Preghiera di Taizé – martedì 10 gennaio 2023

 Diventare artigiani di unità

Sesta proposta | Lasciare che Dio unifichi i nostri cuori

(Frère Alois 2022)


La crescita dell’unità richiede un impegno di tutto il nostro essere ed inizia nel nostro stesso cuore. Con le parole di un antico salmo, la nostra preghiera sale a Dio: “Tieni unito il mio cuore perché tema il tuo nome”. (Sal 86,11)

Per dirigersi verso un’unità interiore, non è forse necessario mettere ordine nei nostri desideri, accettando che non possiamo fare o sperimentare tutto? Se davanti a noi ci sono molte possibilità, cerchiamo di discernere quali conducono di più alla pace, alla luce e alla felicità.

C’è in noi una sete profonda di comunione e di unità: essa viene da Dio e nella preghiera possiamo esprimerla. Anche con pochissime parole, stare in silenzio a tu per tu con Dio ci aiuta a cercare il senso della vita, e rinnova la nostra disponibilità a lasciare che lo Spirito Santo operi in noi.

Per ritrovare l’unità del cuore, una strada è sempre possibile: volgere lo sguardo a Cristo Gesù, imparare a conoscerlo di più, affidare a lui le nostre gioie e le nostre fatiche. Anche in mezzo alle difficoltà, anche con pochissime certezze riguardo al futuro, possiamo continuare il nostro cammino passo dopo passo, confidando che, attraverso lo Spirito Santo, Cristo risorto è sempre con noi.

Fare silenzio è ascoltare Dio; è rimuovere tutto ciò che ci impedisce di sentire o ascoltare Dio; è ascoltare Dio dovunque esprima la sua volontà, nella preghiera ed anche al di fuori della preghiera propriamente detta. Abbiamo bisogno del silenzio per fare la volontà di Dio, un silenzio prolungato da quest’altra disposizione di noi stessi che spesso dimentichiamo... o che disprezziamo per ignoranza: il raccoglimento. Dobbiamo "raccogliere" le tracce, gli indizi, gli inviti, gli ordini della volontà di Dio, come il contadino raccoglie il suo raccolto nella stalla, come lo scienziato raccoglie il frutto di un’esperienza. " – Madeleine Delbrêl, scrittrice e assistente sociale francese, 1968

Canti: Dio è amore – Gesù, Signor, luce interior –

Il Regno di Dio è giustizia e pace

dal Salmo 96

Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore da tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome.


Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,

a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.


Il Signore ha fatto i cieli.

Maestà e bellezza sono davanti a lui,

potenza e splendore nel suo santuario.


Gioiscano i cieli, esulti la terra,

frema il mare e quanto racchiude;

esultino i campi e quanto contengono,

si rallegrino gli alberi della foresta

davanti al Signore che viene.



Canto: Lampada ai miei passi


Lettura: Luca 5,1-11

Un giorno, mentre Gesù, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, Gesù disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.


Canto: Resta qui e veglia con me


Silenzio

(la preghiera prosegue con un tempo prolungato di silenzio)



Intercessioni


Per la pace nel mondo e la libertà di ogni essere umano: Signore, noi ti preghiamo.


Perché i responsabili delle Chiese cerchino continuamente l’unità visibile dei cristiani, noi ti preghiamo.


Per l’integrità nella vita politica, per la giustizia nella società, noi ti preghiamo.


Per coloro che guadagnano con fatica il pane quotidiano: Signore, noi ti preghiamo.


Per chi è privo di lavoro o di ogni sostentamento, noi ti preghiamo.


Per chi è senza famiglia o senza casa, noi ti preghiamo.


Per chi soffre a causa della solitudine e dell’abbandono, noi ti preghiamo.


Per chi è oppresso, calunniato: Signore, noi ti preghiamo.


Per chi è a servizio dei più poveri, degli stranieri, degli emarginati, noi ti preghiamo.


Padre Nostro

Preghiera

Dio vivente, per quanto povera sia la nostra preghiera, noi ti cerchiamo con fiducia. E il tuo amore scava un passaggio attraverso le nostre esitazioni e anche i nostri dubbi.


Canti: Spera nel Signor – Ubi caritas – Raccogli i miei pensieri