Meditazione Domenica di Avvento 3 A

 

Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  I 13 identificati sono tutti di CasaPound. Tra gli estremisti di destra anche due minorenni: il raid contro i tifosi del Marocco che festeggiavano la vittoria della loro nazionale contro la Spagna ai Mondiali in Qatar. Sono arrivati alle 19 e 10 minuti i tifosi marocchini in piazza Bra. Pochi minuti dopo il gruppo è stato individuato da una pattuglia in una strada a ridosso della piazza. Si stavano «bardando» i tredici. A tirar su i cappucci delle felpe, a mettere i cappelli per nascondere la faccia nella idea di sfuggire all’identificazione. Ad impugnare chi le catene, chi i manganelli. Tutto immortalato dalle telecamere seminate in centro città. Ci ha provato, il branco, a raggiungere la Gran Guardia. Ma le forze dell’ordine - mentre la polizia locale chiudeva l’area al traffico deviando i bus in piazza Cittadella - hanno organizzato un cordone di protezione per chi stava festeggiando. Così i tredici hanno iniziato la «caccia solitaria».

Iran. Assassinato un manifestante di 23 anni, si chiamava Shekari, era poco più che ventenne. Le associazioni per i diritti umani denunciano che, dall’inizio delle proteste a seguito della morte di Masha Amini, sarebbero almeno una dozzina le persone messe a morte. Rimane durissima la repressione. Gli agenti sparano da distanza ravvicinata alle donne colpendole al volto, agli occhi, al seno e ai genitali

 Amnesty International ha reso noto di aver documentato nomi e dati di 44 bambini uccisi durante le proteste in Iran e di aver raccolto informazioni sulle minacce ricevute dai parenti di 13 delle piccole vittime da parte del governo.

Ha fatto "circa 300 morti" il massacro perpetrato il 29 novembre nel villaggio di Kishishe e di cui il governo della Repubblica democratica del Congo (Rdc) accusa i ribelli del gruppo M23.

Due bambini tra i dispersi di un naufragio. Morta neonata a Lampedusa. Tra i naufraghi salvati i genitori dei due piccoli.  originari della Costa d'Avorio, che hanno confermato la perdita dei loro figli nel tentativo disperato di raggiungere l'Europa.

ll 2022, anno nero in America Latina. Con 38 giornalisti uccisi in 12 mesi, il 2022 è stato l'anno più letale degli ultimi 20 per i cronisti dall'America Latina.

Somalia: 80 mila profughi a Dadaab per la siccità e il conflitto. Dalla fine di settembre sono arrivate circa 24 mila persone. La città del Kenya le ha accolte "con generosità" nonostante la situazione difficile. Ma lo spazio nei campi profughi si sta esaurendo e preoccupa un focolaio di colera

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Miracolo di Natale, non saranno rimpatriati i migranti trovati sul timone di una nave sul quale avevano viaggiato per 11 giorni. Grazie alla Fondazione italiana Casa dello spirito e delle arti e alla Chiesa locale i tre giovani hanno ottenuto lo status di rifugiati e saranno accolti in una struttura idonea. 

Le note solidali del “Quartetto del Mare” al Quirinale e al Centro Astalli. Oggi, domenica 11 dicembre, nella Cappella Paolina del Quirinale, prima assoluta dei due violini, della viola e del violoncello realizzati dai detenuti con il legno dei barconi dei migranti arrivati a Lampedusa.

La Giornata mondiale dei diritti umani, ieri 10 dicembre, libertà, giustizia e dignità per tutti. Nella ricorrenza lo sguardo si posa sull’Iran e sulle donne di quel Paese che hanno deciso di tagliare i loro capelli per invocare diritti scelti dalle Nazioni Unite come tema per la Giornata di ieri. 

Congo, Mukwege premiato a Napoli e Procida “modelli di inclusione e solidarietà". Il ginecologo e attivista per i diritti umani congolese, Premio Nobel per la Pace 2018, è stato tre giorni a Napoli e in provincia, e oggi incontra in Vaticano Papa Francesco. A Procida ha ricevuto il Premio Cultura della Pace e ha parlato a centinaia di giovanissimi studenti. Il sindaco di Napoli gli ha consegnato la Medaglia della Città, alla presenza di rappresentanti cattolici, ebrei e musulmani.

Al via COP15 sulla biodiversità: ultima chiamata per salvare le specie. Oltre 190 Paesi sono riuniti a Montreal per trovare un accordo sulla tutela di ambiente, animali e vegetali. L'obiettivo è raggiungere il 30-by-30, cioè la protezione del 30% del territorio di ciascun Stato entro il 2030

Francesco: contratti dignitosi e non da fame per chi lavora, specie donne e giovani. "Il lavoro attraversa una fase di trasformazione che va accompagnata" e occorre combattere contro ogni forma di schiavitù e di sfruttamento. Così il Papa al Movimento Cristiano Lavoratori.

Maranatha, Maranatha, vieni, vieni Signore Gesù


O Cristo, sei il Verbo di Dio che continua a farsi carne. Sono le opere a rivelarti; ma per noi la più difficile delle beatitudini è questa: che è beato solo colui che non si scandalizza di te e non trova inciampo nel Vangelo: aiutaci a credere, Signore. Amen


Is 35,1-6.8.10     Gc 5,7-10   


Mt 11,2-11

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere,

avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».


Gesù rispose loro:

«Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».


Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re!


Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.


