Meditazione Domenica II Quaresima C

  


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Export di armi: l’Italia è sesta al mondo. L’area principale di destinazione delle esportazioni è stata il Medioriente. L'Ucraina diventa il maggior importatore mondiale. Gli USA mantengono il primato dell’export (43%).

Tre morti in una sparatoria in un ristorante in Sudafrica. È l'ultimo di una serie di sparatorie che rafforzano il triste status del Paese come capitale degli omicidi. L'incidente di ieri sera è scoppiato quando il titolare del ristorante ha detto a un uomo d'affari che non consentiva armi nei suoi locali.

Nicaragua. La dittatura di Daniel Ortega ha ordinato il blocco di 100% Noticias sul dominio '.ni', in un nuovo tentativo di censura contro la stampa indipendente”.

Haiti, le gang attaccano la sede di Radio Televisión del Caribe. Foto e video che circolano sui social media mostrano uno degli edifici di Rctv in. Qualche giorno fa, la coalizione 'Vivre Ensemble' ha ripreso le sue azioni nella zona di Carrefour-feuilles, costringendo centinaia di persone ad abbandonare le loro case. 

Il cooperante italiano Alberto Trentini è detenuto nel carcere El Rodeo I, ubicato nello Stato di Miranda, alla periferia di Caracas, a circa 30 chilometri della capitale, in una località chiamata Guatire. Trentini, arrivato in Venezuela il 17 ottobre scorso per coordinare i lavori sul campo della ong Humanity & Inclusion, è stato arrestato il 15 novembre. Oltre a Trentini, ci sono anche altri otto italo-venezuelani, tra cui ex deputati e dirigenti politici, nella lista dei detenuti.

Campo di sterminio in Messico. La Procura Nazionale del Messico ha assunto la direzione delle indagini sui possibili crimini commessi nel crematorio clandestino scoperto nello Stato di Jalisco. Le autorità hanno diffuso alcune delle foto scattate dall'equipe forense che sta effettuando i primi rilevamenti e le immagini non lasciano spazio a molti dubbi. Jalisco è lo Stato del Messico con il più alto numero di persone scomparse, con oltre 15.000 casi da dicembre del 2018 a settembre del 2024 secondo dati del Registro statale delle persone scomparse.

Chiusi per il 14/o giorno i valichi israeliani di Gaza. Bloccati migliaia di camion di aiuti umanitari, generi alimentari, soccorsi e carburante.

Bangladesh. La morte di una bambina di 8 anni a seguito di un feroce stupro per il quale sono indagati alcuni parenti ha suscitato rabbia e sgomento in Bangladesh, con proteste di piazza in cui decine di migliaia di persone hanno chiesto una revisione delle norme sulla violenza sessuale.

La Protezione Civile di Empoli sta avvisando casa per casa la popolazione di Empoli nelle aree più a rischio allagamenti. Chiusi tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado per la giornata di ieri, i musei, tutti i cimiteri, gli impianti sportivi, i parchi e i giardini. Allerta rossa anche a Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. Attività e scuole chiuse, la Protezione civile invita a evitare spostamenti.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison

Aiutaci a custodire la speranza

Si è accesa l'8 marzo a Torino la fiamma della speranza nella Cerimonia d'apertura dei Giochi Special Olympics per atleti con disabilità intellettiva. Special olympics è oggi un movimento globale, 200 nazioni nel mondo, che, attraverso lo sport unificato (tramite il quale atleti con e senza disabilità intellettive hanno l’opportunità di giocare insieme nella stessa squadra), lavora per creare un mondo di inclusione, integrazione e rispetto, in cui ogni singola persona venga accettata e accolta, indipendentemente dalla sua capacità o condizione di disabilità.

“HO DETTO R1PUD1A!” è l’ottava edizione dell’evento live streaming per ragazze e ragazzi delle scuole superiori, organizzato da EMERGENCY in collaborazione con Unisona.

Ripudiamo insieme la guerra! Perché i paesi di tutto il mondo continuano a investire in armamenti?  Perché non si riescono a intravedere alternative alla guerra come rimedio alle controversie? Con l’edizione di quest’anno rivolta alle scuole superiori – HO DETTO R1PUD1A! ragazze e ragazzi sono invitati a trovare insieme delle azioni concrete per fare la differenza e impegnarsi a ripudiare il cinismo e l’indifferenza di chi dipinge la guerra come qualcosa di inevitabile.

