Domenica 1° novembre - Festa di Tutti i Santi

  



Dio di misericordia, custodiscici nella cura del tuo Santo Spirito perché al seguito di tanti uomini e donne, testimoni del Cristo, da Maria di Nazareth agli apostoli, fino ai nostri giorni, tu ci chiami ad essere portatori di pace, di fiducia e di gioia per tutti quelli che ci circondano. Amen


Ap. 7,2-4 . 9-14 1 Gv 3,1-3

Mt 5, 1-12

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».




Quando nella Scrittura si parla di santità, di santità di Dio ecc. non s’intende riferirsi alle sue perfezioni di carattere etico: il massimamente buono, giusto, leale e così via. La Scrittura intende piuttosto richiamare la sua totale alterità. Egli è totalmente altro da noi e dal nostro modo di vedere così che non può essere fatto oggetto di monopolio da parte di qualcuno o da parte di qualsiasi sistema religioso. La santità di Dio esclude ogni manipolazione di carattere teologico o dogmatico che dir si voglia.

Può essere allora normale che di fronte a ciò affiorino sentimenti di adorazione, di venerazione, certamente, in un certo senso, anche sentimenti di “distanza”. Dio è lontano, inaccessibile.

La festa di oggi, “tutti i Santi”, e soprattutto le letture ci annunciano che questa distanza è stata accorciata, annullata, perché in Gesù Cristo è avvenuto un contatto, Dio ci ha comunicato ciò che è di più suo: lo Spirito.

L’affresco dell’apocalisse, la processione meravigliosa dei 144.000, numero simbolico per indicare la totalità delle totalità, ci annuncia che tutta l’umanità è entrata in questo contatto “Uomini di ogni tribù, lingua , popoli e nazioni.” Tutti gli esseri umani di tutte le culture, di tutte le religioni sono sotto l’influenza dell’azione di Dio, tutti nel suo raggio d'azione. Tutti prendono parte della sua stessa dignità simboleggiata dalle vesti bianche perché con tutti il Signore Gesù s’è messo in relazione condividendo pesino la morte: “le vesti sono rese candide dal sangue dell’agnello”.

Giovanni, nella seconda lettura, vede questa dignità nel rapporto di filiazione.

Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato -.

Come può essere il rapporto con i figli se non di cura, di sollecitudine per la loro crescita? Per questo l’autore sacro ci dice che lo siamo fin da ora anche se non s’è ancora compiutamente realizzato. Siamo tra un “già” ed un “non ancora”; insomma, dentro un processo. In altre parole, dovremmo aspettarci il meglio dal momento che egli è all’opera in ciascuno di noi.

Azione di Dio, contatto che avviene laddove sussiste ricettività. Ecco la benedizione e felicità per i poveri. Non sono tanto coloro che si mantengono staccati dai beni della terra ma coloro che accolgono la loro umanità ferita per esporsi all’influsso della tenerezza di Dio; la gente che sa aprirsi a Dio e perciò trasforma il proprio cuore in trasparenza, in compassione, in forza d’animo e persino nella disponibilità a portare pesi e pagare i costi di fedeltà al Regno annunciato dall’Evangelo.

Sono i fuochi che Dio accende lungo il cammino della storia. La vita di fede e della chiesa non cammina in virtù di menti eccelse di raffinati teologi, ma semplicemente perché Dio accende i fuochi che illuminano e riscaldano. Charles De Foucauld – Francesco d’Assisi, lo sguardo di un povero, la generosità di una donna, la testimonianza di un Gandhi…

A volte noi siamo stupiti e cadiamo in adorazione di fronte alle meraviglie della creazione, in realtà dovremmo essere meravigliati, colmi di stupore e adoranti di fronte a ciò che Dio opera nelle persone, i piccoli, i poveri e quanti si rendono disponibili a lui.


