Meditazione Domenica 5 C

 



Ricordiamo davanti a te, o Signore

Sud Sudan, popolazione a rischio per il blocco delle attività di Usaid, il programma Hiv/Aids. La decisione del presidente USA di fermare l’agenzia statunitense che gestisce i programmi di aiuti internazionali, interrompe le cure e gli interventi salvavita mettendo in pericolo la vita di molte persone fragili.

In aperta violazione al cessate il fuoco raggiunto con Israele nel novembre scorso, le forze di difesa israeliane hanno affermato di aver distrutto due depositi in cui Hezbollah stava stoccando armi.

Allarme clima. L'osservatorio Copernicus rileva che "la temperatura media globale a gennaio è stata di circa 1,75 gradi in più rispetto all'epoca preindustriale". Il Consiglio Nazionale delle Ricerche riferisce che il 2023 e il 2024 sono gli anni più caldi di sempre.

Israele seguirà l’esempio degli Stati Uniti e si ritirerà dal Consiglio dell’Onu per i diritti umani. Tradizionalmente, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite ha protetto quanti violano i diritti umani.

L’inferno nel quale Jenin sta sprofondando è condensato tutto in una frase: «L’assalto al campo profughi è simile alla guerra di Gaza». Oltre un centinaio di unità abitative distrutte, migliaia di famiglie colpite, oltre migliaia di sfollati».  E i numeri salgono di ora in ora, difficile stargli dietro.

Centinaia di detenute sono state violentate e bruciate vive durante il caos scatenatosi dopo che il gruppo ribelle M23, sostenuto dal Ruanda, è entrato la settimana scorsa nella città di Goma, nella Repubblica democratica del Congo. Mentre diverse migliaia di detenuti uomini sono riusciti a fuggire dalla prigione, l'area riservata alle donne è stata data alle fiamme.

In 15 giorni deportati in Messico dagli Usa 11mila migranti, 8.425 sono cittadini messicani e 2.539 di altre nazionalità.

In Cisgiordania le forze israeliane e i coloni hanno aumentato l'uso della violenza fisica estrema contro i palestinesi, a partire dall'inizio della guerra totale contro Gaza nell'ottobre 2023. In totale, almeno 870 palestinesi sono stati uccisi e oltre 7.100 sono stati feriti tra ottobre 2023 e gennaio 2025, secondo l'OCHA, l'ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari. I pazienti palestinesi stanno morendo perché semplicemente non possono raggiungere gli ospedali".

In Sicilia. I disperati delle arance: 30 euro al giorno per 15 ore di lavoro. Una realtà di sfruttamento, spesso nelle mani dei “caporali”. Ma sono una forza lavoro indispensabile per la raccolta di agrumi di eccellente qualità. 

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

Il Paese della Biodiversità: una mostra invita a custodire il creato. Una mostra fotografica presso la sede del CNR a Roma racconta in immagini la ricchezza del patrimonio naturale italiano e allo stesso tempo la sua fragilità, ricordando che salvaguardare le varietà delle specie è una responsabilità collettiva 

L’Unrwa: non fermeremo le nostre attività a favore dei palestinesi. Jonathan Fowler, portavoce dell’agenzia dell’Onu incaricata di assistere i rifugiati presenti in Palestina, Libano, Siria e Giordania, conferma che l’organismo, nonostante la decisione israeliana di proibire le attività, prosegue la sua opera. “Abbiamo un mandato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite da rispettare, ed è un mandato che va avanti da 75 anni”.

Flash mob a Roma contro la tratta. Giovani e attivisti, ambasciatori di speranza, hanno animato la veglia di preghiera contro la tratta nella Basilica di Santa Maria in Trastevere di ieri. Sabato 8 febbraio la Giornata mondiale di preghiera e riflessione indetta da Papa Francesco.

Talitha Kum Zimbabwe, le suore guidano la lotta contro la tratta di esseri umani. Nei loro sforzi per combattere la tratta di esseri umani, i membri della rete nel Paese africano brillano come un faro di speranza. Guidate dalle Piccole Figlie di Nostra Signora Benedetta, forniscono supporto ai sopravvissuti, sensibilizzano e responsabilizzano la futura generazione di leader che combattono questo crimine

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


Signore, ci consumiamo in attivismi senza risparmi e non prendiamo niente. Liberaci dalle divoranti pianificazioni e da tutte le nostre inutili strategie, e donaci solo la fiducia, tanto da osare tutto e solo nella tua parola. Amen

Is 6,1-2.3-8    1Cor 15,1-11   

Lc 5,1-11


1 Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Genèsaret, 2 vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5 Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6 Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 8 Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore». 9 Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

***

Sono pagine molto ricche di immagini e di messaggi. La prima lettura evoca la vocazione profetica di Isaia. Il vangelo ci porta a considerare una vicenda di chiamata nella quale siamo rappresentati anche noi.

Il Signore parla. Egli crea un legame con tutti e con ciascuno. Così mi sembra di poter interpretare il primo elemento che ci viene offerto dal testo evangelico: “…la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la Parola di Dio”. È così difficile ascoltare qualcuno che ci dica cose vere, che ci prenda sul serio, che con la sua parola dia vita ed energia ai nostri cuori invece di rimprovero e condanna!

È facile immaginare ciò che accade quando c’è ressa: un vociare, spintoni per passare davanti, qualche battuta di pettegolezzo, qualcuno dei più alti che impedisce di vedere la persona che parla… Gesù chiede una barca ai soci della cooperativa di pescatori per staccarsi un po’ dalla confusione. La parola del Signore arriva dove la gente si trova, nella mischia della vita e dei problemi eppure, essa si distingue da tutte le altre parole. Non si confonde con la propaganda elettorale, non appartiene agli spot che vogliono catturare consensi, non è preoccupata di essere scritturata da qualche emittente che fa audience. Il Vangelo è per tutti ma si distingue dal vociare. Per ascoltare e per parlare secondo verità occorre “prendere le distanze” dal mondo delle manipolazioni delle parole insipienti.

