RiCorDando settimana dal 17 al 23 dicembre 2018

Eucarestia di domenica 23 dicembre 2018

Il Decreto Sicurezza, un punto cardine del programma di governo Legastellato, eliminato il permesso di soggiorno per "protezione umanitaria" e alla sua entrata in vigore prevede che i titolari di un permesso per "protezione umanitaria" siano allontanati immediatamente dagli Sprar. Vale a dire che escano fuori dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livello locale. Questo servizio del Ministero dell'Interno è ritenuto a livello internazionale uno dei più efficaci al mondo ed è divenuto tristemente noto all'opinione pubblica italiana in seguito all'arresto del sindaco di Riace, Domenico Lucano, avvenuto il 2 ottobre scorso. Un'operazione di polizia che con il senno di poi appare come una vera e propria dichiarazione di guerra alla popolazione straniera residente nel nostro Paese. Gli Sprar, giova ribadirlo, sono dei piccoli centri diffusi su tutto il territorio in cui si cerca di creare realmente le condizioni per consentire l'integrazione degli immigrati nel tessuto socio-culturale del nostro Paese. Vi si insegna la lingua, vi organizzano corsi per apprendere un mestiere, si fa vita di comunità, si partecipa attivamente alle attività della comunità.

Il tribunale penale di Cairo Sud ha assolto giovedì tutti i 43 imputati - 42 cittadini stranieri e uno egiziano - condannati cinque anni fa perché le loro organizzazioni non governative internazionali avevano ricevuto finanziamenti dall’estero

Vietnam e Santa sede hanno discusso e raggiunto un accordo che aiuterà a far crescere e sviluppare ulteriormente i rapporti tra le due Parti. 

Ora tutto questo svanisce dalla sera alla mattina per decine di migliaia dì persone in possesso di protezione umanitaria. Decine di migliaia di immigrati RE-GO-LA-RI, bambini, donne e uomini con un permesso di soggiorno in tasca, vengono sbattuti in mezzo alla strada. Ma non finisce qui. Coloro che ottengono la protezione umanitaria sono persone costrette a partire dal loro Paese di origine per "seri motivi" di carattere umanitario in quanto vittime di persecuzione politica, di violenza, di violazione dei diritti umani, di carestie o di disastri ambientali o naturali. Ebbene quando il permesso di queste persone scadrà, essendo stata eliminata per legge la protezione umanitaria, non sarà loro rinnovato. Diventeranno cioè immediatamente immigrati irregolari. E oltre ad aver perso un tetto e i più elementari diritti civili, perderanno anche la possibilità di lavorare. Trasformandosi così nella manodopera preferita dalle organizzazioni criminali che operano nel capo della droga e del caporalato.

Per Natale Papa Francesco dona ai senzatetto un ambulatorio medico-sanitario sotto il colonnato di San Pietro.

«Nella pace c’è progresso e prosperità. Chiunque divide le persone e crea il caos basato sulla religione, sull’etnia o sul genere non dovrebbe essere incluso tra i credenti in Dio». È quanto scrive il cardinale patriarca di Babilonia dei Caldei nel suo messaggio per il Natale. In una nazione sconvolta da guerre, violenze, minacce jihadiste tuttora presenti, instabilità politiche e un lento cammino di democratizzazione, il valore dell’unità fra cittadini anche di etnia e religione diverse rappresenta il reale fondamento sui cui costruire il futuro

 Tutto questo, ribadiamo, è la conseguenza di una legge chiamata "sicurezza" dal ministro ideatore. Qualcuno dirà: che problema c'è, li rimandiamo nei loro Paesi d'origine. Eh no, a parte che costerebbe centinaia di milioni organizzare i rimpatri, mancano gli accordi con i Paesi di provenienza. Proprio perché spesso i governi dei Paesi di provenienza sono poco degni, come dire, di fiducia da parte della comunità internazionale. Insomma in poche settimane decine di migliaia di nuovi CLAN-DE-STI-NI entreranno a far parte dell'esercito dei 600mila invisibili la cui espulsione era tra le priorità del geniale ministro. Un progetto che si è arenato miseramente in poche settimane come era giusto e inevitabile che fosse. Ma in qualche modo i nuovi clandestini creati dal ministro dovranno pur sopravvivere e dunque, in vista delle prossime elezioni europee, diventeranno facilmente i capri espiatori di tutti i "mali" dell'Italia. E mentre migliaia di bambini, donne e uomini si ritroveranno al "freddo e al gelo", lui sarà li a farsi un selfie con il presepe e l'albero di Natale sullo sfondo.

Un luogo dove poter trascorrere i loro ultimi anni in serenità. È questo l’obiettivo dei frati cappuccini dell’Angola che hanno realizzato, a Huambo, una casa di riposo per anziani tutta particolare. Non è un edificio unico, ma un villaggio di una decina di casette che ospitano ciascuna tre-quattro persone. Vicino ai piccoli edifici, gli ospiti possono coltivare un appezzamento di terreno e allevare animali da cortile come maiali, galline e conigli. Un centro nel quale gli anziani trovano un rifugio sicuro e, allo stesso tempo, possono continuare a vivere come facevano nel loro villaggio di provenienza.

Era la "missione di Natale" di Open Arms, l'ong spagnola tornata in mare con tre navi di salvataggio nonostante i boicottaggi dei governi Ue. Verso sera, venerdì, quando a bordo cerano già oltre 200 persone, l'equipaggio ha avvistato un gommone oramai destinato ad affondare. Erano più di 90. E tra essi una coppia con un fagotto tenuto stretto tra le braccia esauste della mamma. Avvolto in cenci per proteggerlo dalla fredda notte mediterranea e dagli spruzzi che a mano a mano allagavano il gommone, cera un bebè.