 "Sono Marta e non sono la mia disabilità". Ieri, sabato 15 marzo in una scuola di Napoli si è tenuto l’evento finale del Progetto “Scuola attenta alla Disabilità e all’Inclusione” con la consegna degli attestati. La curatrice è Marta, nominata cavaliere della Repubblica il 1° febbraio. "Un riconoscimento importante e una grande emozione". Da 5 anni realizzo progetti di sensibilizzazione con le scuole di tutta Italia convinta che proprio dai giovani possa partire il cambiamento

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Misericordias Domini in aeternum cantabo


Donaci, o Padre, il tuo Santo Spirito, affinché i discepoli del tuo Figlio non separino mai le due montagne, il Tabor e il Calvario.  Nell'oscurità della notte ci sia sempre almeno un lume acceso: così non ci esalteremo in stolti orgogli come non ci lasceremo abbattere in inutili disperazioni. Amen.


Gen 15,5-12.17-18    Fil 3,17- 4,1

Lc. 9, 28-36


28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!". 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo.

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Sullo sfondo della Parola che oggi la liturgia ci consegna abbiamo un riferimento particolare alla vicenda di Abramo. Riferirsi ad Abramo significa fare riferimento al marchio DOC dell’esperienza di fede.

La dicitura di questo marchio la troviamo, per così dire stigmatizzata nelle parole: “Egli credette al Signore che glielo accreditò a giustizia”, tanto a dire: ‘Impostò il suo cammino a partire dalla fiducia nel Signore che gli fece trovare la strada giusta’. La strada giusta è la fiducia.

Nel resto del racconto l’autore sacro fa comprendere che tale fiducia è ben riposta perché, di fatto, il Signore Dio s’era già messo totalmente in gioco.

Ecco la scena molto suggestiva in cui viene celebrata una particolare alleanza. Vengono presi degli animali e divisi in due. Normalmente i due contraenti un patto vi passano in mezzo per assumersi le rispettive responsabilità e per rendersi conto della fine che farà colui che viene meno al patto (per questo si usa l’espressione tagliare l’alleanza…). Infine consumano insieme il pasto di comunione

Nel racconto della prima lettura le cose non si svolgono secondo il protocollo. Abramo non prende l’iniziativa del patto. Egli è superato dal mistero, tant’è che piomba nel torpore e, in mezzo agli animali tagliati, passa solo la fiaccola fumigante della presenza di Dio. Egli solo se ne fa carico fino alle estreme conseguenze. Questo breve racconto che fonda la fiducia in Jhwh è preceduto da un racconto di grande effetto simbolico: Il Signore, che ha chiamato Abramo a percorrere come pellegrino le vie della terra, nel cuore della notte, lo invita a guardare le stelle! La fiducia si alimenta di una visione che sa spostarsi da uno sguardo rasoterra per con-siderare le cose secondo altre logiche.

Possiamo allora comprendere meglio il significato della “trasfigurazione”.

Questo racconto, che possiede tutti gli elementi di una manifestazione del divino (il monte come luogo dell’autorivelazione – il sonno dei discepoli come reazione di contrasto – la nube col relativo senso di paura ecc.), è sostanzialmente compreso tra due annunci di passione.

Il cammino di Gesù è decisamente orientato al compimento della croce. La fedeltà alla sua scelta di essere “Servo” esige da lui la totale messa a disposizione fino a consumare se stesso.

Il gruppo dei discepoli si mostra refrattario a tale prospettiva perché non riesce a concepire come si possano ottenere risultati attraverso il fallimento.

Come può Dio, l’Altissimo, il terribile e potente, il tre volte qadosh ecc. identificare la sua rivelazione, potremmo dire il suo stile di amore che salva, nella via della debolezza? Non si rischia così di portare confusione e disorientamento circa la stessa idea di Dio?

Comprendiamo allora, all’interno di questo contesto il valore del racconto che fa emergere in primo piano l’aspetto della teofania, del divino che irrompe. Si tratta, per così dire, di una convalida da parte di Dio sul percorso intrapreso da Gesù; una sorta di anticipazione dell’esito finale della risurrezione per segnalare che, a dispetto delle apparenze, la morte che attende Gesù di Nazareth è in realtà un percorso di vita. È il suo essere fedele al Dio misericordioso verso i poveri, gli ultimi, i peccatori, le donne, gli esclusi che porterà Gesù nel sepolcro. Ma, appunto le sue scelte, non sono state scelte di chiusura e di morte, ma scelte di amore, di apertura e di vita. ecco quindi in anteprima, attraverso il racconto della trasfigurazione, la prospettiva che lascia intravedere il senso che poi verrà giustamente ripreso nel racconto delle donne al sepolcro il mattino di pasqua: “Perché cercate il vivente tra i morti?”.

