Meditazione Domenica XXXI B

  


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • Il Senato affossa il ddl Zan con il voto segreto. Sit-in nati spontaneamente, subito dopo lo stop della legge contro la omotransfobia.

  • L’indigenza minorile è in aumento in tutta Europa. Sono venti milioni i bambini in povertà in Europa.

  • Ecuador. Il Paese sta vivendo uno dei momenti più difficili degli ultimi anni: dal 18 ottobre è in vigore lo stato di emergenza per la lotta al narcotraffico. I vescovi locali hanno denunciato un aumento consistente della violenza.

  • Nubifragio a Catania. Vittime e ingenti danni nella provincia etnea a causa della forte pioggia. Attività bloccate e uffici pubblici chiusi. Si fatica a contare i danni il giorno dopo il nubifragio che ha colpito Catania, causando la morte di almeno due persone, mentre una donna risulta ancora dispersa.

  • Bangladesh. Attacco in un campo profughi al confine con il Myanmar. Crescente clima di paura nei campi profughi Rohingya. Sette persone sono state uccise con armi da fuoco e almeno 20 ferite con armi da taglio.

  • Sudan: 7 morti e centinaia di feriti nella repressione delle proteste dopo il golpe militare.

  • In Afghanistan è allarme fame. Secondo il Rapporto dell'Onu si registra nel Paese, da agosto governato dai talebani, un aumento del 37% del numero di persone che soffrono la fame. E le previsioni per l’inverno fanno temere il peggio.

  • L'Organizzazione metereologica mondiale delle Nazione Unite registra una quantità di anidride carbonica più alta rispetto a cinque anni fa.

  • Non si arresta in Europa la costruzione di muri anti migranti. Il senato polacco ha approvato un piano che prevede la costruzione di un muro da 350 milioni di euro lungo il confine con la Bielorussia.

  • In Somalia i combattimenti tra l’esercito somalo e il suo ex alleato hanno ucciso 120 persone e fatto 600 feriti negli ultimi tre giorni. I combattimenti hanno provocato lo sfollamento di almeno 100mila persone.

  • La Commissione d'inchiesta sulla pandemia di Covid del parlamento brasiliano ha approvato un rapporto finale in cui raccomanda l'incriminazione del presidente Jair Bolsonaro per nove reati legati alla sua gestione dell'emergenza, tra cui "crimini contro l'umanità”. Intanto, domani verrà di persona a ritirare la cittadinanza onoraria di Anguillara Veneta, il Comune padovano da cui discende la sua famiglia e che nei giorni scorsi ha approvato il conferimento dell'onorificenza.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

  • Anche la Gran Bretagna, dopo gli Usa e 12 Paesi europei, chiede ad Israele di non procedere con la costruzione di 3.100 case per i coloni nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est.

  • Guarda all’ambiente la XX Giornata del dialogo cristiano-islamico celebrata il 27 ottobre, nell’anniversario dell’incontro di Assisi del 1986.

  • Il cardinale Eugène Tisserant è stato dichiarato "giusto tra le nazioni" per aver nascosto e salvato diversi ebrei. Sono "giusti" anche altri due connazionali nel corso della Seconda guerra mondiale nel 1939.

  • La ministra congolese per l’ambiente, Eve Bazaiba, pur non annunciando una data precisa, ha dichiarato che il paese intende sospendere l’esportazione di legname pregiato. La Repubblica democratica del Congo possiede la foresta tropicale più vasta al mondo, dopo quella amazzonica.

  • Il Capo dello Stato Isaac Herzog ha "chiesto perdono" alla minoranza araba in Israele per una strage compiuta 65 anni fa da un reparto militare nella città araba di Kfar Kassem (Israele centrale) in cui 49 civili rimasero uccisi.


Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis




Signore Dio, amante degli uomini e delle donne, la tua amorevolezza è sorgente di ogni vita e non c'è altro dio all'infuori di te: il tuo Spirito ci doni la grazia dell'ascolto, perché i cuori, i sensi e le menti si aprano al primato dell'amore per te e per ogni essere


Dt 6,2-6    Eb 7,23-28

Mc 12, 28-34


Si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo
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***


Cerchiamo di cogliere il messaggio di questo testo a partire dalla cornice entro cui è collocato. In questa sezione, che inizia con l'ingresso di Gesù in Gerusalemme e prepara la narrazione della passione, è un momento di massima tensione tra Gesù e le categorie dei rappresentanti ufficiali della società del suo tempo. La conversione- cambiamento che è venuto ad annunciare raggiunge le coscienze e le strutture della società e della religione.

L'incipit del nostro contesto è l'ingresso in Gerusalemme in modo particolare nella proclamazione del popolo: Benedetto il regno che viene del nostro padre Davide. Osanna nel più alto dei cieli. (echeggia il cantico degli angeli: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini... Gli angeli non parlano di Davide, il popolo si!). La chiusura dell'inclusione la troviamo immediatamente, e significativamente, dopo il nostro brano dove Gesù prendendo lo spunto dal salmo 110, riduce Davide di importanza e chiaramente si smarca da lui. Gesù non ha mai desiderato realizzare il Regno di Dio alla maniera di Davide!


