografico in cui opera Giovanni: la zona circostante il Giordano. Evocare quel fiume significa fare memoria dell’ingresso nella terra promessa. In quel attraversamento Israele iniziava una fase nuova della sua storia. Ora, Luca parla di una “zona circostante il Giordano una zona ampia per lasciar intendere che la Parola è per tutti. È alla portata di tutti. A tutti è riservato un nuovo inizio.

Se irrompe il Regno di Dio, l’umanità avanza e i poteri forti di questo ordinamento, compresi i poteri religiosi, vengo travolti.


L’evangelista, adattandola abbastanza liberamente, avanza una spiegazione citando Is. 40,3-5


Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

5 Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diventeranno diritte;

e quelle impervie, spianate.

6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!


Il profeta consegnava così un messaggio di consolazione per gli esiliati prossimi al rimpatrio. Il loro ritorno era descritto come un nuovo esodo, tuttavia, se il primo, quello dall’Egitto, era stato come una fuga, una difficile peregrinazione, questo è descritto come una marcia trionfale.


La ripresa, il ri-cominciamento è un lavoro di abbassamento e di riempimento destinato al successo:

Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diventeranno diritte;

e quelle impervie, spianate.

6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!


Il contesto di questa citazione profetica del secondo Isaia, fa pensare ancora una volta a una sorta di dissacrazione dell’apparato templare. “Ogni monte e colle sarà abbassato”. Sappiamo bene che per la tradizione profetica e soprattutto nei salmi, il monte o il colle per eccellenza è il monte del tempio. Con la Parola che risuona nei cuori umani di chi cerca la via del cambiamento; che risuona nel deserto, ovvero lontano dai centri del potere oppressivo, l’apparato religioso templare, eretto a difesa dei privilegi di pochi contro la vita e la libertà dei molti, viene abbassato, spazzato via.

Si tratta di aprire strade di quel cambiamento che i vari Anna e Caifa di turno non vorranno assolutamente attuare!

Che senso può avere per noi cercare nuove strade?

Cosa dobbiamo abbassare e appianare, quali vuoti dobbiamo riempire?

Siamo aperti alla realizzazione di un bene più grande, ad un di più di verità, di giustizia o rimaniamo vincolati alla consuetudine che non disturba?


Non è il caso di lasciar perdere le false sicurezze culturali, sociali, economiche, politiche e persino religiose e cercare un deserto in cui ricominciare a preparare quel futuro nel quale i Signore ci viene incontro?