Eppure quella Parola che è rivolta a tutti (la folla faceva ressa) è destinata ad entrare nel particolare della vita e della ferialità di ciascuno: è per chi viene da lontano e per chi sta lavorando – lavavano le reti -, è per Simone e per i suoi colleghi.

Cosa accade quando si entra in relazione personale e profonda col Signore? La relazione col Signore produce novità e cambiamento.

La vocazione di Isaia, che abbiamo sentito nella prima lettura e che molto probabilmente veniva ricordata dal profeta per presentare le credenziali del suo ministero in un momento in cui veniva massa in dubbio la sua credibilità, ci pone di fronte proprio a questa esperienza. Egli incontra Dio come il “Santo- Qadosh”. Nella Scrittura “santo” non è riferito a chi è moralmente perfetto ma, riferito a Dio, significa “totalmente altro”, “non manipolabile”. La nube di fumo, il terremoto, il manto che riempie ogni cosa, mettono in risalto proprio questi aspetti della santità di Dio. Isaia sente di essere inadeguato – un uomo dalle labbra impure io sono”, vorrebbe lasciare che la parola del Signore continui ad essere una parola che va bene per tutti in generale, ma lui, non si ritiene all’altezza per esserne coinvolto. Ma quella parola invece penetra e, una volta che lui ha preso coscienza della sua fragilità, non può che arrendersi: “Eccomi, manda me!”.

Simone e i soci fanno anche loro un percorso analogo. A loro viene chiesto addirittura di rovesciare le loro competenze in fatto di pesca. Sanno da sempre che di giorno non si pesca! La sua Parola è talmente al di là del nostro buon senso fino a chiederci di accogliere in noi una fiducia che sta oltre ogni previsione di risultati.

Quando Simon Pietro – ovvero i credenti perché qui è rappresentativo di tutti i discepoli/e – si accorge che la misericordia del Signore va oltre ogni previsione basata su ciò che l’uomo merita, allora Pietro e tutti noi apriamo veramente gli occhi sulla nostra realtà di poveri esseri esposti ad ogni piccineria.

Quel momento è anche il momento magico della chiamata: “ti farò pescatore di uomini”. Vale a dire: uno che farà vivere gli altri. I pesci tratti dall’acqua muoiono, ma gli uomini vivono.

Questa parola è arrivata a te, tu hai scoperto la tua fragilità, proprio per questo ora hai abbastanza esperienza, grazie alla tua debolezza per metterti a disposizione della crescita degli altri.

Più tardi, sul punto di comportarsi da filibustiere rinnegando il Signore, Gesù gli dirà: “Io ho pregato per te, e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli!”. Tanto a dire: i tuoi fallimenti, i tuoi peccati mettili a disposizione del cammino degli altri. Se questa parola è vera anche per noi, non possiamo che dire con Isaia: Eccomi.

  • In questo senso la parola del Signore ci raggiunge per tirarci fuori dalle nostre chiusure ataviche (tanto sappiamo quello che serve per pescare);

  • produce quella consapevolezza che ci fa pervenire al quella verità che nessuna mistificazione propagandistica può eludere o eliminare (“uomo dalle labbra impure io sono” – “allontanati da me perché sono un peccatore”);

  • è efficace. La mia storia, per quanto sbagliata, non è per il male ma per il bene (ti farò pescatore …è stato tolto il tuo peccato); crea nuova disponibilità.

Nell’eucaristia Gesù dice a tutti e a ciascuno il suo “Eccomi”. Il pane ed il vino, che rappresentano la nostra vita, diventeranno presenza del Signore in mezzo alla sua gente convocata, noi pure, attraverso questi doni, manifestiamo al Signore, con piena fiducia e disponibilità il nostro “Eccomi, manda me”.

Salmo 137

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!


Meditazione Domenica 2 febbraio Candelora C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Repubblica Democratica del Congo, centinaia di vittime in una settimana di violenza a Goma. Continua l’offensiva dei ribelli. Secondo le stime dell’Onu dall’inizio dell’avanzata, domenica scorsa, nella città del Nord Kivu sono registrati 700 morti e 2800 feriti

Nicaragua, prelevate da tre monasteri oltre 30 suore clarisse. Nel Paese dell'America Latina prosegue la repressione del dissenso. Nel maggio 2023 le autorità di Managua avevano sciolto l’Associazione delle suore clarisse francescane. E negli ultimi anni diverse congregazioni religiose di suore sono state parzialmente o totalmente espulse.

Myanmar, una nazione sfinita e sfigurata dalla guerra. Nell’anniversario del golpe che il 1° febbraio del 2021 ha rovesciato il governo democraticamente eletto, il Paese del sud-est asiatico è tra i luoghi più violenti del mondo, con circa 15 milioni di persone che soffriranno la fame nel corso del 2025.

Cisgiordania, Jenin. Il parroco riferisce che popolo è stanco di violenza ma continua a fidarsi di Dio. Nato a Nazaret, arrivato in Cisgiordania lo scorso agosto, padre Amer racconta la difficile situazione nella città sotto attacco dell'esercito israeliano. Le persone stanno cercando riparo nei villaggi limitrofi ma non si sentono sicure da nessuna parte. "La chiusura dei check point obbliga ad allungare i percorsi di ore, non c'è lavoro, cerchiamo di aiutare come possiamo. La fede ancora ci sostiene"

Algeria: nuova ondata di arresti e condanne di dissidenti. In manette una trentina di persone. Alcuni degli attivisti tornati in carcere erano stati graziati dal presidente a novembre.

Kenia. Reclutati attraverso i social media giovani rifugiati tra i 15 e i 24 anni. Poi il viaggio attraverso Uganda e Sud Sudan o dall’Etiopia in Sudan. Nei centri libici le torture per estorcere denaro alle famiglie. Chi non può pagare viene venduto ad altre milizie e in alcuni casi destinato all’espianto di organi. 

Strage al mercato in Sudan, 54 morti sotto un bombardamento. Decine i feriti in ospedale dove mancano barelle e teli mortuari.

Caracas, le donne dei detenuti politici denunciano 50 sparizioni.

