Meditazione Domenica La Madre di Dio A

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  L'Afghanistan vieta l'impiego femminile nelle ong. Una decisione crudele che, oltre a privare un enorme numero di donne da aiuti essenziali forniti dalle organizzazioni non governative, costringe lo staff femminile delle Ong a restare a casa, rinunciando allo stipendio da cui spesso dipende la sopravvivenza di un'intera famiglia.

Save the Children, 149 milioni di bambini vivono un'emergenza umanitaria. Si registra un aumento del 20% dei minori colpiti da emergenze, rispetto al 2021, ovvero 26 milioni in più. I più colpiti sono l’Afghanistan, la Repubblica Democratica del Congo, seguiti da Paesi come Etiopia, Yemen e Pakistan

Rimasti nelle loro auto per giorni, trovati in casa e nei cumuli di neve. Sono le vittime, almeno 49 della tempesta artica senza precedenti che ha colpito il Nord America.

Nel 2022 sono stati 18 i missionari uccisi nel mondo. Nove di loro sono stati uccisi in Africa, otto in America Latina e uno in Asia

Kenya: blitz antiterrorismo. In una settimana 4 morti e un agente ferito da ordigno esplosivo. ' ancora alta l'attenzione nella regione costiera del Kenya, tra la cittadina turistica di Malindi e l'arcipelago di Lamu, località frequentate da migliaia di persone per le festività, dopo una serie di episodi criminosi.

Nove persone sono state uccise in Sudan durante combattimenti avvenuti nella regione occidentale del Darfur tra la comunità araba dei Rizeigat e quella dei Fur.

Almeno un manifestante è rimasto ucciso nelle proteste contro il regime in Iran. La vittima, un ragazzo di 22 anni, Borhan Elyassi, sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola nella città curda di Javanrud. I raduni si sono tenuti in diverse città iraniane. I video diffusi sui social media mostrano le forze di sicurezza sparare gas lacrimogeni e proiettili contro i manifestanti nelle città occidentali di Kermanshah e Javanrud, ferendo alcune persone.

Almeno 139 donne rifugiate afghane, insieme ai loro 165 figli, sono incarcerate nella prigione centrale di Karachi, nella capitale della provincia pakistana del Sindh. Il governo locale ha recentemente condotto un rastrellamento degli afghani che entrano illegalmente in Pakistan: la prigione di Karachi ospita ora centinaia di donne e bambini afghani, in numero ben superiore alle sue capacità.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Il Papa ricorda Benedetto XVI: grato a Dio per averlo donato alla Chiesa
"Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della Chiesa". Così Papa Francesco ieri sera in riferimento al "carissimo" Papa emerito scomparso oggi, nell'omelia ai Primi Vespri della SS.ma Madre di Dio in San Pietro. Nelle parole di Francesco il tema della "gentilezza", virtù che rende possibile il dialogo e la pace.

Il mondo piange Pelè, leggenda e canto del Re del calcio.  È uno degli sportivi più amati di sempre, finora l’unico giocatore di calcio ad aver vinto tre titoli del Mondiale. Dopo il ritiro, Pelé assume diversi incarichi istituzionali, tra cui quello di ambasciatore per l’Onu. Nel 1995 viene nominato ministro per lo Sport in Brasile. Nei decenni successivi si distingue anche nel sociale come nella lotta contro le droghe e nelle battaglie contro il razzismo.

Riparte da Altamura la 55.ma Marcia Nazionale per la Pace. “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid per tracciare insieme sentieri di pace”. È il tema della  Marcia Nazionale per la Pace, al via ieri, 31 dicembre, dopo due anni di pausa covid, da Altamura in Puglia.

Taizé a Rostock: "Senza preghiera possiamo perdere il cuore". Nella sua meditazione, il priore della comunità di Taizé, frère Alois, ha sottolineato l'importanza della speranza parlando a centinaia di giovani riuniti a Rostock, in Germania, per il 45.mo Incontro europeo della comunità. La scelta della speranza non ha nulla a che vedere con la frivolezza o con una fiducia ingenua. Richiede di essere radicati nella preghiera, ha detto il priore, e la preghiera ci chiama a essere consapevoli della sofferenza degli altri. "Ci chiama ad assumerci la responsabilità per noi stessi e per gli altri" e questi “due atteggiamenti sono ancora oggi inseparabili. Senza la preghiera, possiamo perdere il cuore; senza impegnarci nella giustizia, la nostra preghiera potrebbe diventare una fuga dal mondo. Quindi ognuno di noi potrebbe chiedersi: come possiamo trasferire queste due realtà, interiorità e solidarietà, nel nostro impegno di vita?".

