RiCorDando settimana dal 3 al 9 settembre 2018

Eucarestia di Domenica 09 settembre 2018

1. Medici Senza Frontiere: in forte pericolo i migranti detenuti arbitrariamente in Libia.
I recenti scontri a Tripoli che hanno finora coinvolto aree abitate e causato oltre 60 morti e centinaia di feriti, mettono in pericolo anche i migranti e i rifugiati detenuti nei centri in Libia. Agli Stati europei e alle autorità libiche, Medici Senza Frontiere chiede, inoltre, di smettere di intercettare in mare le persone in fuga per riportarle in Libia con l'obiettivo di bloccare gli arrivi in Europa. In tutta la Libia, infatti, rifugiati e migranti affrontano una situazione di grave violenza, torture, maltrattamenti, estorsione e sfruttamento..

2.  Agromafie che speculano e avvelenano. 07 settembre 2018. C’è del marcio nel piatto! La denuncia non è il grido di un folle, ma il titolo del documentato dossier (Milano, Piemme, 2018, pagine 216 ) di due intellettuali tra i più limpidi. Gian Carlo Caselli è ispiratore della legge italiana contro il caporalato, una delle più avanzate al mondo e Stefano Masini è un infaticabile difensore della vocazione ambientale dell’agricoltura. Il loro studio ha restituito voce al cibo attraverso storie raccapriccianti di speculazioni, illegalità, sprechi e sofisticazioni, che non permettono di ignorare il fenomeno. A sostegno dei mostri delle agromafie che speculano, avvelenano, sofisticano, o sottraggono il cibo, c’è purtroppo anche la banalità servizievole di tante “brave persone”. Ci sono i decisori politici al servizio discreto di lobby inconfessabili e ci sono gli speculatori dai colletti bianchi, che non assumono l’aspetto di orchi. Un esempio: è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica la pratica delle aste a doppio ribasso sul cibo, un sistema di acquisto delle derrate alimentari con cui grandi gruppi riescono spesso a strozzare gli agricoltori e carpire merci a prezzi scontati.

1. Perché per la prima volta in Egitto una donna cristiana, Manal Awad, è stata nominata governatore della provincia di Damietta, importante area industriale nel Delta del Nilo.

2. Perché vari artisti rinunciano a un festival in Israele in polemica col governo e in sostegno del popolo palestinese. Hanno deciso di seguire l'esempio di Lana Del Rey pochi giorni dopo  il suo l'annuncio a sorpresa di aver annullato la propria esibizione nel Festival musicale Meteor, che si aprira' a giorni in Alta Galilea.

3. Strage di elefanti in Botswana.  Una strage senza precedenti di elefanti, uccisi dai bracconieri per le loro zanne: le carcasse di 87 pachidermi sono state ritrovate vicino a una riserva in Botswana. A denunciare il fatto l'associazione Elephants Without Borders, citata dalla Bbc. Il Paese africano ha la più grande popolazione di elefanti del mondo e finora aveva evitato le uccisioni viste altrove grazie a un approccio spietato nei confronti dei bracconieri.   Con 130.000 elefanti, il Botswana è stato descritto come l'ultimo rifugio degli elefanti in Africa, mentre la caccia all'avorio continua a imperversare in tutto il resto del continente. Secondo un censimento condotto nel 2015, nell'ultimo decennio è stato ucciso un terzo degli elefanti africani.

4. Bacino lago Ciad: niente scuola per milioni di bambini. L’Unicef denuncia un rischio altissimo per l’istruzione di 3 milioni e mezzo di bambini. Non è certo che i bambini del bacino del lago Ciad potranno andare a scuola. A causa delle violenze e dei disordini nella Nigeria Nord Orientale, nel Ciad, in Camerun e in Niger le scuole chiuse sono circa mille. La denuncia dell’Unicef arriva durante i giorni della conferenza di Berlino sul bacino del lago Ciad, dove governi, organizzazioni internazionali e attori della società civile sono seduti attorno a un tavolo per cercare una soluzione alle difficoltà dell’area, per fare il punto sugli impegni presi alla Conferenza di Oslo nel 2017 e migliorare la risposta umanitaria.

3.  Perché il 4 settembre scorso, centinaia di profughi siriani civili, tra cui donne e bambini in Libano sono rientrati in Siria in trasferimenti organizzati dai servizi di sicurezza libanesi in cooperazione col governo di Damasco. Sono stati trasferiti nella zona di Homs, nella Siria centrale.

4. Per la scelta dirompente, controcorrente del colosso degli articoli sportivi Nike. La nuova campagna pubblicitaria mostra un ritratto del giocatore  Colin Kaepernick, l'anti Trump, con lo slogan "Credi in qualcosa, anche se significa sacrificare tutto". Il giocatore  afroamericano è fermo (nessun team lo ha voluto) dopo essersi inginocchiato, quando venne intonato l'inno nazionale, contro le violenze razziali dell'amministrazione Trump.

5. India: il 05 settembre 2018 un corteo di oltre un milione e mezzo di contadini, agricoltori, braccianti ha invaso per ore le strade di Delhi.  I lavoratori hanno risposto in massa all'appello di tutte le sigle e sono arrivati da tutta l'India per chiedere l'aumento dei salari, l'innalzamento del compenso minimo per il lavoro nelle campagne, la cancellazione dei debiti e un sostegno ai prezzi minimi per la vendita all'ingrosso delle derrate alimentari. Il segretario dell'All India Framer's group ha accusato il governo Modi di avere tradito tutte le promesse fatte ai contadini e ai lavoratori della terra durante la campagna elettorale.

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 3 settembre 1982: C.A. Dalla Chiesa e la moglie muoiono in un attentato mafioso
- il 5 settembre 1972: Germania, blitz di Settembre Nero nel villaggio olimpico
- il 6 settembre 3761 a.C.: primo giorno del calendario ebraico
- il 7 settembre 1986: in Sudafrica, D. Tutu primo nero a guidare la Chiesa anglicana
- il 8 settembre 1943: armistizio dell'Italia con Inghilterra e Stati Uniti - Giornata internazionale dell'Alfabetizzazione
- come oggi 9 settembre 1976: muore Mao Tse-Tung

5. “Una ripresa del dialogo ma con un balzo in avanti verso la pacificazione dell'ortodossia". Così, Enzo Bianchi, definisce l’incontro fra Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli, e Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte la Russia, che si è svolto il 31 agosto al Fanar di Istanbul. “E’ molto importante – spiega Bianchi – che sia stato proprio Kirill a volersi recare a Istanbul. L’iniziativa partita da Mosca mostra da un lato la preoccupazione per i rapporti fra le chiese che a volte diventano difficili. Ma, allo stesso tempo, è il riconoscimento che a Costantinopoli c’è un’autorità di primato all’interno delle chiese ortodosse, alla quale Kirill ha chiesto di essere ascoltato per potersi confrontare”. 

6.  Perché in India, essere gay non è più un reato. Decisione storica della Corte Suprema.  Ci sono voluti 18 anni per abrogare una legge che risaliva al 1860, ai tempi dell'impero britannico, e che prevedeva una pena di dieci anni di carcere, se non addirittura l'ergastolo.