Il rappresentante di Washington nel Paese sudamericano Gabriel Escobar è stato convocato dopo che il Brasile ha giudicato "degradanate" il trattamento riservato ai migranti riportati a casa in manette.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison

Aiutaci a custodire la speranza

Onu, oltre 376.000 persone sono tornate nel nord di Gaza. Riapre valico Rafah.  i primi ad attraversare sono 50 bambini malati e feriti e 61 accompagnatori.

Annunciati i vincitori del Premio Zayed per la Fratellanza umana. Il Primo ministro delle Barbados Mia Mottley, l'inventore quindicenne Heman Bekele e l'ONG World Central Kitchen sono stati selezionati per l'edizione 2025 del Premio, ispirato alla Dichiarazione congiunta firmata nel 2019 da Papa Francesco e dal Grande imam el-Tayyeb. Il riconoscimento all'impegno per arginare i danni del cambiamento climatico, alla sperimentazione nel campo di prevenzione dei tumori, all'aiuto umanitario alla popolazione di Gaza.

"InClasse": combattere la povertà educativa creando cittadini consapevoli. Maggiore integrazione tra scuola, lavoro e società, insieme alla promozione dei valori di sostenibilità ambientale sono tra gli obiettivi delle iniziative della Fondazione Articolo 49.

Nasce un'alleanza per sostenere i bambini vittime delle guerre. A Roma, oggi 2 febbraio, prenderà il via "Alliance Unbroken Kids" con l'obiettivo di mettere in campo valide azioni di supporto materiale e psicologico. Partner dell'iniziativa sono la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, la Fondazione Unbroken e la Fondazione 5P Europe.

Presentato a Roma il grande progetto 'Prendersi cura. Una famiglia per ogni comunità' ideato dal Consiglio dei giovani del Mediterraneo e dalla Rete Mare Nostrum. 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, 31 onorificenze al merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a favorire il dialogo tra i popoli, contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l’aiuto alle persone detenute in carcere, per la solidarietà, per la scelta di una vita nel volontariato, per attività in favore dell'inclusione sociale, del diritto alla salute e per atti di eroismo

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo

Dio nostro, Padre della luce, tu hai inviato nel mondo il tuo Figlio, Parola fatta carne, per mostrarti a noi. Invia ora il tuo Spirito santo, affinché possiamo incontrare Gesù Cristo

in questa parola che viene da te, affinché lo conosciamo più intensamente e conoscendolo lo amiamo più totalmente. Amen


Ml 3,1-4 Eb2,14-18

Lc 2,22-40

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.


***


È un testo che viene proclamato nella festa del 2 febbraio: 40 giorni dopo il natale la Chiesa celebra l'incontro del Signore col suo popolo.

Sullo sfondo la presentazione di Gesù al tempio. Gesù viene inserito nella vita del suo popolo.

40 giorni dalla nascita e 450 dall'annuncio a Zaccaria fanno 490 giorni, cioè pari alle 70 settimane di cui parla il profeta Daniele. Ma Daniele parla, non tanto della presentazione quanto piuttosto della purificazione del tempio (Dn. 9, 24). In altre parole, ci parla di un compimento: il tempio è il luogo dell'incontro di Dio col suo popolo, ora la pienezza dell'incontro avviene in questo bimbo, figlio di poveri. Talmente poveri da offrire quanto è possibile ai nullatenenti, cioè una coppia di tortore o di giovani colombi.

Luca guarda al tempio con positività: qui, nel bimbo che giunge al tempio portato dai suoi genitori le parole profetiche diventano piene di realtà. Il passato si compie nel presente e annuncia il futuro.

Il quadretto di Simeone ed Anna, nella sua semplicità rappresenta due personaggi che escono dall’ombra per rendere “testimonianza pubblica” a Gesù. Dal punto di vista dell'evangelista, prefigurano il ministero della profezia nella comunità dei discepoli e delle discepole di Gesù, ministero che, appunto, rende pubblica testimonianza a Gesù. Forse Luca vuole anche dire che nella comunità cristiana, la profezia è maschile e femminile. In filigrana, dietro la testimonianza di Simeone ed Anna, possiamo intravedere la testimonianza della Chiesa primitiva. Comunità di discepoli e discepole che non appartengono a qualche gruppo sociale ben identificato; anch’essi vivono nei sotterranei della storia. Eppure sono chiamati a rendere testimonianza a Gesù.

Un po’ tutto il Vangelo dell’infanzia di Luca è formato da personaggi che escono dall’ombra. Si tratta di persone che non sono protagoniste, ma gente umile, socialmente irrilevante; situazioni di periferia come Zaccaria, Elisabetta, Maria, i pastori… mentre altri invece appaiono in primissimo piano sulla scena della storia dei grandi come Erode, Cesare Augusto.

Luca ci vuole dire che, a differenza dei poteri mondani, Dio fa storia con i piccoli e i poveri. Il suo agire non dipende dalla forza, dalla ricchezza, dal potere d’influenza o dal prestigio, ma unicamente dall’azione dello Spirito, ovvero la forza del suo amore per l’umanità e per ogni essere.

  • Al centro della scena vediamo l’abbraccio: il vecchio Simeone prende tra le braccia il Bambino alla presenza di Maria, la Madre, che raccoglie gli eventi per custodirli nella meditazione.

L’incontro avviene mentre i due stanno andando verso il tempio. Il tempio, il vecchio ed il bambino: L’antico (testamento) e il nuovo (testamento) si incontrano nella gioia, non si scontrano! “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza…”. Quel bambino è la pienezza che il sistema templare ha preparato.


Ora, sulle labbra di Simeone affiora un carme le cui parole sono probabilmente raccolte da un cantico di preghiera della Chiesa primitiva, composto da citazioni profetiche del primo testamento:

“…allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà; perché la bocca del Signore ha parlato.” Is. 40,5

“…perciò ti farò luce delle nazioni, perché la mia salvezza raggiunga l’estremità della terra.” Is. 49, 6

Allora le nazioni vedranno la tua giustizia e tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore pronuncerà”.

Is. 62,2

La differenza però tra queste citazioni ed le parole di Simeone è che il suo cantico non usa i verbi al futuro come nei testi profetici, ma al passato: il compimento è avvenuto.

Cosa può dire a noi questa scena molto particolare?

