RiCorDando settimana dal 9 al 15 aprile 2018

Eucarestia di Domenica 15 aprile 2018

1. Dalla Siria allo Yemen, l’appello della Rete della pace: “Cessate il fuoco”. ROMA – “Mentre la casa di qualcuno brucia non si può rimanere in balcone, impotenti. Così mentre in tante regioni del mondo, dalla Siria allo Yemen, è in corso una mattanza non si può rimanere a guardare, col rischio di una nuova guerra mondiale. Dobbiamo dire insieme: Cessate il fuoco!”. E’ il messaggio che la Rete lancia anche alla società civile perché ognuno si faccia protagonista, con un gesto simbolico del dissenso ad ogni forma di guerra: “Se ogni cittadino mette sul suo balcone una bandiera della pace, se ritornano questi simboli in ogni quartiere riusciremo a manda un segnale forte ai decisori politici”. 

2. Torino: “licenziati dopo proteste”: “Non era subordinazione”. I legali dei fattorini hanno annunciato ricorso in appello contro la sentenza che, di fatto, accoglie la tesi di non subordinazione proposta dagli avvocati del marchio tedesco. Il Tribunale del lavoro Torino ha respinto il ricorso, primo del genere in Italia, dei sei rider di Foodora che avevano intentato una causa civile contro la società tedesca di food delivery, contestando l’interruzione improvvisa del rapporto di lavoro dopo le mobilitazioni del 2016 per ottenere un giusto trattamento economico e normativo. “Se questo sistema di lavoro è stato ritenuto legittimo, si espanderà”, commentano i legali dei rider."

1. Perché si avvia in quattro regioni il progetto di Auser Lombardia: "Nonni e nonne di comunità",. Coinvolti oltre mille bambini con le loro famiglie. La rete di nonni darà supporto alle genitorialità fragili e valorizzerà le risorse che i volontari Auser possono offrire.

2. Perché nel 2017 a far fare grandi passi avanti alla lotta globale per abolire la pena capitale è stata l’Africa subsahariana, dove si è registrato un significativo decremento delle condanne a morte. La Guinea è diventata il 20° stato abolizionista per tutti i reati, il Kenya ha cancellato l’obbligo di imporre la pena di morte per omicidio e Burkina Faso e Ciad si stanno avviando a introdurre nuove leggi o a modificare quelle in vigore per abrogare la pena capitale. 

3. Padre di 73 uccide la figlia 46enne, gravemente disabile. La riflessione “a caldo” di Marina Cometto, mamma anziana di una donna disabile ormai adulta: "Questo accade soprattutto quando si diventa anziani; allora ci tormenta il pensiero di cosa succederà dopo di noi. “Per me la responsabilità non è solo dello Stato, che non ha assicurato l'assistenza o forse l'ha sospesa (non si è capito bene): la responsabilità maggiore credo sia di chi viveva vicino a questa famiglia: parenti, vicini di casa, insomma il 'vivere sociale' più prossimo. 

4. Azzardo: in Italia si spende più per i giochi che per stadio, teatro e cinema
Rapporto sul gioco on line del Politecnico di Milano: nel 2017 gli italiani hanno perso nelle giocate alle slot machine o con le scommesse sul web 1,38 miliardi di euro. Per il cinema hanno invece speso 634 milioni, per il teatro 396 milioni e per vedere dal vivo una partita di calcio 315 milioni

3. "Perché a Bologna molte persone vengono in Pronto soccorso non trovando risposte altrove e noi siamo ben lieti di occuparci di chi ha bisogno”. A parlare all'inchiesta di Piazza Grande,  è un medico di un ospedale bolognese. Nell’inchiesta si parla anche di Sokos, l’associazione di volontariato di medici e infermieri che, dal 1993 presta assistenza gratuita a chi vive ai margini della società, che siano migranti, italiani, persone con o senza dimora. 

4.  Per un nuovo strumento didattico scaturito dal progetto "Brave" In alcune scuole di Pavia la sede del Csv Lombardia Sud ha sperimentato l’efficacia  "Bad news": gli studenti imparano a contrastare l’odio che viaggia sui media: "Come nascono le etichette che stigmatizzano le persone straniere, e perché? E che ruolo hanno i social media, ma anche il semplice passaparola, nel costruire l’immagine negativa del “diverso”? il tutto per arrivare  alla consapevolezza di fare attenzione prima di condividere le notizie

5. Congo: aggrediti due preti. La Chiesa è minacciata. Altri due sacerdoti aggrediti della Repubblica Democratica del Congo. L’assalto ai due preti di Bomba è accaduto due giorni dopo l’uccisione di don Étienne Sengiyumva, parroco di Kitchanga nell'est del Paese. Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides, da qualche tempo la Chiesa cattolica è intimidita e minacciata dal governo e da gruppi armati. “Convocazioni dinanzi alla corte o arresti arbitrari, sequestri e/o uccisioni. “Questa situazione e sempre più inquietante, in quanto la Chiesa cattolica ha assunto un ruolo guida nella ricerca di soluzioni alla crisi politica che ha paralizzato la Rdc”. Nello stesso tempo  sempre in Congo arriva la denuncia l’organizzazione non governativa Save the Children lanciando un forte appello alle istituzioni e governi di tutto il mondo: "Decenni di conflitti gravano sulla Repubblica Democratica del Congo e a farne le spese sono in particolare milioni di bambini".

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 9 aprile 1945: le SS impiccano Dietrich Bonhoeffer 
- il 10 aprile 1919 in un'imboscata muore Emiliano Zapata
- il 11 aprile 1963: Giovanni XXIII promulga la Pacem in Terris
- Il 12 aprile 1959: muore a Cremona don Primo Mazzolari 
- il 13 aprile 1986: Giovanni Paolo II entra nella Sinagoga di Roma. E' la prima volta di un papa in una sinagoga
- il 14 aprile 1981: massacro di Morazan (El Salvador)
- come oggi 15 aprile 1912 affonda il transatlantico Titanic.

5. Per l'efficacia della "messa alla prova", quell’obbligo che "ripara" il danno senza punire.
Solo a Piacenza, grazie alla convenzione del Csv Svep con Uepe e tribunale, ben 38 associazioni accolgono 105 persone per compiere lavori di pubblica utilità allo scopo di evitare il processo per piccoli reati. E qualcuno alla fine continua a fare volontariato.

6. Perché a Pistoia i ragazzi autistici diventano agricoltori. L’esperienza del community farm Agrabah, dove vivono 26 ragazzi e ragazze che coltivano i prodotti della terra, allevano gli animali e vendono i prodotti. “Il nostro obiettivo – hanno spiegato i responsabili dell' Associazione Genitori per l’Autismo – è quello di avviare una comunità alloggio dove i nostri ragazzi possano vivere in autonomia, quando noi non saremo più in grado di assisterli.