Meditazione Domenica XXVIa A

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Nagorno-Karabakh, oltre 100 mila i profughi fuggiti in Armenia. Tre quarti della popolazione residente in questa regione montuosa nel Caucaso meridionale ha lasciato le proprie case.

Continuano le scosse di terremoto nei Campi Flegrei. Non si sa quando i movimenti sismici si arresteranno. La scossa più forte s’è sentita nella notte del 27 settembre, con una magnitudo di 4.2, la più forte nella zona degli ultimi 39 anni.

I corpi di altre 500 persone scomparse sono stati ritrovati in Messico durante le ricerche effettuate dalle autorità per il ritrovamento dei 43 studenti sequestrati e presumibilmente uccisi nello stato di Guerrero, il 26 settembre del 2014.

Quasi 400 tra leoni marini e otarie sono stati trovati morti sulla costa uruguaiana nelle ultime settimane, hanno annunciato le autorità locali attribuendo la strage all'influenza aviaria. 

È salito a 50 il bilancio delle vittime dei forti temporali che hanno colpito lo Stato del Rio Grande do Sul, in Brasile.

Lo Stato brasiliano di Amazonas, in Amazzonia, affronta la più grande siccità mai registrata nella storia della regione. I fiumi in secca mettono a rischio la distribuzione di cibo e acqua e lasciano i villaggi isolati. 

L'organizzazione umanitaria Human Rights Watch è nuovamente intervenuta a sostegno della comunità indigena Guna, che vive sull'isoletta di Gardi Sugdub, a Panama, a rischio di essere presto inghiottita dal mare. Molte altre comunità costiere di Panama che si trovano ad affrontare l'innalzamento del livello del mare potrebbero dover spostarsi, e in tutto il mondo centinaia di altre comunità in futuro si troveranno in una posizione simile.

È di almeno 25 uccisi e 67 feriti il bilancio provvisorio di intensi scontri armati e bombardamenti di artiglieria nell'est della Siria tra forze filo-governative e combattenti locali affiliati alle forze curde filo-Usa.

Almeno 30 persone, tra cui 24 studentesse, sono stati rapiti da un commando di uomini armati in un blitz dentro e fuori un'università che si trova nello stato di Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria.

Almeno 52 persone sono state uccise e oltre 60 ferite in un attacco suicida durante una processione religiosa in Pakistan. L 'esplosione è avvenuta mentre le persone erano riunite per la celebrazione di Eid Miladun Nabi, il compleanno del Profeta Maometto.

La Ong Sea Watch denuncia: una motovedetta ha speronato un barcone con a bordo una cinquantina di persone. I migranti, caduti in mare sono stati recuperati e riportati in Libia. 

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Un’intensa preghiera ecumenica per il Sinodo ha aperto i lavori del prossimo 4 ottobre in Vaticano. È la preghiera che è salita da Piazza San Pietro durante la Veglia "Together - Raduno del Popolo di Dio", alla quale hanno preso parte migliaia di persone provenienti da molti Paesi e appartenenti a tutte le confessioni cristiane. L’evento, si è svolto alla presenza di Papa Francesco. “E’ molto bello il fatto che il Santo Padre abbia invitato i cristiani delle altre confessioni a pregare per la Chiesa cattolica” ha detto frère Matthew di Taizé, la comunità che ha contribuito ad organizzare la veglia. 

Il 3 ottobre di dieci anni fa 368 migranti persero la vita al largo di Lampedusa. Erano le 03.15 di notte quando, a poche miglia dalla costa dell’Isola dei Conigli, un’imbarcazione con 500 persone a bordo prese fuoco e si capovolse, inabissandosi con bambini, donne, uomini, mettendo la parola fine alla traversata nel Mediterraneo e alla loro speranza di una vita migliore.
“A Europe of Rights -10 anni di indifferenza” è il tema al centro del programma delle iniziative promosse dal Comitato 3 ottobre al quale partecipano studenti di quindici regioni italiane e sette Paesi europei per sviluppare una cultura di solidarietà, accoglienza e dialogo nel rispetto dei diritti umani.

Da ex-caserma a parco: al via a Caserta il festival Laudato si'. Il cardinale Zuppi aprirà la prima giornata dell'evento che inaugura la riqualificazione dell'area Macrico, nel centro della città, che da rimessa di mezzi militari tornerà a essere un'area verde a disposizione della città, ispirata all'enciclica di Francesco. "E' un segno di rinascita in un territorio che non può essere ricordato solo per la terra dei fuochi".

ll paese di don Peppe Diana che ha resistito e sconfitto il potere camorrista, ha dedicato due giorni alla memoria. Giovedì il prefetto di Caserta ha consegnato la medaglia d’oro al valor civile alla memoria, alla famiglia di Valerio Taglione, scout, uno dei “ragazzi” di don Peppe che ne ha raccolto il testimone insanguinato dalla camorra, costituendo il Comitato che ne porta il nome.

Giornata delle persone con sindrome di Down, “non ci sono scuse per non essere inclusivi” Nel weekend dell’8 ottobre CoorDown torna in 200 piazze in tutta Italia per promuovere il diritto alla piena partecipazione alla vita sociale e all’inclusione delle persone con disabilità intellettiva.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo

Donaci Padre la luce e la forza del tuo Spirito, per poter ascoltare la tua parola e fare la tua volontà

nella vigna del mondo, per il bene nostro e dei tuoi figli e figlie. L’insegnamento e l’esempio di Gesù, che sempre ci precede, sulla via del nostro ritorno a te, ci faccia scoprire e vivere da fratelli e sorelle.


