Meditazione Battesimo del Signore B

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Iran. Due deflagrazioni, nel giro di una decina di minuti, hanno provocato una strage di 100 morti nel giorno del quarto anniversario della morte del generale iraniano ucciso il 3 gennaio del 2020 nei pressi dell'aeroporto di Baghdad.

Si è ripetuta in questi giorni la manifestazione, davanti all'ufficio Onu di Colombo, per il timore che le Nazioni Unite chiudano il presidio locale che aiuta i rifugiati di religione musulmana che fuggono dal Myanmar e la cui sorte sembra essere sospesa costantemente in un limbo.

Il Giappone ha rivissuto la tragedia del terremoto e dello tsunami. Una serie di violente scosse con magnitudo 7.6 della scala Richter ha colpito la costa occidentale del Paese. Il bilancio provvisorio delle vittime parla di almeno 30 morti.

È arrivato a quasi 22 mila morti il bilancio delle vittime a Gaza. È il ministero della sanità della Striscia, governato da Hamas, a diramare la cifra di 21.882 persone uccise - la maggior parte delle quali donne, bambini e adolescenti - e di 56.451 rimaste ferite.

Nove milioni di persone, circa un quarto della popolazione, sono a rischio in Perù per il rafforzamento del fenomeno meteorologico di El Niño, che da vari giorni ha già fatto sentire i suoi effetti su molte regioni del Paese.

In El Salvador, è stato demolito il Monumento alla Riconciliazione, ricordo degli accordi di pace tra guerriglia e governo del 1992.  "Quel monumento sintetizza lo spirito degli Accordi di pace attorno alla necessità di riconciliazione del popolo salvadoregno". 

520.085 migranti che hanno attraversato la pericolosa giungla tra Colombia e Panama nel 2023, circa 120.000 erano minorenni.

Almeno 300 persone sono morte nelle inondazioni causate dalle forti piogge che hanno colpito dalla scorsa settimana la Repubblica democratica del Congo, almeno 43.750 case sono crollate e aumentano i rischi epidemici legati alla mancanza di servizi igienico-sanitari e di acqua pulita.

Zambia. Un’epidemia di colera che ha già fatto registrare oltre 4.000 casi e 150 decessi. Al momento la malattia è diffusa fra la popolazione di almeno 11 paesi africani.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Secondo calcoli astronomici, il Ramadan, mese sacro del digiuno per l'Islam, comincia quest'anno il 12 marzo. Il Ramadan si apre con la luna nuova e si chiude un mese dopo, circa, all'inizio del ciclo lunare successivo e quindi per il 2024 l'11 marzo. La festa del Sacrificio o Aid El Adha sarà di conseguenza il 18 giugno.

Musica. L’inno dei giovani orchestrali afghani: «Suonare ci rende liberi»
Sandro Cappelletto sabato 6 gennaio 2024. L’Orchestra Giovanile Afghana, esule in Portogallo, con i suoi 25 elementi, assieme all’Orchestra Olimpia, è attesa per un concerto speciale il 9 gennaio a Pesaro.  «Abbiamo lasciato l’Afghanistan con tutti gli studenti, gli insegnanti e lo staff dell’Istituto a causa del ritorno dei talebani al potere. Il nostro Istituto è stato chiuso anche a causa degli obiettivi che perseguiva: la promozione dei valori democratici, i diritti umani, la parità di genere, il rispetto per le diverse culture musicali».

Dopo l’incontro di Lubiana, sulla via del ritorno a Taizé, i fratelli della comunità, insieme alle suore di Sant’Andrea e ai volontari che vivono più a lungo a Taizé, hanno fatto una sosta a Milano per pregare con i cristiani di questa città. "Ci chiediamo: "Cosa sta dicendo lo Spirito alle Chiese oggi?". L’incontro a Lubiana ci ha permesso di fermarci, di pregare e soprattutto di ringraziare Dio per l’opportunità di incontrare e scoprire la vita dei cristiani in Slovenia. L’accoglienza nelle famiglie è stata proprio calorosa, un segno che viene dritto del Vangelo. Oggi, non è scontato aprire le nostre porte agli stranieri. Fin dai tempi più antichi, i cristiani si recavano in visita ad altre comunità per incoraggiarsi e confermarsi a vicenda. Oggi scopriamo sempre di più l’importanza di camminare insieme. "Camminare insieme"...

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Signore Dio, manda sempre il tuo Spirito che continui a fare nuova la vita, fino a quando di ognuno potrai dichiarare: “Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, di te sono pienamente soddisfatto”. Sii benedetto ora e nei secoli. Amen

Is 55,1-11    1Gv 5,1-9 

  Mc 1,7-11

7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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Osserviamo che il racconto è costituito in due parti: nella prima, Giovanni Battista parla e mette a confronto la sua figura con quella di colui che viene dopo, nella seconda, l'attenzione è concentrata su ciò che avviene intono a Gesù.

Giovanni afferma di Gesù: “è più forte di me”. Il senso di queste parole equivale a “lui ha più diritto di me”. La questione della cinghia dei sandali rimanda alla legge del levirato...abbiamo già visto il senso di quelle parole. In pratica è come se Giovanni annunciasse che Gesù è colui che rende fecondo il cambiamento nel popolo. Il motivo è che Gesù immerge (battezza) nello Spirito. Lo Spirito è l’energia amorosa di Dio. Giovanni sostiene che Gesù ha la capacità di immergerci in un’esperienza forte di amore.

La seconda parte è raccontata in una cornice di semplicità - “venne da Nazareth di Galilea”. Cioè da una regione lontana in tutti i sensi dal centro religioso di Gerusalemme.

Il tutto è preceduto da “Ecco, in quei giorni”. L'evangelista Marco è molto lacunoso circa la precisazione cronologica. Ma la cosa è intenzionale: egli non vuole fare della cronaca, ma parlarci di una novità che comincia a manifestarsi.

Una novità che prende piede con la partecipazione da parte di Gesù al movimento di popolo che va al Giordano. Il Giordano, è dove sono sempre iniziate storie nuove: la comunità del popolo d'Israele l'attraversò per entrare, appunto, nella novità della terra della promessa. Dal deserto e dal fiume avvengono gli avanzamenti verso il nuovo, verso il cambiamento, verso una più piena qualità di vita umana.

Versetto 10s “E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” è il punto focale del brano. Il linguaggio e le immagini evocano le manifestazioni di Dio raccontate nel primo testamento.

Qui si parla di un'esperienza interiore di Gesù, esperienza che ha la forza del cielo che si squarcia, di una voce solenne che risuona; di uno Spirito che scende così come si librava sull'abisso all'origine della creazione. In altre parole Gesù fa l'esperienza dell'inedito di Dio e della sua presenza.

Che cosa gli comunica quest'esperienza?

Tu sei mio Figlio, l'amato. Di te sono pienamente soddisfatto”. Nel mondo ebraico, essere figlio significa agire e vivere come il padre; uno esprime chi è suo padre attraverso quello che si fa e che vive. Dunque, Gesù, per il fatto di essere pienamente immerso nell'umanità del popolo, è il massimamente rivelativo del Padre. “Tu sei mio figlio”, tanto a dire che il più umano dell'umano è divino.

Gesù cammina, agisce, si relazione, incontra, gioisce e soffre, e così rivela il volto umanissimo di suo Padre. Non è vero che per incontrare Dio occorre respingere l'umano. Piuttosto è vero il contrario.

Dio si rivela e salva l’umanità e ogni essere in colui che s'abbassa, discende e s'immerge...in colui che non disdegna di contaminarsi con la storia della gente.


Salmo – da Isaia 12

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.