RiCorDando settimana dal 4 al 10 novembre 2018

Memoriale di domenica 10 novembre 2019

1 Antisemitismo: La scorta a Segre. «La solidarietà, la convivenza, il senso di responsabilità devono contrastare l'intolleranza, l'odio, la contrapposizione». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in riferimento alla scorta data a Liliana Segre. Arrivano anche dichiarazioni importanti da parte del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sulla vicenda. «Vedo rigurgiti, dobbiamo preoccuparci… c'è una parte dell'Italia che non mi piace e che non vorrei vedere».

2 Bolivia: LA PAZ, 7 NOV - Dopo una giornata di aspri scontri a Cochabamba (Bolivia centrale) risoltisi con un morto. un centinaio di feriti e l'aggressione a una donna sindaco, il ministro della Difesa boliviano Eduardo Zavaleta López ha avvertito che "siamo ad un passo dal dover contare decine di morti". Zavaleta, ha accusato il presidente del 'Comité pro Santa Cruz', Luis Fernando Camacho, di essere, con i suoi discorsi radicali, la causa delle violenze che da due settimane investono il Paese.

1.Il governo zambiano ha revocato l’autorizzazione all’azienda australiana Zambezi Resources di avviare lavori di estrazione mineraria nel cuore di quello che è uno dei più importanti parchi naturali della regione, il Lower Zambesi National Park. Per una volta ha vinto la volontà popolare. La mobilitazione - non solo delle ong presenti sul territorio, ma della popolazione locale, il cui massimo sostentamento proviene dal turismo è durata anni.

2. Nigeria: La polizia nigeriana ha salvato 259 persone da un centro di riabilitazione islamico nella città sud-occidentale di Ibadan. Il capo della polizia ha affermato che le condizioni nelle quali queste persone erano costrette a vivere erano disumane, con scarso cibo, segregazione e violenze. Molti prigionieri hanno affermato di aver subito abusi. Alcuni erano rinchiusi all’interno di un edificio, altri incatenati.


3 Gli Indigeni dell'Amazzonia brasiliana il 7 nov. si sono mobilitati a Brasilia per ripudiare l'omicidio di Paulo Paulinho, un giovane capo tribù di etnia Guajajara, avvenuto la settimana scorsa presumibilmente per mano di alcuni taglialegna. Gruppi degli Stati di Parà e Amapà sono arrivati nella capitale federale per denunciare l'omicidio del 'Guardiano della Foresta', come vengono chiamati gli indios incaricati dalle comunità amazzoniche di difendere l'habitat naturale.  Secondo Adi Spieza, del Consiglio missionario indigeno (Cimi), la vittima, la cui età stimata era di circa 20 anni, è stato ucciso venerdì scorso dopo un'imboscata nella terra indigena dell'Arariboria, una riserva situata nello stato di Maranhao.

4 Nuova giornata di proteste in Cile. Centinaia di migliaia di persone sono scese nuovamente in piazza l’altro ieri 08 novembre a Santiago del Cile ed in varie altre città del Paese. La protesta sociale antigovernativa dura da tre settimane. Come nella manifestazione del 25 ottobre, quando la polizia indicò la cifra di 1,2 milioni di manifestanti, piazza Italia è il punto di raccolta della gente, soprattutto giovani che, riferisce il portale Emol, ha riempito tutte le strade vicine, riversandosi, per il momento pacificamente, sull'Alameda e nel Parque Bustamante. Ma i media cileni sottolineano che non è solo la capitale a protestare. Molte migliaia di persone sfilavano nel pomeriggio nel centro di Vina del Mar e Valparaíso, sede del Parlamento.

3. Forte richiamo dell’osservatore permanente della Santa Sede, rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, perché siano onorati gli impegni sottoscritti 20 anni fa nella storica risoluzione su “Donne, Pace e Sicurezza”. «Da quella data – ha osservato mons. Auza,- sono stati compiuti progressi certamente, le voci delle donne sono sempre più sentite, tuttavia, ancora troppo spesso vittime nei conflitti armati, dimenticate nei processi di pace e sicurezza». 

