Meditazione Domenica II Avvento B

 





Immagine:

l'abbraccio dell'anima

(Taizé)









Ricordiamo, o Signore, davanti a te

A Gaza sanità è al collasso. A due mesi esatti dall’inizio del conflitto e mentre prosegue l’avanzata israeliana verso sud, il sistema sanitario nella Striscia è “in ginocchio e vicino al collasso”. Gli scontri stanno impedendo l’arrivo di aiuti nell’area dove si concentra la maggior parte degli sfollati provenienti dal nord nonostante l’ordine di evacuazione. Secondo le stime delle Nazioni Unite, circa l’80% della popolazione di 2.3 milioni di persone è dovuta fuggire dalle proprie case a causa della guerra.

Giornata Mondiale del Suolo: una risorsa troppo spesso aggredita. In occasione dell'evento, è stato presentato a Roma il primo Rapporto “Il suolo italiano ai tempi della crisi climatica”. Ogni 100 metri quadri di suolo, 47 presentano qualche forma di degrado. Non si tratta solo di cementificazione, ma anche di erosione, desertificazione, compattazione, contaminazione da metalli pesanti.

Circa 400 persone Rohingya che si ritiene siano a bordo di due imbarcazioni senza provviste e alla deriva nel Mare delle Andamane, nell'Oceano Indiano. Donne e bambini che si teme possano morire in assenza di soccorsi.

Uomini armati si sono introdotti nella sede della società mineraria La Poderosa, nel nord-ovest del Perù, e hanno barbaramente assassinato dieci lavoratori. Gli aggressori sono sospettati di essere legati al fenomeno dell'attività mineraria illegale.

La povertà in Argentina per il 3° trimestre è salita al 62,9% nella fascia dei bambini e degli adolescenti. Da segnalare inoltre che la qualità dell'occupazione è scesa ai livelli più bassi dal 2004.

Le foreste africane nel mirino del mercato dei crediti di carbonio
Sei paesi hanno concesso il controllo di territori forestali per un’estensione totale superiore a quella del Regno Unito alla Blue Carbon, che vende crediti di carbonio ai paesi del Golfo, permettendogli così di continuare a estrarre, utilizzare e commerciare combustibili fossili. 

Nonostante il pressoché unanime accordo sull’urgenza di trovare soluzioni efficaci contro la diffusione di materie plastiche che contaminano acqua, terra e aria, entrando nelle catene alimentari, a dominare sono stati infatti gli interessi degli esportatori di combustibili fossili e delle industrie petrolchimiche, sponsorizzati da paesi come Iran, Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia, Cina e India.

Aver ostacolato le operazioni di soccorso della cosiddetta Guardia costiera libica. Sono le motivazioni per le quali la “Humanity 1” dovrà restare per venti giorni nel porto di Crotone dove è approdata con più di 200 persone soccorse e salvate in vari interventi. E pagare anche 3.300 euro di multa.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Anche in questo periodo il Papa non fa mancare la propria vicinanza ai cristiani della Striscia di Gaza. Padre Romanelli conferma che “Francesco telefona ogni giorno in parrocchia. Lo ha fatto anche quando, qualche giorno fa, stava poco bene. La sua voce quasi non si sentiva eppure ci ha tenuto a chiamare. Questo gesto d’amore è un grande sostegno per noi che non ci sentiamo abbandonati dalla Chiesa". 

Cop28. Il Papa propone: “Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico”.

Celebrata la 38esima Giornata internazionale del volontariato, ricorrenza festeggiata il 5 dicembre di ogni anno in tutto il. Quest’anno lo slogan scelto dall’Onu è “se tutti lo facessero”: se tutti si impegnassero, sarebbe più semplice risolvere i problemi sociali, economici e ambientali della contemporaneità.

Oggi 10 dicembre si celebra il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Anche a Verona la manifestazione promossa dal Coordinamento veronese 10 dicembre è dedicata alla pace: "La pace è un diritto di tutta l'umanità".

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha, Vieni, Vieni, Signore Gesù

Tu sei un Dio d’amore, Signore: da te sappiamo che la stessa giustizia è ingiusta se non è ispirata all’amore; perciò ti chiediamo di dare a noi la coscienza del nostro peccato, a te, di non dimenticarti mai della tua pietà. Amen

Is 40,1-5.9-11 2Pt 3,8-14

Mc 1, 1-8

1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

2 Come è scritto nel profeta Isaia:

Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. 3 Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri,

4 Si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5 Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico

7 e predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.

***

La prima lettura annuncia agli esiliati, non solo il ritorno, ma anche la consolazione.

“Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata…”

Il popolo interpretava l’esperienza dell’esilio come un castigo dovuto a un insieme di scelte sbagliate che consistevano nell’abbandono dell’alleanza per aderire a idoli di varia natura: l’idolo del potere, della ricchezza, quello della sfiducia in Dio e nella sua parola, l’idolo della politica che ammicca ai potenti e cerca in loro nuove vie di sicurezza e salvezza. Pensare quindi all’esilio per la comunità del popolo della Bibbia significava risvegliare rimorso e senso di colpa; un dolore che lacera il cuore, cioè la coscienza. Ecco perché la parola del profeta non si limita solo ad annunciare il ritorno dall’esilio ma annuncia la consolazione: “Consolate, consolate il mio popolo e parlate al cuore”; tanto a dire: rendete felici e sereni i cuori.

Il profeta dà questa lettura positiva di un evento quale è stato l’esilio perché sa che Dio vuole guarire la gente dalla tristezza. L’immagine poetica che sintetizza il tema della consolazione è presente nell’ultimo versetto della lettura:

Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio egli lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri”.

Nella seconda lettura, la 2lettera di Pietro, l’immagine della fornace fondiaria esprime adeguatamente il senso del tempo e degli eventi che in esso si verificano. Il tempo della che ci è dato di vivere è per diventare migliori. Come il metallo che dal crogiuolo ne esce purificato. Per noi, partecipare a questo processo di purificazione è come entrare in una nuova creazione. A noi che viviamo nel tempo, è dato di aderire e custodire la promessa:

noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra nei quali abita la giustizia”.

In questo testo, la promessa di “consolazione” compie un ulteriore passo in avanti: la contentezza dei cuori si trova in armonia con il tutto, i nuovi cieli e la nuova terra.

Il breve brano evangelico di Marco concentra l’attenzione su Gesù. La sua vicenda è buona notizia (evangelo), che consola la storia e ogni realtà dei cieli e della terra.

L’incipit è, appunto, un “inizio”, una parola che promette un cammino. Per arrivare dove? Per incontrare e fare esperienza di Gesù.

Qui, in una sintesi estrema, l’evangelista traccia tutto il programma del percorso:

  • Gesù: la sua vicenda storica di uomo

  • Cristo: la missione di quest’uomo

  • Figlio di Dio: la manifestazione di Dio e del suo amore attraverso quest’uomo.

Gesù è l’uomo che, con la sua vita, è talmente umano da essere divino.

Ma le prime tappe del percorso di Gesù di Nazareth sono accompagnate dalla figura profetica di Giovanni il Battista.

Nella gente, non s’era spento il desiderio di consolazione e, con esso, quello del cambiamento, la fame e la sete di giustizia, la voglia di bontà e diventare buoni, l’anelito alla pace, aspirazioni a cui il popolo è teso ma che, sentendole lontane dalla vita di tutti i giorni, avverte di essere inadeguato, quasi un perpetuarsi del senso di colpa.

Allora la gente si muove in massa verso la valle del Giordano, laddove i padri conclusero la peregrinazione dell’esodo per entrare nella terra della promessa, in una nuova dimensione dell’esistenza. Chissà che in quel luogo non sia possibile una nuova storia di cambiamento…di consolazione!

Vanno da Giovanni per sentire una parola nuova, non come le vuote parole che riecheggiano nei rituali del tempio. Sanno bene che i suoi gesti e i discorsi e quel pellegrinaggio di popolo sono invisi agli uomini dell’apparato religioso.

Ma Giovanni è anche consapevole che, per quante esortazioni o minacce faccia a quella massa di persone, mai riuscirà a “consolare i cuori, a infondere nuovo vigore nelle persone.

È a questo proposito che acquistano significato le parole, per certi versi oscure, che troviamo alla conclusione:

Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi battezzo con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”.

In queste parole è contenuto il pensiero di Giovanni su Gesù quale sposo dell’umanità. Manifestazione di un Dio che ama l’umano.

La legge del levirato prevedeva il diritto di prendere in moglie la vedova del fratello defunto; una sorta di “diritto di prelazione”, a meno che l’avente diritto non rinunciasse. In questo caso, il pretendente che subentrava doveva compiere il gesto di chinarsi e sciogliere i legacci dei calzari, quasi a rendere visibile la scelta dell’avente diritto a non compiere quel passo.

Giovanni non scioglie i calzari a Gesù perché solo lui è lo sposo. Solo lui ama la gente con amore di sposo, cioè con totalità e tenerezza. Giovanni, immergendo nell’acqua accoglieva il desiderio di cambiamento; Gesù, immergendo nello Spirito Santo, cioè nell’amore, rende possibile il cambiamento.

L’amore è il fuoco che purifica e che davvero cambia le cose. Dal di dentro, cioè dal cuore, dalle coscienze suscita e rende possibili la pace e la giustizia. Sono doni che possiamo ricevere e attuare perché c’è chi ci vuole veramente bene e, nel bene, gode della nostra felicità, come lo sposo e la sposa. Questa è “Buona Notizia – Evangelo” che tutti devono conoscere.


Salmo 84

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.