A mio modo di vedere, troviamo qui una traccia della preghiera cristiana:

  • tutto avviene sotto l’azione dello Spirito (i personaggi parlano e agiscono mossi dallo Spirito santo)

  • l’azione di Dio viene colta nel presente: “Ora lascia perché i miei occhi…”. La preghiera consente al credente di discernere l’azione di Dio nel concreto della vita.

  • C’è molta tenerezza ed accoglienza del vecchio nei confronti del bambino. La preghiera è il luogo dove il rapporto con Cristo si carica di ammirazione ed affetto. Il tutto non si limita a considerazioni intellettuali o teologiche sul compimento delle scritture, ma “lo prese tra le braccia”. Lo Spirito che suscita la preghiera ci porta ad amare Gesù. Il vangelo non va solo compreso ma anche amato, riscaldato, pregato e celebrato.

  • Quella di Simeone è preghiera contemplativa del cristiano adulto “anziano” perché vede nella realtà piccola di un bambino ciò che normalmente i grandi della storia, con il cinismo del loro arrogante potere non si riescono a vedere per tutti in un bambino la salvezza ossia la via per diventare pienamente umani. Per quanti, come Simeone, Anna e i genitori di Gesù, entrano in questa visione, s’accende una nuova luce sull’esperienza. Chi invece fa affidamento sulla forza del dominio, della ricchezza, del prevaricare e impoverire gli altri (quanti sono gli esempi dei nostri giorni che si potrebbero citare!) rimane nelle tenebre della disumanità. È per questo motivo che nel cantico Simeone parla di “luce per illuminare le genti”. Incontrare Gesù, il Vangelo, significa aprirsi alla luce che umanizza il mondo. Oggi è la festa della luce (la candelora).

Sullo sfondo Maria, la Madre, ovvero la Chiesa, che medita, custodisce e patisce nel cuore. Nelle profondità della fede-fiducia la Chiesa, comunità di discepoli e discepole del Signore, attinge alla riserva del vangelo che porta dentro di lei per annunciare e testimoniare un Dio che, in Gesù, salva, libera, guarisce, perdona e ama l’umanità con la forza dell’onnidebolezza del bambino.


Sal 23


Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,

alzatevi, soglie antiche,

ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?

Il Signore forte e valoroso,

il Signore valoroso in battaglia.

Alzate, o porte, la vostra fronte,

alzatevi, soglie antiche,

ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?

Il Signore degli eserciti è il re della gloria.


Meditazione Domenica III C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Cisgiordania, centinaia di persone in fuga da Jenin. Sale la tensione per l'operazione militare israeliana "Muro di ferro" in corso nella città palestinese, centinaia le persone in fuga.

Colombia. La violenza tra Esercito e dissidenti ha provocato, in meno di una settimana, un centinaio di morti e 32mila sfollati. 

Haiti. Nel Paese caraibico la guerra tra bande ha impedito ad oltre 500.000 minori di avere accesso all'istruzione, a Port-au-Prince le scuole chiuse sono state più di 1.700.

Ciad: dilaga la violenza sulle donne. Quattro femminicidi e 13 casi di stupro in poco più di una settimana. 224 i casi di abusi registrati lo scorso anno dalla Lega ciadiana per i diritti delle donne. Che ha lanciato una petizione internazionale.

Almeno 31 persone sono già morte sulla rotta del Mediterraneo centrale dall'inizio dell'anno al 18 gennaio. Lo rende noto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Libia. Nello stesso periodo, precisa l'agenzia dell'Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 493, di cui 429 uomini, 47 donne e 17 minori.

Domenica 19 gennaio su mandato della Corte Penale Internazionale, la Digos di Torino arresta, in base al trattato di Roma, sottoscritto dall'Italia, per crimini di guerra Najim al-Masri, comandante della polizia giudiziaria libica, nome legato alla prigione di Mitiga, nota per le torture subite dai migranti. Mercoledì 22 gennaio lascia il penitenziario, imbarcato un'ora dopo su un aereo di stato ritorna in Libia. Accolto da Trionfatore, a Tripoli.

Messico: trovati 10 corpi in fosse nel nord, 8 smembrati. La scoperta delle fosse indica la gravità del problema delle sparizioni di uno Stato che negli ultimi anni ha registrato elevati tassi di violenza.

In Messico 33 mila migranti fermi dopo stop app governativa Usa a causa della sospensione dell'app che consentiva ai migranti, sino al 20 gennaio scorso, di prenotare gli appuntamenti per ottenere l'ingresso legale negli Stati Uniti. Ciò significa che queste persone sono bloccate in Messico, senza sapere che tipo di azioni verranno intraprese a breve.  

Il giornalista Gastón Medina, proprietario e direttore del canale televisivo Cadena Sur TV, è stato ucciso davanti a sua casa, in Perù. Il giornalista aveva presentato numerose denunce contro la regione, il comune, la magistratura e gruppi di estorsione legati ai trasporti.

Il rapporto Oxfam. Più di tre miliardi di persone vivono sotto la soglia di povertà. Il sistema economico profondamente iniquo e squilibrato va caratterizzandosi per forme di moderno colonialismo che condizionano i rapporti economici tra il Nord ed il Sud.

  Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

Lo Zimbabwe il 31 dicembre 2024 è diventato il 30mo Paese africano ad abolire la pena di morte.


Egitto, altri 263 camion con aiuti umanitari verso Gaza, da domenica ne sono entrati più di 2.400.


Niña Carolina”, il centro che custodisce i bambini e le bambine di El Salvador con servizi gratuiti di alimentazione, educazione e cura per più di cento minori. Le Suore Francescane di Maria Immacolata prestano i loro servizi negli ambienti più bisognosi.


In Guatemala le donne Maya combattono la discriminazione con l'agricoltura. Il progetto Agricoltura Sostenibile, promosso da Altromercato e Fondazione Altromercato, ha dato alle donne Maya occasione di riscatto attraverso il lavoro e l'indipendenza economica.


Segre: "Superare le difficoltà, con una gamba davanti all'altra, per non morire". Nelle sale il 27 gennaio 2025, in occasione del Giorno della Memoria, il docufilm sulla senatrice a vita che dice: "Il numero sul braccio è sempre rimasto con me e la differenza tra me e quelli che me lo hanno fatto mi ha reso quella che sono".

