RiCorDando settimana dall'11 al 17 agosto 2025

 Ricordiamo, O Signore, davanti a te

       Gaza, cento Ong contro Israele: basta usare la fame come arma. Aumenta il numero di morti palestinesi per attacchi e per malnutrizione, mentre un gruppo di organizzazioni non governative denuncia l’impossibilità di consegnare gli aiuti umanitari. Intanto, il ministro israeliano Smotrich dà il via a 3.400 insediamenti in Cisgiordania.

       Non è definitivo il bilancio che parla di almeno 20 morti per l’ultimo drammatico naufragio a largo di Lampedusa, a circa 14 miglia a sud-sud-ovest dell’isola siciliana, quando un barchino con a bordo 97 persone si sarebbe ribaltato dopo aver imbarcato per ore acqua.

Sono più di trecento, secondo le autorità locali, le morti accertate nel nord-ovest del Pakistan dopo due giorni di intense piogge. Centinaia i dispersi, anche in zone remote.

Indignazione della comunità internazionale per l’uccisione di sei giornalisti a Gaza
Dopo le accuse di Israele sulla presenza di terroristi nel gruppo dei reporter uccisi, l'Onu chiede un’indagine indipendente su quanto accaduto.

Afghanistan, l'incubo taleban compie 4 anni. Le donne? Nel Paese c'è un vero e proprio apartheid di genere. Gli ex studenti coranici hanno vietato l’istruzione femminile dalla fine delle elementari. Soraya impartiva ugualmente lezioni alle studentesse delle superiori in una “scuola clandestina”. per un po’ ci hanno lasciato fare per non irritare il consiglio degli anziani che ci proteggeva. Poi, un anno fa sono cambiate le autorità locali. E un mese dopo hanno fatto irruzione ei hanno arrestati tutti».

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Intervento del Cardinale e Arcivescovo di Napoli: Domenico Battaglia.

"E voi che sprofondate nelle poltrone rosse dei parlamenti, abbandonate dossier e grafici: attraversate, anche solo per un’ora, i corridoi spenti di un ospedale bombardato; odorate il gasolio dell’ultimo generatore; ascoltate il bip solitario di un respiratore sospeso tra vita e silenzio, e poi sussurrate – se ci riuscite – la locuzione «obiettivi strategici».

Il Vangelo – per chi crede e per chi non crede – è uno specchio impietoso: riflette ciò che è umano, denuncia ciò che è disumano.

Se un progetto schiaccia l’innocente, è disumano.

Se una legge non protegge il debole, è disumana.

Se un profitto cresce sul dolore di chi non ha voce, è disumano.

E se non volete farlo per Dio, fatelo almeno per quel poco di umano che ancora ci tiene in piedi.

Quando i cieli si riempiono di missili, guardate i bambini che contano i buchi nel soffitto invece delle stelle. Guardate il soldato ventenne spedito a morire per uno slogan. Guardate i chirurghi che operano al buio in un ospedale sventrato. Il Vangelo non accetta i vostri comunicati “tecnici”. Scrosta ogni vernice di patria o interesse e ci lascia davanti all’unica realtà: carne ferita, vite spezzate.

Non chiamate «danni collaterali» le madri che scavano tra le macerie.

Non chiamate «interferenze strategiche» i ragazzi cui avete rubato il futuro.

Non chiamate «operazioni speciali» i crateri lasciati dai droni.

Togliete pure il nome di Dio se vi spaventa; chiamatelo coscienza, onestà, vergogna. Ma ascoltatelo: la guerra è l’unico affare in cui investiamo la nostra umanità per ricavarne cenere. Ogni proiettile è già previsto nei fogli di calcolo di chi guadagna sulle macerie. L’umano muore due volte: quando esplode la bomba e quando il suo valore viene tradotto in utile.

Finché una bomba varrà più di un abbraccio, saremo smarriti. Finché le armi detteranno l’agenda, la pace sembrerà follia. Perciò, spegnete i cannoni. Fate tacere i titoli di borsa che crescono sul dolore. Restituite al silenzio l’alba di un giorno che non macchi di sangue le strade.

Tutto il resto – confini, strategie, bandiere gonfiate dalla propaganda – è nebbia destinata a svanire. Rimarrà solo una domanda:

«Ho salvato o ho ucciso l’umanità che mi era stata affidata?».

Che la risposta non sia un’altra sirena nella notte.

Convertite i piani di battaglia in piani di semina, i discorsi di potenza in discorsi di cura. Sedete accanto alle madri che frugano tra le macerie per salvare un peluche: scoprirete che la strategia suprema è impedire a un bambino di perdere l’infanzia. Portate l’odore delle pietre bruciate nei vostri palazzi: impregni i tappeti, ricordi a ogni passo che nessuno si salva da solo e che l’unica rotta sicura è riportare ogni uomo a casa integro nel corpo e nel cuore.

A noi, popolo che legge, spetta il dovere di non arrenderci. La pace germoglia in salotto – un divano che si allunga; in cucina – una pentola che raddoppia; in strada – una mano che si tende. Gesti umili, ostinati: “tu vali” sussurrato a chi il mondo scarta. Il seme di senape è minimo, ma diventa albero. Così il Vangelo: duro come pietra, tenero come il primo vagito. Chiede scelta netta: costruttori di vita o complici del male. Terze vie non esistono".

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo