Meditazione Domenica XIVa C

  

     Ricordiamo, O Signore, davanti a te

     Ancora un giornalista ucciso in Messico. Antonio De la Cruz del quotidiano Expreso è stato colpito a morte nello Stato di Tamaulipas. Sale a dodici il numero di reporter massacrati in sei mesi.

     Violenza in Nigeria, ucciso un sacerdote. Aiuto alla Chiesa che soffre rende noto l’assassinio di padre Vitus Borogo, cappellano della comunità cattolica del Politecnico statale di Kaduna, ucciso in Nigeria da uomini armati.

    Al vertice di Madrid la Nato aggiorna la sua visione strategica. Gli Alleati "non possono più scartare" l'ipotesi di un attacco contro la loro "sovranità e l'integrità territoriale": è quanto si legge nel documento-guida della Nato, denominato Strategic Concept, che emerge dal vertice di Madrid. Il punto centrale del dibattito, che si è concluso con la firma del nuovo Fondo per l'innovazione per investire nelle tecnologie emergenti, è stata l’adesione di Finlandia e Svezia. In tutto, secondo quanto dichiarato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, gli Alleati s'impegnano a fornire "entro l'anno" al comando supremo 260 mila militari aggiuntivi a vari livelli di disponibilità.

La guerra amplifica il fenomeno delle terre accaparrate, 91 mln di ettari tolti alle comunità. È stato presentato in senato il V Rapporto Focsiv sull’accaparramento delle terre ai danni di indigeni e comunità native. Il conflitto in Ucraina acuisce le speculazioni e la ricerca di culture alternative nei Paesi del terzo mondo. Le banche finanziano le società estrattive ed operazioni contestate dalle popolazioni locali. Il Perù è il Paese maggiormente sfruttato. Focsiv chiede trattati internazionali per garantire il diritto alla terra.

Texas, strage di migranti: 46 trovati morti in un camion. I corpi sono stati scoperti in un veicolo abbandonato al confine con il Messico. Sedici i sopravvissuti tra cui quattro bambini guatemaltechi.

È scontro sui numeri e non mancano le polemiche sulla tragedia avvenuta venerdì al confine tra Marocco e Spagna, nel corso del caotico tentativo di circa 1500 migranti africani di entrare nell’enclave spagnola di Melilla. I video diffusi da attivisti e media mostrano persone ammassate per terra sotto la sorveglianza di guardie marocchine, alcune inermi e forse già cadaveri. In altre immagini si vede invece la polizia del Marocco che colpisce con calci e bastonate diversi migranti sdraiati a terra.

Lavoro, in 5 mesi già 38 morti bianche in Veneto: il rischio risale

Sono 28 decessi sul lavoro, e 10 in itinere, cioè nel percorso da casa al lavoro. Lo scorso anno erano stati 35 in totale.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Il nuovo Vescovo di Verona, Domenico Pompili, ieri, ha inviato questo messaggio alla Chiesa veronese:

«Neppure si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti gli otri scoppiano e così si versa il vino e si perdono gli otri. Ma il vino nuovo si mette in otri nuovi, così si conservano entrambi» (Mt 9,17). Le parole di Gesù (come dalla liturgia del giorno di oggi) risuonano nel momento in cui viene reso noto che Papa Francesco mi ha eletto vescovo di Verona, succedendo a mons. Zenti che abbraccio con gratitudine. Questa scelta inattesa mi ha spiazzato. Fino a qualche giorno fa non avrei mai immaginato di venire da voi e di lasciare quelli tra i quali ho vissuto per sette intensi anni, segnati anche dal terremoto. Naturalmente il testo evangelico suggerisce ben altro rispetto a questa mia troppo personale interpretazione. Quel che è incomparabilmente “nuovo”, infatti, è il Signore Gesù! Lui è il “vino nuovo” che fa saltare consuetudini e spazza via pregiudizi. È nel suo Nome che vengo a voi. Esattamente un secolo fa (1922) Romano Guardini, che era nato proprio a Verona (1885), prima di emigrare con la sua famiglia in Germania, sottolineava che «si è iniziato un processo di incalcolabile portata: il risveglio della Chiesa nelle anime». E descriveva tale processo come «la via per diventare uomo». Dobbiamo onestamente riconoscere che il “suolo umano” si è impoverito, si è svuotato del suo humus di relazioni, legami, responsabilità e così è divenuto friabile e inconsistente. Al punto che l’uomo stesso, su questo terreno incerto, finisce per diventare “di sabbia”. Siamo tutti, donne e uomini, dalla “testa pesante” che fatichiamo a portare avanti la nostra vita, dubitiamo del tragitto e del senso, chiedendo al contempo riconoscimento e rassicurazione. In tale contesto, quale è la strada da percorrere insieme? Guardini non ha dubbi. E neanche io. Grazie alla fede cristiana, infatti, «emerge un punto, che non appartiene al mondo; un luogo, in cui si può camminare; uno spazio in cui si può entrare; una forza su cui ci si può appoggiare; un amore, a cui ci si può affidare». È la ricerca della fede che vengo a vivere con voi, insieme a tutti, credenti e non credenti, donne e uomini di buona volontà. Spero che il tempo che ci separa dall’incontro rafforzi in tutti la determinazione ferma e perseverante di camminare insieme. Con amicizia e con gratitudine.