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo

Che nell'ascoltare la tua parola, o Signore, anche i nostri cuori s'inteneriscano e i volti si facciano luminosi perché tu ci parli. Il tuo Spirito si fermi sopra la tua Chiesa e sia finalmente consapevole di essere stata consacrata e inviata per dare il lieto messaggio di liberazione ai poveri, agli schiavi e agli oppressi. E siano fatte nuove tutte le cose. Amen


Ne 8,2-4.5-6.8-10     1Cor 12,12-30 

  Lc 1,1-4; 4,14-21

1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
19 a proclamare l'anno di grazia del Signore.

20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".

***

  • Il nostro testo è composto da due parti nettamente distinte:

  • la premessa con cui Luca dà inizio al suo racconto

  • l'inizio dell'attività pubblica di Gesù.

  • Tra la prima e la seconda, vi troviamo il cosiddetto vangelo dell'infanzia secondo Luca e, nei versetti 4, 1-13 qui omessi, il racconto delle tentazioni (brano che ovviamente verrà ripreso nel tempo quaresimale).

Dalla premessa (1,1-4) riceviamo alcune informazioni significative anche per noi. Prima di tutto che nella Chiesa antica circolavano degli scritti su Gesù e che, prima degli scritti c'era chi ha parlato e testimoniato, Una tradizione viva dunque. Nel frattempo, cioè tra la predicazione orale e la raccolta di testi scritti che circolavano tra le comunità, i gruppi della Chiesa primitiva, raccolti da chi ha parlato su Gesù, pregavano, si confrontavano, si incontravano tra loro, cercavano di conoscersi meglio, approfondivano l’annuncio ascoltato, si organizzavano come meglio potevano in differenti ruoli di servizio. In pratica, la parola scritta dei vangeli, nasce dalla vita di una o più comunità di sorelle e fratelli discepole e discepoli del Signore. la parola viva, trasmessa a voce e ciò che da essa ne consegue, precede e in qualche misura sta alla base della parola scritta.

Sempre nella premessa, incontriamo anche il nome di un destinatario: "Teofilo". Nome che significa Amante di Dio o Amato da Dio. Mi piace pensare che non si tratti solamente di una persona singola ma anche di un gruppo, una comunità.

Scrivendo il suo racconto, Luca aiuta i credenti ad essere motivati, consapevoli, radicati in un'esperienza forte, in una parola: adulti. “Perché tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.

Nella seconda parte (4, 14-21), il brano di oggi ci porta all'inizio della vita pubblica di Gesù. È un racconto in cui la storia, la geografia, i contesti tradizionali giocano un ruolo assai concreto. Rappresenta una specie di documento programmatico della sua azione e del suo stile messianico.

Le parole e le azioni di Gesù esprimono una forza, un’energia trasformante: è la dynamis dello Spirito. “Gesù ritornò (dal deserto dopo le tentazioni) in Galilea con la potenza dello Spirito Santo…” (4,14). Quello che avviene in lui e nelle persone che lo ascoltano in realtà è qualcosa che dipende da questa forza di Dio che, in Gesù Cristo, irrompe nella vita dell’uomo.

Al di là dell’analisi che possiamo fare del testo, è importante che cogliamo prima di tutto questa dynamis, l’energia spirituale che fuoriesce dalle parole, dalle azioni e dalle reazioni che vengono raccontate.

Il racconto ci presenta la scena dell’assemblea sinagogale. Per prima cosa ci vengono offerte le coordinate spaziali e temporali: Nazareth - la Sinagoga - di sabato

All’interno della Sinagoga avviene una liturgia della Parola a cui segue un commento da parte di Gesù preceduto dal gesto di arrotolare il volume.

Ora, avviandoci ad una comprensione delle dinamiche del testo possiamo rilevare che la dimensione geografica, Nazareth, viene arricchita di una connotazione legata all’esistenza di Gesù: “dove fu allevato”. Come tutti, Gesù entra nella concretezza dei limiti della storia e della geografia delle persone.

Il sabato e il luogo della preghiera, la sinagoga, ci mettono in contatto con la preghiera di Israele, con le sue attese, con la ricerca di senso delle persone che vanno verso queste realtà affinché la loro vita feriale si riempia di significati profondi, degni del cuore dell’uomo.

Gesù apre il rotolo e lo richiude. Tra i due movimenti inserisce la lettura di testi profetici in cui esprime la consapevolezza di essere uno che si mette a disposizione di chi è in difficoltà di fronte alla vita: i poveri, i prigionieri e gli oppressi. Il suo messaggio profetico tuttavia, smorza i toni che nell’A.T. che esprimevano una certa durezza; non dice, ad esempio come afferma il testo di riferimento di Isaia, di essere mandato a proclamare l’anno di “vendetta – rivincita del nostro Dio, come la citazione di Is. 61, ma appunto, “l’anno di grazia”, ovvero il tempo in cui tutti i rapporti venivano reimpostati secondo la solidarietà e la giustizia. Insomma chi è ricco soltanto della sua povera umanità può incominciare ad aprirsi ad un nuovo corso della storia di Dio con e per l’umanità.

Dopo averla aperta, riavvolge la pergamena attorno all’asta così da raccoglierla in un rotolo. Non è solo una nota tecnica quella che Luca rimarca; il gesto dice che ormai il luogo di interpretazione e comprensione e di compimento delle Scritture è Cristo. Perciò le parole e gli sguardi si concentrano tutti su L’OGGI del compimento.

Forse anche ai tempi di Gesù, la gente era abituata ad andare in sinagoga per sentire i soliti discorsi. Andavano, adempivano alle pratiche religiose, poi tornavano alla vita di sempre dove per andare avanti occorre seguire altri criteri.

La parola di Gesù, di fronte a chiunque dice con molta forza: “Oggi questa parola si compie nei vostri orecchi per voi che ascoltate”. Come dire: adesso è possibile accogliere il perdono, l’amore; adesso si può finalmente dedicare il cuore al cambiamento, compiere scelte che hanno valore infinito, trasformare il male in occasione di bene, crescere nella giustizia… Adesso tutto questo è possibile!