In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

***


Questo brano viene dopo il racconto di invio dei dodici per annunciare il Regno. Lo testimonieranno attraverso uno stile di vita sobrio; si prenderanno cura di chi è in difficoltà; annunceranno e augureranno shalom; anche le incomprensioni e il rifiuto fano parte di questo invio missionario. Ora Mt. ci riferisce le differenti reazioni all'annuncio. Il primo personaggio che entra in quest'argomento è Giovanni il Battista.

Il testo è formato da due parti:

  1. ciò che riferiscono i discepoli di Giovanni a Gesù e la sua risposta.

  2. Gesù parla alle folle di Giovanni.


Giovanni che invia i suoi ad interrogare Gesù, si trova in carcere. Possiamo dunque pensare che, nella sua predicazione, egli abbia messo in gioco tutto se stesso.

Dal testo di domenica scorsa (Mt 3, 1-12) sappiamo che il suo annuncio era intransigente. Egli parlava dei tempi del messia come tempi in cui si sarebbe posta la scure alla radice e la pula avrebbe bruciato nel fuoco inestinguibile per sradicare le storture e punire la malvagità.

Del resto, non si può dire che la sua vita non fosse in linea con quanto andava dicendo. Appariva in tutto e per tutto un testimone che, per quanto intransigente, era comunque caratterizzato dalla coerenza e dalla rettitudine. Inoltre sappiamo che se ora si trova in carcere è perché ha avuto il coraggio di sferzare con la sua parola il potente Erode.

La sua qualità di riformatore era comunque a difesa del popolo, per la giustizia.

In ogni caso, pur con tutta la sua ammirevole coerenza, non è stato capace di riconoscere che la forza di Gesù era la misericordia, compassione, tenerezza verso l'umanità fragile, malata, incompiuta, peccatrice, imperfetta...

Giovanni, pur non appartenendo alla comunità degli Esseni, i puri separati che attendevano l'avvento del messia attraverso una vita rigorosamente osservante delle regole di santità e di purità cultuale, aveva comunque tutte le caratteristiche per considerarsi tra coloro che erano degni di presentarsi di fronte al nuovo re messia secondo i canoni stessi dei separati Esseni. Nella loro regola di vita di questi uomini religiosi, a Qumran (?), si affermava un’etica di perfezione tale da escludere "Folli, dementi, balordi, alienati

ciechi, paralitici, zoppi, sordi e minorati - di costoro nessuno va accolto nella comunità;

poiché angeli santi sono al suo interno. (regola degli Esseni).

È pertanto significativo che Gesù risponda al quesito di Giovanni citando Isaia 26, omettendo peraltro il termine vendetta “I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”.

Bisogna dire che la crisi di Giovanni Battista era totale se arriva ad affermare che forse bisogna attendere un altro. Affermazione molto grave che sa quasi di scomunica nei confronti di Gesù di Nazareth. Gesù e il suo annuncio spiazzano tutti anche chi vi si predispone con le migliori intenzioni. Come s'è già visto, la sua è una presenza e una parola che supera ogni visione di chiusura, sia essa cultuale, culturale, sociale o di tipo etico.

Nella seconda parte del racconto, quando cioè Gesù parla di Giovani alle folle, lascia trasparire tutta la sua stima e la sua ammirazione. Per Gesù, Giovanni non è uno che ha fatto carriera: non abita i palazzi. Dal suo stile di vita sappiamo che non s'è lasciato comperare da nessuno, non è un cortigiano e nemmeno un opportunista.

La canna sbattuta dal vento è l'immagine che si poteva trovare sulle monete di Tiberiade coniate da Erode quando fondò la città in onore di Tiberio Cesare. Dal momento che non si poteva, secondo la tradizione giudaica, riprodurre immagini umane, fece coniare monete con impresse le canne, immagine che esprime la capacità di adeguarsi come appunto lui sapeva adeguarsi al padrone imperiale. Insomma, la canna sbattuta dal vento è l'espressione della politica opportunista di Erode. Giovanni – afferma Gesù – decisamente non è un opportunista.

Per tutte queste ragioni egli è un grande sia nella linea umana che nella tradizione profetica.

Tuttavia, è il più piccolo del Regno (ovvero la realtà annunciata da Gesù). Perché?

Perché incontrando un inciampo nello stile misericordioso di Gesù non è “beato” non è felice! Non è entrato pienamente nella gioia del vangelo. Ha perso un pezzo della novità del vangelo.

Anche nella comunità cristiana ci sono persone che si dedicano con impegno come volontari, altri esercitano in un ministero particolare (catechisti – ministri dell'eucaristia – animatori di gruppi), altri ancora che sono indicati come modelli perché testimoniano una vita in linea con le indicazioni morali della chiesa, persone coerenti con i principi della dottrina ecc.

Ma che fatica a comprendere che nel vangelo, c'è posto anche per altri benché non “appartengano” al entourage della comunità cristiana! Che fatica mantenere cuore e mente aperti a tutti con fratellanza, amicizia, in una parola, con tenerezza!

Ecco, dal punto di vista di Gesù, le persone stile Giovanni Battista non sono cattive, superbe ecc. sono semplicemente INFELICI perché non si lasciano vincere dall'amorevolezza, dalla compassione, dall'amicizia, dalla misericordia verso gli altri. Questo stile di Gesù, allarga tutti gli orizzonti e dà veramente la gioia di vivere.

Attenti dunque a non essere così indietro da autonegarci la gioia del regno.


Salmo 145


Il Signore rimane fedele per sempre

rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti,

il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,

ma sconvolge le vie dei malvagi.

Il Signore regna per sempre,

il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.