RiCorDando - settimana dall'1 al 7 aprile 2019

Eucarestia di Domenica 7 aprile 2019

1. Colombia, ancora violenze e problemi per il diritto alla terra. 
A evidenziarlo è l’ultimo rapporto Onu presentato a Bogotà a metà marzo, che parla di un aumento di omicidi del 164% nel 2018 in confronto al 2017. In tutto, i difensori dei diritti ammazzati l’anno scorso sono almeno 110. E in due casi su tre queste violenze avvengono in seguito a denunce contro i sistemi criminali. Tra le questioni aperte alla base delle tensioni e degli omicidi c’è spesso la ripartizione delle terre tolte dalla guerriglia o dai paramilitari nelle comunità di contadini e in quelle indigene. Proprio a causa di questi meccanismi, la stessa Comunità di Pace di San José de Apartadò, nella regione dell’Urabà è in pericolo, visto che detiene la documentazione solo per un 50% dei terreni e che le colline intorno alla Comunità di pace sono ricche di carbone e fanno gola a diverse imprese interessate all’estrazione mineraria

2. Meno rifugiati in Italia ma più detenuti in Libia. Il rapporto  annuale 2019 del Centro Astalli presenta statistiche e storie utili per capire cosa stia succedendo in tema di migranti e rifugiati. A partire dalla prima considerazione: il calo degli sbarchi sulle coste italiane dell’80 per cento «non può essere motivo di soddisfazione» — si legge nel rapporto — se si considera che l’85 per cento dei migranti soccorsi in mare vengono riportati nei centri di detenzione in Libia, con «conseguenze tragiche» perché la situazione umanitaria nel paese nordafricano è disastrosa. Dunque, «i primi esclusi dalla protezione sono i rifugiati che non riescono più a raggiungere l’Italia e l’Europa». «L’aver bloccato ogni azione di soccorso e ricerca in mare da parte di governi, Unione europea e ong non ha risolto il problema della mancanza di vie legali di accesso alla protezione: rende solo meno visibili le sue tragiche conseguenze».

1.Perché la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il divieto di dimora a Riace per Mimmo Lucano, sindaco ora sospeso del paese diventato modello di accoglienza ed integrazione dei migranti.

2 . Per il progetto “Io sono perché noi siamo stati. Costruire memoria e attrezzare il futuro”. Fondazione Nigrizia, in collaborazione con Banca Etica, ha avviato una campagna di raccolta fondi per finanziare una pubblicazione destinata alle scuole che vuole raccontare a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, attraverso storie e fumetti, personaggi del presente e del passato che si sono spesi per un’idea.

3. Solidarietà e preghiera del Papa per le vittime della tempesta in Nepal
Papa Francesco, in un telegramma, esprime la sua solidarietà per chi è stato colpito dalla violenta tempesta di pioggia che il 31 marzo ha devastato il sud del Nepal, causando 28 morti e 600 feriti, e lasciando senza casa migliaia di persone.

4. Periferie e nomadi Torre Maura, i pm valutano il reato di istigazione a delinquere per motivi razziali 
Raggi: "Abbiamo completato il trasferimento delle persone presenti nella struttura di via dei Codirossoni a Torre Maura". Come noto gli abitanti residenti nel quartiere periferico di Torre Maura sono scesi in strada per evitare che settantasette nomadi di etnia Rom, provenienti dal campo di via Toraldo, a Torre Angela, venissero sistemati presso il già centro di accoglienza di via Codirossoni a Torre Maura inscenando una vibrata ed animosa protesta. Ad un certo punto sono stati supportati da militanti di estrema destra della formazione CasaPound e di Forza Nuova. I Pm della Procura della Capitale stanno valutando la contestazione del reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi razziali, ex articolo 604 bis Cod. Penale.


3. Perché sarà suor Eugenia Bonetti, presidente dell’Associazione “Slaves no more”, (Mai più schiave) a curare i testi per il Venerdì Santo al Colosseo. L'associazione nasce il 29 dicembre 2012, su iniziativa di religiose e laici da tempo impegnati a vario titolo nella lotta al traffico di esseri umani e nella salvaguardia delle vittime.

4. perché i corridoi umanitari funzionano: Il programma ha salvato 2200 persone. L’alternativa alle tragedie del mare esiste: è la convinzione della Caritas italiana che ha presenta a Milano il primo rapporto dedicato ai «corridoi umanitari». Tra le persone accolte ci sono vittime di tratta, violenza, torture. In Italia è stato possibile grazie al programma implementato sulla base del protocollo sottoscritto fra la Conferenza episcopale italiana, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la Tavola valdese, la Comunità di Sant’Egidio, in accordo con i ministeri dell’interno e degli esteri.

5. Lavoravano a costruzione barriera lungo linea ferroviaria Incidenti sul lavoro: tre operai morti, due a Milano uno nel veronese. Il crollo a Pieve Emanuele (MI) sarebbe stato causato da una manovra sbagliata con una gru. Trasportati entrambi al pronto soccorso, sono morti poco dopo. La Procura indaga per omicidio colposo. Nel veronese infortunio mortale sul lavoro anche a Brentino Belluno, in Val d'Adige, dove un operaio è morto dopo essere stato travolto e schiacciato da un camion che trasportava bitume durante i lavori di asfaltatura di una strada. 

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 01 aprile 1939: in Spagna inizia la dittatura franchista
- il 02 aprile 2005: muore Giovanni Paolo II
- il 03 aprile 1944: i fascisti fucilano don Giuseppe Morosini
- il 04 aprile 1949 a Washington viene fondata la NATO
- il 05 aprile 1992 autogolpe di Fujimori in Perù
- il 06 aprile 2009 terremoto di magnitudo 5,9 gradi Richter all'Aquila 
- come oggi il 07 aprile Giornata internazionale della Sanità fondata dall'ONU nel 1948


5. Per l'incontro tra Frère Alois e Papa Francesco: al cuore di Taizé i giovani e l'ecumenismo. L'incontro che si rinnova ogni anno, esprime la comunione tra il Papa e la Comunità monastica particolarmente dedicata all'evangelizzazione dei giovani e al dialogo tra i cristiani e tra le religioni. frère Alois. " L'incontro con il Papa, un dono per Taizé"

6. Amicizia e rispetto tra musulmani e cristiani .
· Il vescovo Miguel Ángel del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso risponde alla domanda: "Perché il Pontefice ha voluto visitare in meno di sessanta giorni due paesi musulmani?" Come ha detto lui stesso, «per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell’ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kāmil»