Rieti, 2 luglio 2022 Domenico


Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Il tuo Spirito, o Signore, ci aiuti ad essere come tu ci vuoi: comunità del Vangelo, Chiesa leggera e libera come il vento. Chiesa povera, sempre sulle strade dell'umanità, senza fissa dimora, pronta a scuotere i calzari e andare altrove; fatta tutta a tutti, nel rispetto di tutte le culture, perché tutti si sentano tuoi fratelli e sorelle. Te lo chiediamo per Gesù, nostro fratello e Signore. Amen


Is 66,10-14    Gal 6,14-18  


 Lc 10,1-12.17-20

1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. 10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11 Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. 12 Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città.

17 I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”. 18 Egli disse: “Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. 20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”.


È un brano che si colloca in continuità con la decisione, da parte di Gesù, di intraprendere la strada di Gerusalemme. Anche per i discepoli, inizia un cammino formativo lungo, durante il quale apprenderanno la “Volontà di Dio, ovvero il “sogno di Dio per l’umanità. Cosa sogna Dio per noi?

A volte, quando parliamo di volontà di Dio, abbiamo come la percezione di trovarci di fronte a qualcosa di tremendamente ineluttabile. Quasi un destino sinistro che incombe e che, se ci andrà bene, alla fine ne riusciremo a ricavare qualcosa di positivo. Ma per la maggior parte della gente, la percezione immediata che abbiamo della volontà di Dio è qualcosa di pesante da sopportare. Quando chiediamo che sia fatta la sua volontà, sommessamente, il nostro cuore mormora: più tardi possibile.

Qual è invece la proiezione del desiderio di Dio per l’umanità?

In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa”. La volontà di Dio è il Regno e il Regno altro non è che “Shalom – Pace”. Non si tratta di assenza di conflitti, ma la concreta possibilità che si realizzi la promessa di bene nascosta in ogni realtà.

In qualunque casa entriate”. Un'altra metafora si aggiunge a quella del cammino, quella della “casa”. Sembra quasi in contraddizione. Per il momento è ancora presto, ma in seguito, tra non molto, sempre di più la Casa diventa il luogo dove “quelli di Gesù si riuniscono per ascoltarlo. Come non vederci un'allusione alla vita della chiesa delle origini che è costituita sul modello domestico? Ora, i discepoli vanno nelle case per parlare, per annunciare: quelli della strada – qualifica con cui venivano indicati i discepoli di Gesù – sono anche gente di casa. Come dire: la Chiesa è di casa tra gli umani ed è lei stessa la loro casa.

...Curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.”

Questa cura, sollecitudine, tenerezza per l’umanità in difficoltà è la volontà di Dio, volontà che viene chiamata anche Regno di Dio.

Ora, questa realtà divina che avanza ha delle caratteristiche talmente diverse dal codice di onore degli altri regni ed imperi, che qui i malati e chi è in difficoltà di fronte alla vita vengono considerati i primi destinatari–tanto che per prendere parte a questo Regno c’è bisogno di una vera conversione:

La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.”

Non si tratta di pregare perché ci siano molte vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale; si tratta invece della preghiera che ci permette di entrare nel raggio di azione di Dio e in ciò che a lui sta a cuore; che ci permette di prendere parte alla compassione di Dio.

Che questo sogno (il regno) sia destinato a tutti senza esclusione di sorta è evidente dalla simbologia dei 72 (elenco delle nazioni della terra secondo la visione giudaica del tempo).

È una realtà così diversa che esige novità anche nelle metodologie: non mezzi di comunicazione particolari, né il look dei potenti ma il loro opposto:

3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali”

Non molte parole ma l’urgenza di andare direttamente all’essenziale:

Non salutate e avanti diritti…

Può essere che, dato il carattere assolutamente alternativo e sconvolgente, le stesse città di tradizione giudaica ne rifiutino il messaggio. Devono in questo caso capire che il loro codice è di fatto come quello dei pagani. Sbattete la polvere…era il gesto tipico dei figli d’Israele quando rientravano nella loro terra dopo aver attraversato territori pagani.

Qual è allora il criterio di perseverare fedelmente su questa strada? Il superamento degli ostacoli, i risultati? No! Ma solo il fatto che questo modo di vedere le cose e di viverle appartiene a ciò che sta a cuore a Dio.

20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”.


Salmo 65


Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».

«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.