RiCorDando settimana dal 27 febbraio al 5 marzo 2017

Eucarestia di Domenica 5 marzo 2017

1. Migranti morti nel Gran ghetto. "Non serve sgomberare, colpire i caporali” 03 marzo 2017. RIGNANO GARGANICO– “Ben venga la legge sul caporalato, ma le leggi c’erano già, il problema è farle rispettare e creare le condizioni perché vengano rispettate”. A parlare è Erminia Rizzi di Asgi. Dal primo marzo nel Gran Ghetto, com’era conosciuta la baraccopoli, erano in atto le operazioni di sgombero in seguito alle indagini per presunte infiltrazioni della criminalità. Ai 350 braccianti che attualmente ci vivevano (superano i 2 mila in estate) è stato chiesto di lasciare il ghetto, la maggior parte è stata trasferita dalla Protezione civile ma un centinaio di loro ha rifiutato di andarsene, tra di loro c’erano anche i due ragazzi morti. “non volevano andarsene per paura di perdere il lavoro – aggiunge Rizzi – Alcuni vivono lì da anni, quella è la loro dimensione, se non gli si propone un’alternativa valida, la rifiutano. Non si può affrontare una situazione come quella con la repressione dei lavoratori sfruttati, serve un intervento complessivo, su più piani”. 

2. Ispezioni Ministero, Inps e Ianil. Evasione e lavoro nero: nel 2016 irregolari oltre 6 imprese su 10 Evasi contributi e premi per oltre 1,1 miliardi 01 marzo 2017  Le aziende ispezionate nel 2016 dal ministero del Lavoro, dall'Inps e dall'Inail ammontano a 191.614, in linea con gli anni precedenti. Il tasso di irregolarità è stato pari al 63%. Le aziende non in regola sono risultate 120.738 Sono 186.027 i lavoratori irregolari accertati. Quelli totalmente in nero più di 62.000. In questo ambito sono state erogate oltre 43.000 maxisanzioni per l'occupazione di lavoratori in nero con un aumento del 3,5% rispetto al 2015 

3. Brasile, deforestazione in Amazzonia +75%. L'allarme di Greenpeace al governo Greenpeace sostiene che la deforestazione in 3 anni abbia raggiunto il 75%  03 MARZO. Lo stato di Amazonas ospita la più grande area continua di Foresta Amazzonica e ancora molte aree di foresta intatta. Se queste dovessero essere distrutte, spiega Greenpeace, molti benefici ambientali per il Pianeta andrebbero perduti. Nel solo 2016 la deforestazione nello Stato di Amazonas è cresciuta del 54% rispetto all'anno precedente. 

4. L’Africa ha fame Guerre, fenomeni climatici e rialzo dei prezzi mettono a rischio la sicurezza alimentare nel mondo. 03 marzo. Situazione critica soprattutto in ventotto paesi del continente colpiti dalla siccità. L’accesso al cibo è un problema globale. Il nuovo allarme è contenuto nel rapporto trimestrale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). La situazione è critica. Circa 37 paesi richiedono assistenza alimentare esterna: il protrarsi dei conflitti e dei disordini sta facendo aumentare in modo preoccupante il numero degli sfollati e degli affamati in altre parti del continente e del mondo. La carestia è stata dichiarata formalmente in Sud Sudan e la situazione della sicurezza alimentare preoccupa nel nord della Nigeria, in Somalia e nello Yemen. «Questa è una situazione senza precedenti. Non è mai successo di dover affrontare quattro minacce di carestia in altrettanti paesi simultaneamente» Il paradosso che emerge dalle analisi della Fao — come fanno notare gli analisti — è che nel 2016 si è registrato un raccolto mondiale da record. Le risorse, dunque, non mancano. A complicare le cose ci sono non solo le guerre e i fenomeni atmosferici, ma anche la corsa al rialzo dei prezzi. 

5. 23 FEBBRAIO MADAGASCAR / RE:COMMON DENUNCIA I PREDATORI DELLA “GREEN ECONOMY” Si chiama “compensazione della biodiversità”. È l’ultima trovata delle multinazionali minerarie e agricole per devastare gli ecosistemi e passare per difensori della natura. Il caso dell’azienda anglo-canadese Rio Tinto/QMM nella regione di Anosy, sud-est del Madagascar, è forse il progetto di compensazione più pubblicizzato nel settore minerario. L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di compensare la perdita di biodiversità (derivante dalla distruzione di una foresta costiera unica e rara per una miniera ) con l’introduzione di restrizioni all’uso di un’altra foresta, a circa 50 chilometri a nord del sito estrattivo. In sintesi, la compensazione della biodiversità si traduce in un doppio furto di terra, portata via alle comunità non solo laddove si scavano miniere o si costruiscono infrastrutture, ma anche nelle zone che si prevede di utilizzare per la compensazione, con effetti devastanti sulle popolazioni che vivono in entrambi i siti.

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 29 febbraio 2004: Una rivolta popolare destituisce Aristide, presidente di Haiti
- il 02 marzo 1956: il Marrocco dichiara indipendenza dalla Francia.
- il 04 marzo 1977: un violento terremoto in Romania provoca più di 1.500 morti.
- il 03 marzo 1918: col trattato  di Brest-Litovsk tra Germania Austria Russia inizia indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia
- Il 05 marzo 1970 entra in vigore il trattato di non proliferazione nucleare.
- Come oggi 5 marzo 1975 in Italia la maggior età viene abbassata da 21 a 18 anni