4.· Oggi 10 novembre, in India Le Chiese Cristiane manifestano con la Giornata per la liberazione dei dalit i cosiddetti “intoccabili”.  I dalit, che in India, sono oltre trecento milioni  sono letteralmente “gli oppressi”, socialmente i “fuoricasta”, l’ultimo anello, il più basso, di una società caratterizzata, a livello culturale e religioso, dalla struttura castale. Quel sistema gerarchico di stratificazione sociale, rigorosamente ereditario, è stato formalmente abolito nel 1950 ma, de facto, è tuttora presente nella prassi sociale, determinando tuttora la suddivisione dei lavori, gli equilibri di potere, il passaggio dei beni.

5 Ritorno a San Ferdinando, otot mesi dopo dove i braccianti restano invisibil. Si avvicina l’inverno, e la raccolta degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro nel primo anno senza l’enorme e indegna baraccopoli nata nel 2011 dopo la rivolta del 7 gennaio 2010 dei braccianti africani contro le violenze e lo sfruttamento della ’ndrangheta, dei caporali e degli imprenditori. Tutto è rimasto lì, ammucchiato dalle ruspe. E, ancora non state create alternative alle baracche. l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva annunciato un finanziamento di 350mila euro per il Comune di San Ferdinando per risanare l’area. Il Comune ha fatto un preventivo: servono 330mila euro solo per smaltire regolarmente i rifiuti e addirittura 2milioni di euro per bonificare l’area, decorticando il suolo e smaltendo il terreno inquinato. Fondi che il Comune non ha. Non si sono visti i moduli abitativi promessi dal ministero dell’Interno e così l’accoglienza diffusa: nessuno vuole affittare agli africani. Per ora i braccianti arrivati sono ancora pochi. Molti sono ancora al lavoro nel Foggiano. Ma ci sono anche altri motivi. «Non vengono perché hanno paura», ci dice un immigrato. Il clima anche qui è cambiato, già negli scorsi mesi. Ci sono stati degli strani investimenti di immigrati da parte di auto poi fuggite, ci raccontano. E quei pochi arrivati vanno nelle campagne, alla ricerca di qualche casolare abbandonato. Sono gli 'invisibili', che quest’anno sicuramente cresceranno.

6 Nel corso di questa settimana abbiamo ricordato che:
Il 04 novembre 1919 è La Giornata dell'Unità Nazionale – 1966 Alluvione di Firenze
Il 05 novembre 1977: muore Giorgio La Pira
Il 06 novembre 1962: l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione 1761 che condanna le politiche razziste di apartheid del Sudafrica, e chiede a tutti i membri dell'ONU di interrompere le relazioni diplomatiche ed economiche con la nazione
Il 07 novembre 1917 in Russia: Inizio della Rivoluzione d'Ottobre che porta al potere Lenin.
Il 09 novembre del 1989: trent’anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino
come oggi il 10 novembre 1483: nasce Martin Lutero

5. Brasile: Liberato venerdì sera, dopo 19 mesi, l'ex Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, in carcere con l'accusa di corruzione e riciclaggio di denaro. La Corte Suprema di Brasilia ha accolto l’istanza della difesa di Lula, stabilendo che un imputato possa essere privato della libertà solo dopo aver esaurito tutti i ricorsi possibili.

6. Terza Giornata mondiale dei poveri. Ieri sera in 7.000 al concerto in Vaticano. Sul podio il maestro Nicola Piovani e don Marco Frisina per regalare un momento di musica, di riflessione, di speranza ad una platea di fratelli poveri e bisognosi accompagnati dai volontari di diverse associazioni e realtà caritative. L'iniziativa prepara la terza Giornata mondiale dei poveri del prossimo 17 novembre