Eucarestia di
Domenica 18 novembre 2018
1.
12 novembre. Myanmar
Amnesty revoca il premio ad Aung San Suu Kyi: "Non difende i
diritti umani". La leader
birmana era stata nominata ''Ambasciatrice della coscienza'' nel
2009, come riconoscimento della sua lotta pacifica e non violenta per
la democrazia e i diritti umani. La decisione è stata presa alla
luce del "vergognoso tradimento" - si legge in una nota -
della leader birmana dei valori per i quali una volta si era battuta.
Forte il disappunto dell'organizzazione per il fatto che, a metà del
suo mandato e otto anni dopo la fine degli arresti domiciliari, Aung
San Suu Kyi non abbia usato la sua autorità politica e morale per
salvaguardare i diritti umani, la giustizia e l'uguaglianza in
Myanmar. Sotto occhi di tutti poi la palese indifferenza della leader
birmana di fronte alle atrocità commesse dall'esercito e alla
crescente intolleranza rispetto alla libertà.
2.
15 novembre Colombia,
minacce alla comunità che coltiva cacao per il commercio equo.
La
Comunità di pace di San José de Apartadò, Colombia, vive sotto
costante minaccia e scortata dai volontari di Operazione Colomba
(comunità Papa Giovanni XXIII). La Comunità coltiva cacao per il
commercio equo e i suoi membri hanno scelto la non violenza e
chiedono giustizia per le vittime di guerriglia, paramilitari,
esercito
«In
questi giorni siamo in allerta rossa perché i paramilitari della
zona dicono di voler uccidere a tutti i costi alcuni leader,
soprattutto chi si espone di più». Il commercio equo e solidale
"San José de Apartadò" ha un legame stretto con l’Italia.
La Comunità di Pace, infatti, dà il cacao alla rete Equo Garantito.
Spiega José Roviro Lopez: «Per noi il cacao è la forza che
crea coscienza e comunità, che ci permette di resistere, di
proteggere la terra, di difenderla e di reclamarla».
1. Perché martedì in Nigeria sono stati liberati i quattro sacerdoti rapiti alcuni giorni fa. I rapitori avevano chiesto 11.000 dollari per il rilascio, ma «non è stato pagato alcun riscatto» ha dichiarato il commissario della polizia Muhammad Mustafa. L’area è ad alto tasso di criminalità, con frequenti sequestri a scopo di estorsione, rapine e omicidi.
2. Perché sul sito della rete Comuni Solidali sarà lanciata la campagna “Riace riparte”. La Rete dei comuni solidali è un’associazione fondata nel 2003 che «pone a proprio fondamento lo sviluppo delle opportunità di una vita degna per le persone dei paesi più poveri, attraverso il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche, perseguito grazie al reciproco aiuto e allo scambio di conoscenza fra cittadini di paesi diversi». I comuni aderenti sono 264 e rappresentano 5 milioni di abitanti..
3
. Venerdì 16 novembre. SUD
SUDAN: ASSASSINATO A RUMBEK UN GESUITA KENIANO. Nella
notte tra mercoledì e giovedì è stato assassinato a Cueibet, nelle
vicinanze di Rumbek, nella regione dei laghi, il padre gesuita
keniano Victor Luke Odhiambo, di 62 anni. Il padre era direttore del
collegio cattolico per la formazione degli insegnanti. Sono ancora
sconosciuti i motivi dell’attacco. L’anno scorso un altro
religioso, Joel Mwendwa, era stato ucciso da un ragazzo che aveva
detto di essere disturbato dalle sue preghiere mattutine troppo
forti.
Ancora
decine di morti, la Chiesa nel mirino, sofferenze indicibili per
migliaia di sfollati. Non conosce pace la Repubblica Centrafricana,
in preda a nuove atroci violenze che nelle ultime ore hanno funestato
Alindao, nel sud, a meno di 100 chilometri dalla Repubblica
democratica del Congo. E' avvenuto nel corso di attacchi attribuiti
ai ribelli filoislamici ex Seleka, di etnia peul. La strage sarebbe
stata perpetrata per «replicare all’uccisione di un musulmano»,
mercoledì, da parte dei miliziani rivali anti-balaka. I miliziani
hanno preso di mira un centro di rifugiati diocesano con una capacità
di oltre 25mila sfollati, non solo cristiani, ma anche musulmani, in
nome di quella concordia civile che la Chiesa centrafricana continua
strenuamente a promuovere, con rinnovato ardore dopo la visita di
papa Francesco, il 29 novembre 2015, a Bangui, la capitale.
4. Per il presidio sanitario a San Pietro per la Giornata dei Poveri. Per il secondo anno, dal 12 fino al 18 novembre, a Piazza San Pietro, le persone bisognose possono ricevere assistenza sanitaria e sottoporsi a esami e visite mediche gratuite con orario 8:00-22. Qui chi si presenta trova una trentina di persone tra medici, infermieri e altro personale. L'iniziativa è voluta dal Papa.
5. Sgombero del Baobab. Parlano
gli attivisti e le organizzazioni che in questi anni hanno coadiuvato
il presidio. Costa (Baobab): “50 persone dormono in strada, non li
lasceremo soli”. Intersos: “Da due anni c'è una proposta delle
ong per gestire gratis un desk, nessuna risposta dal Comune”.
Indetta una manifestazione sotto Montecitorio per il prossimo 23
novembre. Come diciamo da sempre il Baobab non ci dovrebbe essere.
Quando abbiamo deciso di riunirci e organizzarci in rete con le
associazioni, mettendoci il cuore e l’impegno, lo abbiamo fatto
perché siamo convinti che accogliere e portare solidarietà ai
migranti non sia solo giusto ma anche un dovere di tutti, quando
intorno non c’è nient’altro. Per questo lo sgombero di due
giorni fa non ci fermerà, come non ci hanno fermato i 21 precedenti.
6.
Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa
settimana:
- il 12
novembre 1994: 1.500.000 persone manifestano contro il governo
Berlusconi.
- il 15
novembre 1988: l'ANP proclama la nascita dello Stato palestinese.
- il 16
novembre 1989: El Salvador: strage dell'Uca. Muoiono 6 gesuiti e 2
donne.
- il 17
novembre: 2000 – Alberto
Fujimori viene
rimosso dall'incarico di presidente del Perù.
- come oggi
18 novembre 1978: in Guyana suicidio di massa nella setta del Tempio;
muoiono 913 persone.
5. Per le "Stanze rosa" nelle caserme per accogliere le donne che denunciano la violenza.
Nel bolognese c'è già una “stanza rosa” operativa nella caserma dei Carabinieri del Comune di Castenaso, inaugurata a giugno, e un'altra mezza dozzina dovrebbe vedere la luce nel 2019. “L'idea è nata nel 2017 dall'esigenza espressa dall'allora comandante provinciale dei carabinieri Valerio Giardina di avere uno spazio apposito gestito dall'Arma per ricevere le donne e i minori che abbiano subito violenza e per le audizioni protette, con personale formato e preparato.
6. Per la gara di solidarietà a Milano. Mai pensare che per una persona non ci sia speranza. È la lezione che viene dalla storia di Martina, pittrice nata 49 anni fa nella Repubblica Ceca, "residente" fino a pochi giorni fa su una delle panchine dei giardinetti di via Magolfa a Milano (zona Navigli). Ma c'è chi non è rimasto indifferente e si è fermato per aiutarla. Un incontro raccontato sulla social street dove si è scoperto che già altri tentavano di darle una mano. Poi si sono mosse anche le istituzioni. Ora Martina è ricoverata al Niguarda: "È come rinata".