A noi che ascoltiamo viene chiaramente detto che non c’è un domani da attendere per aprirci a Dio che offre continuamente la possibilità di cambiamento; ciò che fin da ora sto vivendo appartiene ad una storia positiva e piena; tutto ciò che accade nel tempo è condivisibile col Signore perché compenetrato dalla sua passione e dal suo mistero.

Si aprirebbe un interessante confronto su come consideriamo il tempo e soprattutto con quale apertura e con quale speranza lo viviamo.

Cosa vale di più? Avere, accumulare, presentare agli altri un’immagine che fa colpo, entrare in competizione con il prossimo perché altrimenti ti senti tagliato fuori, ricercare affannosamente di garantirsi? O il calore umano, una lacrima di condivisione, un ascolto sensibile, il rispetto, la dignità… “Oggi questa salvezza si compie per voi!”. Il regno di Dio, che è tutte queste cose, può cominciare adesso.

Per l’evangelista Luca, questo discernimento nella vita è talmente importante che lo ha impegnato a “realizzare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scrivere un resoconto ordinato…perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.


Salmo 18


La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Meditazione Domenica II C

 


                    Ricordiamo davanti a te, o Signore

Ciclone Dikeledi spazza il Mozambico dopo Madagascar e Mayotte. Il ciclone Dikeledi è arrivato in Mozambico dopo aver ucciso tre persone in Madagascar e causato gravi danni nell'arcipelago Mayotte, un mese dopo la perturbazione Chido che aveva scatenato il caos nell'Oceano Indiano.

Almeno 40 contadini sono stati uccisi dai jihadisti nello stato di Borno, nel nord-est della Nigeria. I combattenti dello Stato islamico nell'Africa occidentale hanno radunato decine di contadini sulle rive del lago Ciad, e li hanno uccisi a colpi di arma da fuoco.

Nove persone sono morte in uno scontro tra l'Esercito di liberazione nazionale, l'Esercito di Liberazione Nazionale ed il Clan del Golfo nel nord della Colombia.  Le vittime di vanno ad aggiungersi agli oltre 30 morti causati il 16 gennaio da un attacco dell'Esercito Liberazione Nazionale nella regione al confine con il Venezuela.

In El Salvador, membri del Movimento dei lavoratori licenziati hanno dichiarato durante una conferenza stampa che da ottobre 2024 a marzo 2025 almeno 11.200 persone sono state e saranno esonerate da diverse istituzioni governative in tutto il Paese.  L'organizzazione stima che il settore sanitario sarà il più colpito, con circa 3.200 licenziamenti.

Il Comune di San Paolo ha costruito un muro attorno alla 'crackolandia', com'è stato battezzato il quartiere nel centro della megalopoli brasiliana per essere un mercato della droga e una piazza di consumo 24 ore su 24. Il muro crea un "campo di concentramento" per i consumatori di crack e altre droghe.

Dal 15 novembre, giorno in cui è stato arrestato in Venezuela, non si conosce la sorte di Alberto Trentini cooperante italiano che si trovava nel Paese sudamericano per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

Dopo 15 mesi di guerra Accordo raggiunto tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio progressivo degli ostaggi nelle mani del gruppo dal 7 ottobre 2023. Grande festa nella Striscia di Gaza, dove le strade si sono riempite di persone: a breve dovrebbe essere riaperto anche il valico di Rafah con l’Egitto per consentire un massiccio ingresso di aiuti umanitari alla popolazione. Il cessate il fuoco a Gaza è iniziato oggi alle 8:30 ora locale (le 7:30 in Italia): lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, come riporta Al Jazeera.

RD Congo, cattolici e protestanti firmano un patto di convivenza per la pace. L'iniziativa della a Conferenza episcopale nazionale del Congo e della Chiesa di Cristo in Congo per allontanare lo spettro di una catastrofe umanitaria nella regione dei Grandi Laghi.

Aperta a Roma la nuova struttura permanente presso la Comunità di Sant'Egidio Tuscolano,  il progetto garantirà visite gratuite, assicurando l'accesso alle prestazioni sanitarie fondamentali. “Questo progetto aiuterà a vedere meglio con gli occhi, ma anche con il cuore”.

Dal 18 al 25 gennaio. L'unità dei cristiani è un dovere. Per il 2025 il tema è tratto dal Vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?”. «Nel 2025 ricorre l’anniversario dei 1700 anni del primo Concilio ecumenico dei cristiani che si tenne a Nicea, vicino Costantinopoli, nel 325 d.C.; questa commemorazione offre un’opportunità unica per riflettere e celebrare la nostra comune fede di cristiani".

È iniziata ieri al Monastero di Sezano, con la partecipazione del Vescovo di Verona, la settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo







O Dio, grande e buono,

tu sei l'eterno innamorato. Inesausta fantasia d'amore è la tua creazione. Patto d'amore sono le tue alleanze, dolcissimo banchetto di nozze la tua eucaristia. Ti chiediamo, o Padre buono, che la contentezza di essere tuoi amici riempia il cuore di tutti i discepoli e le discepole che oggi hai convocato intorno alla tua mensa. Amen


Is 62,1-5    1Cor 12,4-11  


 Gv 2,1-11


1 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4 E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora» (forse questa traduzione che induce ad una certa spiritualità che vorrebbe Maria, la madre di Gesù, nel ruolo della mediatrice è piuttosto forzata. Letteralmente sarebbe: ‘Cosa a me e a te donna’ e quindi: ‘Cosa significa per te e per me il fatto che non ci sia più vino?’)5 Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7 E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. 8 Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9 Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo 10 e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

11Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

***

È un racconto che va compreso a più livelli. Il banchetto, lo sposo, le nozze, l'acqua, il vino, i personaggi ecc. rappresentano una scena che va oltre la cronaca di una precisa giornata e di un luogo altrettanto preciso.

Il brano conclude con l’affermazione che in questa circostanza Gesù ha compiuto è il primo dei segni. L’intenzione dell’evangelista quindi, è esattamente quella di giungere a comprendere il messaggio che si manifesta nel gesto di Gesù e nelle parole che gli fanno da cornice.