Ez. 18, 25-28 Fil. 2, 1-11

Mt. 21, 28-32

28 «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: «Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna». 29 Ed egli rispose: «Non ne ho voglia». Ma poi si pentì e vi andò. 30 Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: «Sì, signore». Ma non vi andò. 31 Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32 Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli.

***

Attorno a Gesù va montando il contrasto tra le sue posizioni e quelle dei leader religiosi. Le parabole della vigna, accompagnate dal ritornello che i primi diventano ultimi e gli ultimi primi, mettono in risalto il conflitto in atto.

Occorre comunque notare che il conflitto non è tra Gesù e i peccatori, tra Gesù e i lontani pagani, ma esattamente con gli uomini dell’istituzione religiosa è in attrito. Più precisamente, il volto di Dio che Gesù manifesta non corrisponde alla loro dottrina.

Davvero con Gesù si verifica il misterioso paradosso che chi si considera vicino, è lontano da lui e dalla sua parola, mentre chi si crede lontano, è vicino.

Forse, anche delle esperienze personali che portiamo nel cuore e che magari noi giudichiamo come negative e “lontane dal Signore” sono più vicine al suo affetto e alla sua cura di quanto possiamo immaginare.

La sincerità del cuore, cioè l'atteggiamento interiore che non entra nell'auto inganno di sentirsi apposto e superiori agli altri per il semplice fatto di rispettare il codice, è il terreno del vero incontro con il Signore...e del vero incontro con l'altro.

Perciò, la parola del vangelo rivela i pensieri nascosti nei cuori, ovvero che cosa sta alla base dell’essere credenti: l'amore, la fiducia o la paura?

Non è infatti indifferente che la conclusione del nostro brano faccia un esplicito riferimento alla fede, intesa come rapporto di fiducia: “…è venuto Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; mentre i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. Voi invece, pur avendo visto questo, non vi siete pentiti per credergli”.

Qualche commentatore vede nei due fratelli il rapporto tra la Chiesa (il primo fratello) e il popolo d'Israele (secondo fratello). A mio modo di vedere, si tratta di una semplificazione ingiustificata. I due fratelli, invece, esprimono atteggiamenti differenti riscontrabili in tutti, ognuno di noi può scoprirsi credente a parole. La parabola è vicina alla teologia che incontriamo nella lettera di Giacomo dove l'autore richiama il tema della lingua, ovvero di una religiosità verbosa che si perde nei discorsi di dottrina ma che risulta lontana dalla vita. Per lui un eccesso di parole è indice di una religione vuota e vana. Occorre invece che le scelte di vita siano ispirate a criteri evangelici tali da suscitare relazioni nuove in ordine alla giustizia e al rispetto della dignità di chi è più povero, più in difficoltà di fronte alla vita.

Insomma, il regno di Dio è dentro le questioni della vita. La vita concreta della gente è la vera vigna del Signore! Il mondo delle regole, dei riti, e di quanto identifichiamo come religioso, ecc. non è scontato che abbia a che fare col vangelo.

Perciò, anche nella comunità dei discepoli e delle discepole può verificarsi la situazione paradossale dei due fratelli della parabola. Si può cioè stare dentro, la Chiesa, la comunità cristiana da ingessati. Perfettamente aderenti alla dottrina e alle prescrizioni formali, ma senza amore; senza coinvolgimento del cuore e della volontà. È come se dicessimo a Dio: “Ti dico di sì tanto che te ne stia fuori dai piedi” come il secondo dei due fratelli che, pur dichiarandosi obbediente, mantiene un atteggiamento di distanza nei confronti del Padre. È dominato dalla diffidenza, perciò non partecipa alla cura e all'amore del padre per la vigna. Si tratta, in definitiva del discepolo chiuso in se stesso che non si espone, non rischia, non ama le donne e gli uomini che il Padre ama.

Il primo figlio è scomposto e però non vive nella paura. Gli dice di no con franchezza perché comunque sa che il padre è sempre suo padre. Tuttavia, grazie a questa franchezza sente di recuperare quel filo di affetto che lo lega al padre per cui ci ripensa e si butta. Lui non resta al riparo dentro in casa, va nella vigna, nel regno. Non resta chiuso in Chiesa, in sacrestia o nei laboratori della dottrina sicura, va nel mondo. Non diventa clericale ma, anche a rischio di sbagliare, entra in contatto di condivisione e di amore con la gente; come si suol dire, si sporca le mani con la terra del campo. Insomma, si tratta di fare un’esperienza viva di Gesù.

Dov’è che egli è più vivo: dentro i nostri discorsi equilibrati, equilibratissimi di sofisticazioni teologiche o dentro le bettole; nei piani dei progetti pastorali o quell'ospedale da campo della Chiesa in Uscita dove s'incrociano le sfide, il grido e i cammini complessi della nostra umanità?

dal salmo 24

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei tu il Dio della mia salvezza;

io spero in te tutto il giorno.

Ricordati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

I peccati della mia giovinezza

e le mie ribellioni, non li ricordare:

ricordati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,

indica ai peccatori la via giusta;

guida i poveri secondo giustizia,

insegna ai poveri la sua via.