RiCorDando settimana dal 16 al 22 maggio 2022

 Ricordiamo, O Signore, davanti a te

  • Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi di sempre, lo indica il Rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale che lancia l’allarme sui mutamenti dannosi. Guterres: ci si avvia verso la catastrofe climatica, si acceleri la transizione verso le rinnovabili.

  • Nigeria, studentessa lapidata e uccisa. Ad una sola voce, musulmani e cristiani insieme, condannano l'atto crudele. Secondo le testimonianze, pubblicate dai media locali, uno studente avrebbe accusato pubblicamente la giovane Deborah Samuel aver postato offese al profeta Maometto. Da qui lo scatenarsi della follia collettiva. 

  • Immigrazione: Questa volta è accaduto a pochi kilometri dalle coste di una piccola isola dell'arcipelago di Porto Rico, nella fascia di mare che collega quello dei Caraibi con l'oceano Atlantico. Undici i morti 31 i sopravvissuti e nessuno aveva i giubbotti di salvataggio. 

  • Egitto: Peggiora lo stato di salute del noto attivista Alaa Abdel Fattah, da 47 giorni in sciopero della fame nel carcere di Tora per denunciare le condizioni disumane della sua detenzione.

  • Sono degenerati in tumulti, protrattisi per ore la notte di lunedì scorso, i funerali di Walid al-Sharif, un giovane palestinese rimasto ferito il mese scorso nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme durante scontri fra fedeli musulmani e reparti di polizia.

  • La vita delle comunità nel nord-est del Mozambico sta peggiorando rapidamente con un processo di reinsediamento incompiuto e incerto: non tutte le persone hanno ricevuto una casa e nessuno ha ricevuto i 'machambas', i terreni agricoli promessi dalle autorità.

  • Un gruppo di giganti del petrolio con a capo la francese TotalEnergies, seguita dalle statunitensi Anadarko Petroleum e ExxonMobil, oltre all’italiana Eni, sta cercando di rilanciare l’esplorazione e lo sfruttamento del Progetto di gas naturale liquefatto (lng) del Mozambico.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

  • Cristo si è fermato a Eboli. Nell'orto dei detenuti. Riscoperta delle tradizioni come nel libro di Carlo Levi e attenzione alla sostenibilità ambientale: tutto questo e molto di più è l’orto condiviso che curano i detenuti dell’Istituto di custodia attenuata di Eboli ispirandosi alla Laudato Si’ di Papa Francesco. Da un anno una decina dei circa 35 detenuti che la struttura ospita, si “sporcano le mani” nella terra, dando vita a una produzione che per ora è finalizzata all’autoconsumo.

  • Scuola e salvaguardia della Terra: "progetto giovani" per il risparmio energetico. Festa per l’ambiente e la solidarietà a Roma, il 13 maggio, per gli oltre 500 studenti in presenza e per tanti altri collegati in streaming dall’Italia e da altri 12 Paesi, che hanno partecipato nel corso di questo anno scolastico al progetto sul tema del risparmio energetico “Dare per Salvaguardare l’Ambiente in Rete” (DPSAR).

  • La Laudato sì in scena all’Istituto delle Maestre Pie Venerini. Oggi pomeriggio alle 15.30 il cortile di questa scuola romana si trasforma in un grande palcoscenico. Protagonisti i bambini dell’infanzia e della primaria che reciteranno in uno spettacolo ispirato all’ecologia integrale. Nella performance dei piccoli un messaggio ai grandi della Terra: rispettiamo la natura non solo a parole ma con i fatti come ci chiede il Papa.

  • L'estremo saluto a don Di Piazza, sacerdote friulano sempre dalla parte degli ultimi. Si sono celebrate questo pomeriggio a Zugliano le esequie di don Pierluigi Di Piazza, sacerdote da 47 anni, figura impegnata nel sociale nota non solo in Friuli, ma in tutta Italia e all'estero. Aveva 74 anni. Nel 1989 aveva fondato il Centro "Ernesto Balducci", luogo di accoglienza e di dialogo. “Sono un uomo sempre in cammino, con un cuore troppo piccolo per contenere tutte le sofferenze che mi sono state affidate (don Di Piazza)”.

  • Francesco: non dimentichiamo le altre guerre, l'aiuto non si basi sulla "geografia"

Nel discorso rivolto ai nuovi ambasciatori di Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Burundi e Qatar, il Papa sottolinea come la fraternità e l'appoggio umanitario debbano essere rivolti a tutta la famiglia umana senza distinzioni di sorta, aperta alle varie situazioni di ingiustizia come povertà, fame, accesso al mondo del lavoro: la guerra è sempre una sconfitta per l'umanità