Padre David Maria Turoldo, uomo di fede e di poesia sempre dalla parte degli ultimi. Sta per concludersi l'anno che celebra il 30° anniversario della morte, il 6 febbraio 1992, del Servo di Maria originario del Friuli. Tante le definizioni che tentano di comprendere la sua poliedrica figura di sacerdote che amava la Chiesa e la voleva più accogliente. Noto per la sua predicazione, le scelte controcorrente e l'opera poetica, è stato e rimane una voce importante in ambito ecclesiale e culturale, testimonianza di passione per Dio e l'umanità

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore.


Dio nostro Padre, Maria conservava nel suo cuore tutti gli eventi e tutte le parole che accompagnarono la nascita di Gesù: accorda ai nostri cuori la stessa attenzione vigilante e assidua alla Parola, ti riconosciamo sempre presente in mezzo a noi in Gesù tuo Figlio e nostro Signore. Amen


Nm 6, 22-27    Gal 4,4-7   

Lc 2,16-21

16 [I pastori] Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.

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Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio

Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace”. Leggiamo nella prima lettura.

Questa benedizione augurale destinata ai figli d’Israele, è mutuata dall’ambiente di corte. Essere ammessi alla visione del volto del re, è segno di privilegio. Chiunque viene ammesso a ciò diventa suo collaboratore, insomma, partecipe dei suoi piani.

Il volto del Signore significa il suo piano, la sua volontà, la sua salvezza che si dipana nella vita. Perciò collegato alla visione del volto abbiamo anche il dono della pace. In altre parole, comprendere l’azione di Dio nella nostra vita è fonte di gioia e di pace perché di essa se ne comprendono le ragioni, comprese anche le ragioni del morire.

Con questa premessa che deriva dalla prima lettura, dobbiamo ritoccare l’approccio al testo evangelico che, in un primo momento se assunto come scontato, sembrerebbe ricalcare le emozioni che scaturiscono dalla visita ai presepi.

I pastori non vanno ad adorare il bambino. Essi vanno semplicemente a constatare ciò che hanno sentito dall’angelo. Si mettono in movimento per raccogliere un segno; per decodificare il volto.

Nella bibbia infatti, una volta raccolto un segno che può manifestarsi nell’ordine naturale delle cose, se ne esce coinvolti. Esattamente come gli antichi quando venivano messi a parte del “volto” ossia dei progetti del re.


I pastori andarono. Per quale motivo andarono? Andarono perché cielo e terra si stavano incontrando: Gloria e pace (l’umanità è ammessa al volto di Dio e Dio entra nella visione dell’umanità)

Cosa trovarono? Il punto di convergenza è il bambino nella mangiatoia. C’è un’insistenza particolare in questi pochi versetti sulla mangiatoia e su Betlemme. Betlemme significa casa del pane. E se la mangiatoia fosse una madia? Insomma i pastori vedono nel bambino l’alimento per la vita del mondo. Quella mangiatoia è come in dissolvenza l’eucaristia e il sepolcro che riceve il corpo donato di Gesù per la vita del mondo in attesa della risurrezione.

Cosa riferirono?

Ci sarebbe da chiedersi perché di questo volto ne sono resi partecipi i pastori e perché mai la notizia viene affidata proprio a loro; gente impura perché attraversa i territori dei pagani. Lontani quindi e di fede non propriamente ortodossa. Mistero questo che esige l’umile disponibilità a contemplare ed esclude ogni forma di arroganza ed aggressività.

E Maria? Custodisce, medita. È la chiesa, la comunità credente che di tutto ciò è custode e testimone annunciatrice.

Proviamo a sostare su questa identificazione della comunità cristiana con Maria che medita e custodisce perché quest’icona dice tenerezza, contemplazione, discrezione, non aggressività, non freddezza, non determinazione dogmatica tanto frequente presso i maschi.

Chiediamo perciò di essere un po’ chiesa che cammina sul principio mariano, ossia uomini e donne che accompagnano l’aprirsi alla “fede – fiducia” degli altri (il loro progressivo accostarsi al volto) con gli atteggiamenti della contemplazione e della tenerezza piuttosto che con la freddezza e la rigidità.


Salmo 66

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.