Già nel Primo Testamento, tutto ciò che ha a che fare con la relazione d’amore uomo -donna è stato assunto come linguaggio che interpreta la relazione di Alleanza di Dio con la comunità di Israele e, attraverso il cammino di Israele, con tutta l’umanità. I profeti ricorrevano frequentemente a questo simbolo.

Nel racconto, c'è un momento in cui lo sposo viene interpellato dal maggiordomo (figura di Mosè mediatore della Torah?) che domanda come mai abbia riservato il vino buono per la fine del banchetto. Lo sposo interpellato non risponde. Non risponde perché, come in dissolvenza di immagini, il vero sposo è Gesù. L’evangelista Giovanni ci vuole dire è che il Padre attraverso Gesù è legato affettivamente all'umanità.

Con la mancanza di vino nel bel mezzo del banchetto di nozze, l'evangelista ci dice che quella religiosità è una religiosità ancora triste, fredda, senza gioia perché non ancora abitata dall'amore.

Quelle sei giare erano giare che servivano per la ritualità di purificazione erano giare di pietra, fredde come il cuore di pietra di cui aveva parlato il profeta Ezechiele.

Gesù trasforma la freddezza e la tristezza in un amore esuberante: “riempirono fino all'orlo”. E il vino è molto buono – bello (kaolos). Il Signore Gesù ama i suoi di amore traboccate, fino alla fine, inesauribile. È questo che si deve comprendere dal segno di Cana.

Di quale gioia si tratta? Occorre andare alla sera della lavanda dei piedi per comprendere che si tratta della gioia di dedicarsi al bene degli altri. Gesù dopo aver dato l'esempio dice “se farete così (se vi laverete i piedi gli uni con gli altri) sarete felici”.

Osserviamo poi che l’incipit del testo è una coordinata cronologica: “Il terzo giorno”. Terzo dopo altri 4 elencati precedentemente. Quindi il giorno in cui Gesù comincia a manifestarsi è il settimo. Il giorno del Signore. Ma richiama anche il giorno della risurrezione.

Una parola sulla madre di Gesù. Notiamo che non viene chiamata per nome, ma con l'appellativo di “donna”.

Possiamo dire che anche Maria diventa in questo racconto un simbolo che va oltre la sua realtà di Maria di Nazareth.

Per ben 5 volte nel vangelo di Gv. troviamo donne che sono chiamate in questo modo:

  • In 2, 4 alla madre che gli fa presente la situazione di mancanza di vino risponde. “Cosa a me e a te, donna? (che significa questo per me e per te? …che significa per te e per me questa mancanza di vino?), Non è ancora giunta la mia ora”.

  • In 4, 21 alla Samaritana dice: “Credimi, donna, che viene un’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.”.

  • In 8, 10 all’adultera dice: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?

  • In 19, 26 alla madre che sta sotto la croce dice: “Donna, ecco tuo figlio”.

  • In 20, 13 a Maria di Magdala nel giardino della risurrezione dice: “Donna, perché piangi?”.

Si tratta di situazioni in cui queste donne sono come espressioni (rappresentanti) di una realtà più grande. Ora rappresentano Israele, ora l'umanità. Ora la chiesa.

Se osserviamo bene il dialogo e ciò che ne consegue possiamo dire che davvero Maria rappresenta la comunità credente delle discepole e dei discepoli, la Chiesa, nella sua dimensione ministeriale e magisteriale:

  • discerne la situazione ed è invitata a porsi nella prospettiva dei tempi del Signore (Cosa significa per me e per te il fatto che non ci sia vino).

  • è attenta e si accorge della situazione (Dice a Gesù: Non c’è più vino), cioè si prende cura dei bisogni degli altri). Dà l’esempio alla comunità credente perché porti al Signore le situazioni del mondo.

  • prende l'iniziativa di dire ai servi d'avere fiducia in Gesù (fate quello che lui vi dirà).


Ora, nella ricerca angosciosa di amore dell’umanità, di rispetto, di giustizia, di cura in questo mondo, Gesù continua a rivolgere la stessa domanda alla comunità dei discepoli e delle discepole, alla Chiesa: “Cosa dice a me e a te il fatto che non ci sia più vino?

Cosa significa per me e per te questa assenza d gioia?” Come può la Chiesa, luogo della cura, mettersi al servizio della gioia dell’umanità?”


Salmo 95

Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore, uomini di tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,

a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,

date al Signore gloria e potenza,

date al Signore la gloria del suo nome.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

Tremi davanti a lui tutta la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».

Egli giudica i popoli con rettitudine.

Meditazione Domenica del Battesimo di Gesù C

 



Ricordiamo davanti a te, o Signore

Il 2024 è stato l'anno più caldo di sempre.  Anche le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano sono aumentate e hanno raggiunto livelli annuali record nel 2024.

L’assedio del fuoco non si allenta a Los Angeles. I roghi che interessano la zona meridionale della California hanno provocato 10 morti e mandato in fumo migliaia di ettari di terreno ed edifici. Decine di migliaia gli sfollati. 

Settanta palestinesi morti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, 46.006 in 15 mesi di guerra. Sono le cifre aggiornate ad oggi delle vittime palestinesi fornite dal ministero della salute gestito da Hamas. E arriva l’allarme di Medici senza frontiere sugli ospedali Nasser, Al Aqsa ed European a Gaza, dove sono ricoverati molti neonati in condizioni critiche, che rischiano la chiusura a causa della mancanza di carburante. 

Il Tetto del mondo è tornato a tremare con estrema violenza. Un terremoto di magnitudo 6,8 ha scosso buona parte dell'Himalaya a partire dal Tibet, la vasta regione della Cina occidentale, causando almeno 126 morti e circa 200 feriti, di cui una trentina in condizioni gravi. Procedono, malgrado le temperature scivolate sotto lo zero, le operazioni di soccorso alla ricerca dei numerosi dispersi intrappolati sotto le macerie.

La Ong venezuelana Foro Penal, impegnata nella difesa dei diritti umani nel Paese caraibico, ha segnalato l'arresto di almeno 17 persone durante le proteste contro il governo di Nicolás Maduro.