Da questo punto di vista risulta di estremo interesse la precisazione di carattere cronologico circa “gli otto giorni dopo”. Con molta delicatezza l’evangelista lascia intuire che ci sarà un ottavo giorno, il giorno nuovo.

Ma ancor di più, è l’aspetto della preghiera, a rimarcare che quello che si compirà nel cammino di Gesù appartiene al disegno del volere divino. Più ancora, il fatto-evento della cosiddetta “trasfigurazione” trova nella preghiera di Gesù il suo incipit. È infatti nell’entrare in contatto con Dio che, in qualche modo, anche noi possiamo vedere le cose in altro modo, vale a dire con altri parametri. La preghiera quindi rivela un mondo e un modo altri da come li vediamo. Il volto anche come espressione di vicenda storica e terrena di Gesù, è trasfigurato ed immediatamente, oltre al volto, anche la veste.

Il volto, richiama il dialogo di Mosè secondo es. 34, 29s (Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui) e poi la veste evoca Gerusalemme, la città sposa, rivestita di salvezza e di giustizia secondo Is. 61,10 (Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli).

Sono immagini che nel loro significato profondo manifestano Gesù ed il suo cammino prossimo alla passione come eventi escatologici, ossia eventi che vanno oltre le previsioni umane perché appartengono al mondo di Dio, alle cose di Dio, ai progetti di Dio.

A confermare la robustezza di questa convinzione di fede, ecco che il contenuto iconografico si arricchisce di due nuovi soggetti: Mosè ed Elia (La legge – Torah e la Profezia). Ebbene, con queste presenze evocative è come se l’evangelista volesse affermare: “Anche la tradizione, anche la scrittura, anche i profeti attestano che quel cammino intrapreso da Gesù è la strada giusta…tutti costoro nel loro vivere, operare, legiferare e profetare ecc. erano orientati a quanto egli nella sua esistenza sta compiendo”.

A questa testimonianza giunge finalmente anche la conferma ultima e definitiva della voce dal cielo: “Questi è mio figlio (vale a dire l’interprete autentico), l’eletto (su cui cade la scelta strategica) e quindi l’imperativo -: ascoltatelo!”.

Pietro, come altre volte, in qualità di portavoce per gli altri, lascia intravedere il desiderio di tutti di raggiungere subito la pienezza della pasqua senza però passare dalla croce. Il tutto però si chiude quasi bruscamente. D’improvviso, il piccolo gruppo rimane con “Gesù solo” e l’evento viene, per così dire, depositato nel silenzio. Complessivamente possiamo percepire la drammatizzazione del racconto come un gioco di luce chiaro – scuro, o meglio: scuro – chiaro – scuro. L’ultima fase però, quella in cui i tre discepoli si trovano soli con Gesù e se ne stanno zitti, è un’oscurità non più cieca: porta in grembo lo scenario di un “oltre” garantito dalla Parola e dallo Spirito.

Cosa possiamo cogliere in questo emblematico quadretto se non tutta la fatica della Comunità cristiana che sta attraversando una situazione di croce? Eppure, di fronte a tutte le sfide che le si affacciano davanti essa sa di dover mantenere lo sguardo oltre l’immediato.

la Parola della trasfigurazione annuncia che il cammino evangelico non s’arresta con l’insorgere delle contraddizioni nonostante la minaccia del male con i suoi esiti di morte. Gesù non propone di evitare tutto ciò come, invece, sembrerebbe suggerire l’idea avanzata da Pietro. Gesù vuole entrare dentro le situazioni del male e della morte ma con un tale amore per l’uomo ferito, ammalato e peccatore da trasformarle e trasfigurarle dal di dentro.

Come la materia, abitata dall’amore, si trasforma – trasfigura – in un’opera d’arte, così la morte ed il male abitato dall’amore trasforma e trasfigura tutto in occasione di bene e di vita.



Salmo 26


Il Signore è mia luce e mia salvezza

di chi avrò paura?

il Signore è la forza della mia vita

di chi avrò timore?

Signore, ascolta la mia voce, io grido

pietà di me, rispondi,

il mio cuore mi ridice il tuo invito:

«Cercate il mio volto!»

il tuo volto, Signore, io cerco

non nascondermi il tuo volto!

Sono certo di contemplare la bellezza del Signore

sulla terra dei viventi

spera nel Signore, sii forte, rinsalda il cuore

spera nel Signore.