Meditazione Domenica XXIX C

  


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Myanmar, a rischio centinaia di migliaia di bambini. A 18 mesi dal colpo di Stato, nel Paese sono oltre un milione le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. I cittadini più piccoli sono ancora presi di mira dalla giunta militare nel travagliato Paese del sud-est asiatico. 

Una carovana di oltre mille migranti venezuelani è partita dal confine meridionale del Messico con l'obiettivo di raggiungere il nord del Paese ed entrare negli Stati Uniti. Si tratta della prima carovana di migranti venezuelani da quando il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti ha annunciato mercoledì l'espulsione immediata dei venezuelani che arrivano negli Stati Uniti dal Messico, a seguito di un accordo congiunto tra i due Paesi. 

Nel suo passaggio sull'America centrale, l'uragano Julia, che ha perso gran parte della sua forza giungendo sul Nicaragua, ha causato gravissimi danni, allagamenti, frane e complessivamente almeno 31 morti.

Oltre 4 milioni di persone in Kenya stanno soffrendo la fame ed hanno estremo bisogno di cibo. Il numero dei cittadini notevolmente denutriti è salito di un milione in soli dieci mesi.

Da quando in Iran sono iniziate le proteste a seguito della morte in custodia di polizia di Mahsa Amini, le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 23 minorenni e ne hanno feriti un numero ancora maggiore. le autorità iraniane stanno ricorrendo a ogni mezzo per stroncare lo spirito di resistenza delle proteste giovanili e per mantenersi aggrappate al potere.

C’è il rischio di un’altra “Terra dei fuochi”. Nella provincia di Foggia. Sullo sfondo ci sono ecomafie sempre più aggressive, tanto più se si pensa che il Tavoliere è continuamente invaso dai rifiuti che arrivano proprio dalla vicina Campania. Da diversi mesi, tonnellate di ecoballe e di rifiuti di ogni tipo, anche quelli “speciali” e più pericolosi per la salute dell'uomo, sono sversate nelle campagne da tir e camion provenienti dalla Campania.

Lavoratori stranieri in Italia: producono ricchezza, ma sono sempre più poveri. Lavorano in condizioni pessime ma accedono con difficoltà alle prestazioni sociali. È la fotografia dei lavoratori stranieri scattata dal nuovo dossier statistico immigrazione.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

In questa settimana, i nostri fratelli ebrei hanno festeggiato la festa di Sukkot, la cosiddetta Festa delle Capanne, a memoria della peregrinazione dell’esodo nel deserto.

Donne rurali, "coltivatrici di pace": il loro contributo è primario. Nella giornata internazionale dedicata al tema, l’associazione “Donne in campo” chiede la riabilitazione della figura femminile impegnata in agricoltura nella cultura collettiva. Le donne impegnate nel settore agricolo rappresentano oltre un quarto della popolazione mondiale.

“Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace”, “Mettiamo al bando tutte le armi nucleari, solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre”. Sono i temi principali della piattaforma della manifestazione nazionale organizzata da Europe for Peace per il 5 novembre a Roma, a cui aderiscono le associazioni della società civile che chiedono all’Italia, all’Unione Europea e agli Stati membri e alle Nazioni Unite di «assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco».


Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode

e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


O Padre, che hai accolto l'intercessione di Mosè, donaci di perseverare
nella fede e nella preghiera.

Es 17,8-13    2Tm 3,14-4,2

Lc 18,1-8


Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:

2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».

6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto.

7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente.

Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».


***


Questi pochi versetti sono comprensibili alla luce del contesto, in particolare di quanto precede. Gesù, nel suo discorso, introduce la parabola della vedova che chiede giustizia al giudice spregiudicato, attraverso un discorso dal sapore apocalittico. Parla degli ultimi giorni in una visione panoramica della storia che va “dai giorni di Noè” per poi passare alla fuga di Lot dalla città di Sodoma, per concludere poi in uno scenario riepilogativo che lascia intravvedere i giorni della grande distruzione della Città Santa, Gerusalemme.

In questa visione panoramica, Gesù fa emergere come gli uomini di ogni tempo, spesso vivono gli eventi con incoscienza, passivamente, senza discernimento e senza capacità di scegliere. Sono come travolti da ciò che accade perché non vedono oltre, non hanno prospettive, non sono capaci di superare le difficoltà attraverso uno sguardo di fiducia e di speranza. Sono inchiodati alle difficoltà del momento oppure si lasciano prendere dalle nostalgie del passato.

Un passaggio importante che troviamo nei versetti che precedono il nostro brano è il riferimento alla moglie di Lot: “Ricordatevi della moglie di Lot”. Lei guardò indietro e divenne una statua di sale. Rivolgersi al passato senza la tensione per il futuro equivale a pietrificarsi.


Anche la comunità dei discepoli/e, a cui l’evangelista Lc. scriveva per ricordare le parole di Gesù, viveva momenti difficili: emarginazione, perdita del lavoro, ostilità e sospetto da parte dei pubblici poteri, talvolta, rottura dei rapporti persino con la propria famiglia d’origine o parentela. E tutto questo a motivo della loro adesione al Vangelo. Se parliamo di situazioni difficili, vediamo che le cose non sono molto cambiate anche per noi.

In simili situazioni è normale chiedersi: Ne vale la pena? Sarà poi giusta questa strada? E se ci fossimo ingannati? Come si fa ad andare avanti? Come si fa a guardare in avanti quando in noi e attorno a noi non si vede che buio?

Ecco allora la narrazione di questa breve parabola della vedova insistente.

La parabola, se male interpretata, ci potrebbe portare a concludere che il cuore di Dio è insensibile e duro come quel giudice disonesto. La parabola crea una tensione su un punto, su un atteggiamento: nonostante le difficoltà la vedova non desiste. Si noti che il giudice è disonesto, quindi si crea una situazione narrativa in cui è evidente che la relazione di preghiera verso il Padre a fortiori esige una preghiera fiduciosa: se nonostante la disonestà del giudice la vedova ha ottenuto ciò che reclamava, a maggior ragione occorre aver fiducia nel Padre che disonesto non è ma, invece, veglia sui suoi figli con atteggiamento di cura. È come se Gesù dicesse alla gente delle sue Comunità: “Nonostante gli ostacoli che incontrerete, voi continuate a tendere le braccia al cielo. Non lasciatevi scoraggiare dai contrattempi, dalle tentazioni, dai cattivi esempi di qualcuno, dai cedimenti ecc.

La preghiera è proprio questo guardare oltre con lungimiranza.

Il Signore ci troverà in questa gioiosa perseveranza?

Pregare senza stancarsi non è per ottenere soluzioni magiche di fronte alle più strane esigenze. È invece una forma di resistenza nella speranza di fronte alle più complesse difficoltà. La risposta alla domanda di Gesù circa la fede dipende solo dal decidersi o per la fiducia o per il tornare indietro (Come la moglie di Lot).



Salmo 121 (120)

Alzo gli occhi verso i monti:

da dove mi verrà l’aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore:

egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno

il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è la tua ombra

e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.