La ministra della Sicurezza dell'Argentina ha supervisionato lo sgombero di un gruppo di persone di etnia mapuche guidato da Cruz Cárdenas, “Mapuche” significa “Gente della Terra”. I Mapuche, come tutti i Popoli Indigeni del continente, esistono perché hanno un vincolo con la Terra. Dietro ci sono imprese agricole, industrie petrolifere e minerarie che influenzano il potere politico e giudiziario.

Diverse organizzazioni di stampa, giornalisti e comunicatori del Venezuela hanno denunciato la scomparsa forzata del loro collega Carlos Correa, un attivista per il diritto all'informazione e la libertà di espressione.

Più di 5.600 persone sono state uccise dalla violenza delle gang ad Haiti lo scorso anno, 1.000 in più rispetto al 2023.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza

Trasformare il debito in speranza. In occasione del Giubileo è stata presentata a Roma la nuova campagna per la cancellazione del debito dei paesi più poveri. "Cambiare la rotta" è l'appello lanciato dal mondo dell'associazionismo cattolico sulla scia del messaggio di Papa Francesco per la 58.ma Giornata mondiale della pace.

Liberata la giornalista italiana Cecilia Sala, per venti giorni in carcere in Iran il cui motivo dell’arresto sarebbe di "aver violato la legge islamica".

Afghanistan, scuole itineranti a sostegno del diritto allo studio delle bambine. La mano che con amore e gentilezza sta distribuendo il testo è quella di un giovane quasi venticinquenne, Wazir Khan, che ha deciso di sfidare diktat, leggi e consuetudini, mettendo a rischio la propria vita

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del

bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Signore Dio, manda sempre il tuo Spirito che continui a fare nuova la vita, fino a quando di ognuno potrai dichiarare: “Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, di te sono pienamente soddisfatto”. Sii benedetto ora e nei secoli. Amen



Is 40,1-5.9-11    Tt 2,11-14;3,4-7

Lc 3, 15-16. 21-22

15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,

16 Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.


21 Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22 e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.


***


Il brano evangelico, è racchiuso tra la predicazione del Battista, che con esortazioni varie prepara la strada a Gesù, e la sua genealogia che presenta Gesù come figlio di Adamo.

La prima parte del brano l’abbiamo già meditata nella 3a domenica di avvento,

si tratta di una serie di ritocchi convergenti verso il centro, ovvero, il racconto del battesimo di Gesù.

Non era facile per le comunità della Chiesa primitiva raccontare un episodio nel quale Gesù si è sottoposto a Giovanni; la cosa suscitava certamente una sorta di “imbarazzo teologico” perché, se Gesù va da Giovanni e si sottopone a lui, significa che egli è inferiore. Eppure, se non ostante il palese imbarazzo, la testimonianza di tutti gli evangeli concorda nel riferire questo evento, significa che qui troviamo un nucleo non trascurabile per comprendere il mistero di Cristo.

La versione liturgica trascura il verbo che sostiene tutto il periodo. Gli altri verbi (mentre pregava, il cielo si aprì, lo Spirito discese…) sono solo partecipativi. Il verbo principale è egeneto – avvenne. Siamo cioè di fronte ad un avvenimento, ad un fatto che parla, ad una realtà talmente significativa che non può essere trascurata, né rimossa.

Che cosa avvenne di tanto importante, quasi sconcertante? Il battesimo immersione di Gesù, ovvero un suo personale calarsi dentro la situazione di peccato del popolo. Egli non prende le distanze, discende e condivide la sofferenza, tocca con mano, si espone al giudizio di condanna, diventa impuro toccando gli impuri, si immerge nel terrestre uomo-umanità che di più non si può. Questa sarà l’immersione che egli desidererà fino all’estremo, fino alla morte.

Luca nota che questo evento accade in un clima di preghiera: e pregando. La preghiera è quel modo di stare con Dio che giunge a sprigionare il desiderio di condividere i suoi stessi piani. I sogni intimi di Dio è che l’umano e il divino si fondino insieme; si immergano l’uno nell’altro.

È a causa di questa paradossale manifestazione del divino nell’umano che si rende necessaria una rivelazione.

Ecco allora che i cieli si aprono per “rivelare – manifestare” e la colomba, a ricordo della creazione o del dopo diluvio, sta ad indicare che con Gesù inizia una nuova creazione (non un rabberciamento). Nuova creazione perché ormai il divino e l’umano sono insieme per sempre. Vale a dire che d’ora in poi più siamo umani, ossia noi stessi, più realizziamo il divino. Scendere, cioè immergersi nelle profondità dell’umano è il modo più efficace per aprire i cieli.

Forse i cristiani delle prime generazioni temevano che assumere atteggiamenti squisitamente umani, come la misericordia, il dialogo, l’amore per gli esclusi, la fiducia e la sima per le donne, tutti tratti che troviamo presenti nel Vangelo di Luca, non si addicesse ad un vero spirito religioso, ma la VOCE annuncia che questa strada di abbassamento è quella del FIGLIO, ossia di colui che esprime così i lineamenti del Padre. Qui sta la compiacenza, perché Dio è così come lo manifesta il Figlio, e in lui il Padre è pienamente soddisfatto.

Ritornando a quanto si diceva all’inizio a proposito del contesto, risulta significativo che il racconto sia seguito dalla genealogia. Essa ha il compito, come era consuetudine presso gli antichi, di presentare, attraverso le radici generazionali, l’identità di una persona. Ora, l’evangelista Luca fa risalire ad Adamo (=il Terrestre) l’origine di Gesù. Perciò Gesù Figlio è terra e, se Dio lo riconosce come figlio, Dio è terra e cielo e noi siamo figli e figlie, anche noi terra e cielo.

Dio condivide la nostra umanità, il nostro cammino. Nulla di ciò che ci appartiene, sia come pienezza sia come incompiutezza, come fragilità e come grandezza gli è estraneo. Da Gesù in poi, curare l’umano, la storia e la materia è esercizio concreto della figliolanza con Dio; fa parte della mistica politica.


Salmo 103

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.