È all'interno di questo segmento d'inclusione, abbiamo il trittico della tensione (bene espressa nella parabola dei vignaioli) tra Gesù e i rappresentanti ufficiali della sua società.


  • In un primo momento, i farisei e gli erodiani, per coglierlo in fallo, lo provocano sul terreno della politicaÈ lecito pagare il tributo a Cesare?...


  • Poi, è la volta degli aristocratici sadducei, su una questione di carattere dottrinaleC'è o non c'è una risurrezione? Un mondo altro? Sono loro a farsi avanti con una parabola trabocchetto. Ma egli ribadisce che il loro modo di vedere l'altro mondo non è che una proiezione dei loro interessi terreni.


  • Infine, lo scriba del nostro brano.


Qui lo zoom mette a fuoco il brano che ci interessa.

Il soggetto, che viene a completare l'elenco dei rappresentanti eminenti della società di Gesù, appartiene alla categoria degli scribi. A motivo della sua specialità, ha molto a che fare con la Scrittura. Anche il dialogo che intrattiene con Gesù rivela questo ambito di competenza.

Tuttavia, non si appressa a Gesù per metterlo alla prova come tutti gli altri ma perché, dopo averlo ascoltato, è interessato ad approfondire.

Possiamo comprendere questo testo sotto il profilo della “Vicinanza”.

  • inizia con: Si avvicinò a lui

  • e conclude con: Non sei lontano dal Regno

Quindi è vicino al Regno, al messaggio di Gesù perché ne condivide le intenzioni.

Nel Vangelo di Marco Gesù inizia la sua vita pubblica dichiarando che “il Regno di Dio è vicino”. Questo scriba, che si è avvicinato a Gesù, non è lontano dal regno di Dio, lo sta per incontrare.

La questione da lui posta è radicale: chiede che cosa deve essere considerato come assolutamente prioritario. Per lui è decisivo cogliere il punto focale per collocare tutto il resto al suo vero posto. È questione vitale! Questo scriba è sinceramente in ricerca. È attratto dalle parole di Gesù. Vuole saperne di più, vuole confrontarsi con lui, non intende confliggere con lui.

Qui, evidentemente ci troviamo di fronte ad un bivio: come tutte le domande, anche le risposte possono essere differenti. Se ad essere interrogato fosse stato un altro maestro della legge, avrebbe dato la medesima risposta di Gesù? Non è detto!


Per comprendere la sua risposta, dovremmo chiederci se Gesù ha mai posto domande simili ad altri.

Mc. 3, 1-6

1 Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, 2 e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 3 Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati, vieni qui in mezzo!". 4 Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?". Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!". Egli la tese e la sua mano fu guarita. 6 E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Occorre concludere che se lo scriba avesse rivolta la stessa domanda ai Farisei e agli erodiani (gli stessi che posero il tranello sulla questione politica) avrebbero risposto che il primo comandamento è l'osservanza del sabato, le regole di purità cultuale ecc. Se l’interrogazione fosse stata rivolta ai sadducei o a qualcuno della classe sacerdotale avrebbero accentuato la dimensione del culto con gli olocausti e i sacrifici (la classe sacerdotale infatti era collegata alla categoria dei sadducei perché questi possedevano il monopolio della vendita e della macellazione degli animali per il sacrificio). Insomma, i farisei e gli erodiani avrebbero risposto che prima di tutto occorre sostenere il sistema e gli altri avrebbero puntato sull’economia. Gesù è consapevole che può esserci una religiosità che si fonda sull'egoismo.


Gesù e lo scriba concordano sul primato dell'amore perché amare non è uno dei tanti doveri ma un modo di essere davanti a Dio e davanti agli altri, dove tutto è coinvolto:

  • il cuore cioè la coscienza e le sue scelte

  • l'anima: la vita così come si manifesta nella concretezza di tutti i giorni

  • la mente: la visione delle cose

  • la forza, ossia il modo di agire.

Se un simile modo di essere viene vissuto nella relazione con Dio, non può non influenzare anche il modo di essere nella relazione con gli altri.

Gesù e lo scriba, inoltre, si trovano in sintonia con la più genuina tradizione profetica. Lo scriba nell’affermare che l’amore “Vale più di tutti gli olocausti e sacrifici”, cita il profeta Amos e il profeta Osea:

Anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo” - Amos 5, 22


Voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti” - Osea 6,6


Nel Regno, cioè nella visione delle cose secondo Gesù, non è possibile una religiosità, un rapporto con Dio, che in nome di Dio escluda e non ami e non si curi l'umano.

Ancora una volta, e in modo esplicito, questi testi rivelano il volto dell'umanissimo Dio di Gesù Cristo.



Salmo 17


Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.