Se il Signore ha fatto meraviglie in tanti uomini e donne, piccoli e grandi, non perdiamo la fiducia: egli è all’opera anche per noi: noi fino d’ora siamo figli ma … noi saremo così come egli è perché lo vedremo.


E dunque, Signore,

non guardare ai nostri peccati,

ai nostri quotidiani tradimenti,

a tutte queste viltà segrete e palesi,

ma guarda alle fede di tutti i giusti della terra:

ai giusti di qualunque religione e fede,

ai giusti senza un nome, silenziosi ed umili,

uomini e donne di cui nessuno

ha mai avvertito che neppure esistessero

e invece il loro nome era scritto sul tuo Libro:

gente che incontravamo per via

e neppure salutavamo,

e loro invece ti salutavano

e pregavano per te e tu non sapevi:

qualcuno che abitava in periferia,

altri, nei campi, gente del deserto:

il portinaio di qualche monastero,

una madre, la quale ha solamente dato,

e un altro che è riuscito a perdonare…

Signore, sono costoro che ti rendono gloria

a nome dell’intero creato,

a nome di tutto il genere umano:

moltitudini che mai nessuno riesce a numerare:

Signore, guarda a tutti coloro

che non sanno neppure se esisti

e chi sia il tuo Cristo ( forse a causa nostra)

e invece sono vissuti per la giustizia

e la verità e la libertà e l’amore…

per queste cose hanno attraversato

il mare della grande tribolazione:

hanno subito chi la deportazione e l’esilio,

chi le feroci torture e il lungo carcere;

e altri sono stati fatti sparire

come se non fossero mai esistiti

sulla faccia della terra:

bambini, donne e sacerdoti,

e molti, moltissimi uomini del sindacato;

e altri che hanno sopportato

ogni avvilimento e disprezzo

e oblio perfino dalle proprie Chiese:

sono essi i tuoi santi

che compongono la “mistica rosa”

del tuo paradiso,

uomini e donne a te carissimi

fra gli stessi santi dei nostri calendari:

sono loro a comporre la tua gioia,

la grande festa nei cieli.

Amen - di Davide Maria Turoldo


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • Il clima di tensione per le elezioni presidenziali in Costa.

  • Almeno 140 persone sono annegate dopo che un'imbarcazione con circa 200 migranti a bordo è affondata al largo delle coste senegalesi.

  • Napoli: chiude lo stabilimento Whirlpool di Napoli. La carenza di posti di lavoro e la rapida diffusione del virus rendono critica la situazione sociale e sanitaria.

  • Migranti: Frontex accusata di respingimenti di migranti nel mar Egeo. 

  • Terremoto tra Grecia e Turchia di magnitudo 7, morti salgono a 26. Si scava tra le macerie

  • Le autorità militari israeliane in Cisgiordania hanno anticipato al tribunale distrettuale di Gerusalemme che la settimana prossima emetteranno la licenza per la costruzione di 31 alloggi per ebrei a Hebron.

  • A seguito del nuovo Dpcm 25 ottobre 2020manifestanti di movimenti estremisti di stampo fascista ha invaso Piazza Erbe a Verona con urla e fumogeni. La manifestazione non autorizzata non è stata fermata

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...


Aiutaci a custodire la speranza


  • I leader religiosi del Sudan hanno firmato una dichiarazione per promuovere la libertà di culto nel paese e per incoraggiare il dialogo comunitario.

  • Sono stati liberati i giornalisti fermati dalla polizia sabato scorso a Luanda, capitale dell’Angola.

  • Le Akashingadonne dello Zimbabwe, sentinelle di madre natura, hanno dato prova, ostentando coraggio e fierezza, di saper contrastare in modo perspicace i cacciatori di frodo.

  • A Napoli nasce la rete per la "dad" solidaleL'iniziativa mira a creare degli spazi educativi di prossimità rivolti agli alunni per i quali la didattica a distanza rischia di essere un amplificatore di disuguaglianza


Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


Salmo 23

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.