Meditazione Domenica Trinità C

 

Ricordiamo, O Signore, davanti a te

      Senegal. Un tipo di sardina che si pesca nelle acque del paese dell’Africa occidentale è prezioso, in quanto fornisce all’alimentazione dei senegalesi il 75% delle proteine animali. Una risorsa che dovrebbe essere protetta e invece è in via di estinzione perché è preda dei pescherecci di Europa, Cina, Turchia e Russia, che riforniscono le industrie di trasformazione.

     Un palestinese è stato ucciso, e almeno altri 3 feriti, durante scontri con l'esercito israeliano ad Halhul, non lontano da Hebron in Cisgiordania.

    Nel bacino padano il fabbisogno d’acqua è alto ma tutte le disponibilità sono «in esaurimento» in quella che è una crisi «con valori mai visti da 70 anni». Allo scenario già molto critico «si aggiunge la previsione di mancanza di piogge e il persistere di alte temperature sopra la media».

Sarebbe imminente il via libera delle autorità italiane alla vendita all’Egitto, nel quadro di un consorzio di aziende militari europee, di 24 Eurofighter Typhoon del valore di tre miliardi di euro. Notizie che circolano da qualche giorno e “sono solo l’ultima di una serie di voci che si susseguono da almeno tre anni, da quando cioè l’Italia ha sostenuto la vendita di due fregate militari da Fincantieri al Cairo, addirittura togliendole alla Marina militare italiana a cui erano destinate”.

Medici Senza Frontiere condanna l'attacco all'ospedale distrettuale di Mamfe nella regione sud-occidentale, in Camerun. Le circostanze dell'attacco non sono ancora chiare, ma hanno provocato la completa distruzione della struttura sanitaria dopo che l'edificio è stato dato alle fiamme.

Giornata contro il lavoro minorile"L'attuale situazione del lavoro minorile è preoccupante. I bambini sono stati più duramente colpiti dalle conseguenze socioeconomiche del Covid-19. Noi stimiamo che 100 milioni di bambini in più siano caduti in povertà dall'inizio della pandemia. E con l'aumento del tasso di povertà infantile, aumenta anche il rischio di lavoro minorile"

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Un pacchetto contenente sementi provenienti da 12 Paesi arabi e un libro di Papa Francesco intitolato “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”, È questo il prezioso scrigno che il giovane libanese Michael Haddad, paralizzato da quando aveva sei anni a causa di una lesione al midollo spinale, ha portato in questi giorni nell’Artico. Il giovane, che si muove grazie a un esoscheletro, è l’ambasciatore di una iniziativa che intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza alimentare e sulle drammatiche conseguenze legate alla crisi climatica.

Reggio Calabria: inaugurato il primo cimitero per migranti vittime del mare 
"Un atto cristiano e politico nel senso più alto del termine" cioè ispirato alla tutela del bene comune. L'arcivescovo calabrese monsignor Fortunato Morrone parla della decisione di dedicare un apposito spazio di sepoltura a chi cerca la salvezza attraverso il mare e invece trova la morte 6 anni dopo che il Mediterraneo ha restituito 45 corpi di migranti deceduti in un naufragio per dare dignità a loro come a altri la diocesi di Reggio Calabria-Bova ha costruito un cimitero, grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

La parola “Dalit” deriva dal sanscrito, letteralmente significa “oppresso” ed è riferito a coloro che hanno uno status sociale così basso da essere emarginati, al di fuori del sistema delle caste della società indù. Spesso definite “intoccabili”, queste persone sono state nel tempo sfruttate e oggetto di vere e proprie atrocità. A loro appartiene l'arcivescovo Anthony Poola di Hyderabad, in India, che nel concistoro del 27 agosto sarà creato cardinale. Il primo porporato dalit della storia.


Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Come tu, Signore, sei nel Padre, e tu e il Padre siete una cosa sola nell'unità dello Spirito, così ti chiediamo di essere noi una cosa sola in te, e fare così della Chiesa l'unità di tutti, figura quotidiana del regno che viene, speranza e gemito della creazione. Gloria a te, Padre, gloria a te, Figlio, gloria a te, Spirito. Amen


Pr 8,22-31    Rm 5,1-5   Gv 16,12-15

Gv. 15, 12-15

«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,

perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Tutto quello che il Padre possiede è mio;

per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».


***

La prima parte del vangelo di Giovanni, il "libro dei segni", è conclusa. Siamo nel cosiddetto "Libro dell'Ora", l'ora di Gesù. Non ci sono più i segni del Tempio, del Vino Nuovo, dell'acqua che zampilla per la vita eterna, dell'umanità rialzata dalla sua paralisi, del recupero della vista, del pastore buono e vero ecc.

Gesù sta portando a compimento la sua strada egli esprime la sua verità, la verità che è lui e, in lui, la verità di Dio.

Ora, prima di consegnarsi totalmente, parla ai suoi. Condivide con i suoi. É arrivato il momento in cui egli non “li chiama più servi ma amici perché il servo non sa quello che fa il suo padrone, ma l'amico si”.

I suoi discorsi e le sue azioni sono in qualche modo preceduti da immagini che ne offrono l'orizzonte. Così ad esempio, la consegna del gesto della lavanda dei piedi con la spiegazione che ne segue, è preceduto da quanto Gesù afferma a proposito del “chicco di grano che, se caduto a terra non muore, non può portare frutto”.

Infine, le parole del nostro testo hanno come sfondo l'immagine della vite e dei tralci. Siamo dunque in un contesto in cui Gesù ci parla di legami.

Gesù poi spinge l'attenzione in avanti: alle cose che dovranno accadere.

È spontaneo quindi ascoltare queste parole ponendoci dalla parte di chi, come ognuno di noi, è venuto e viene dopo.

Del resto, la similitudine – immagine della vite e dei tralci ci dice che c'è un legame di continuità tra Gesù e i suoi, anche quelli che vengono dopo di lui. Queste parole che considerano la vita cristiana in una successione temporale sono per noi consolanti perché Gesù non cala dall’alto la sua consegna come un blocco monolitico da prendere o lasciare, ma egli stesso prevede per noi un’esperienza credente aperta, graduale, in cui ognuno cammina con il suo ritmo. Se, infatti, la verità evangelica è l’amore leale per l’umanità e per ogni essere, essa non può che compiersi in un crescendo. L’amore, la benevolenza, la pace, la giustizia, la dignità, la cura sono tutti beni gratuiti che, una volta accolti, tendono a dilatarsi, non a consumarsi.

Cosa accade dopo?

Gesù preavvisa che quanto è successo a lui in termini di incomprensione, di rifiuto e di abbandono, accadrà anche ai suoi, presenti e futuri. Ma per ora, nell'ora di Gesù, il peso di questa situazione lo porta solo lui.

Quelli che sono con Gesù, a causa di Gesù possono trovarsi in difficoltà:

  1. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi...

  2. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me...

  • Io penso che l'evangelista Giovanni intenda affermare che l'appartenenza alla comunità di Gesù, dipenda solo da questo. Proprio a fronte di una ekklesia che, forse, faceva dipendere da ben altri criteri l'appartenenza, criteri magari più in sintonia con il codice dell'impero, o con determinate correnti di pensiero ecc.

  • essere della sua comunità significa vivere il legame con lui.

La continuità è che ha dato ai suoi lo Spirito, la sua realtà più intima e profonda come, appunto, lo è l'alito, il respiro.

È singolare che in un momento di consegna delle cose più care ed importanti, tale trasmissione venga affidata non attraverso un'istituzione, ma tramite l'Alito, il Soffio, il Respiro... Cosicché, ciò che in un primo momento poteva apparire “peso” (non siete in grado di portarne il peso), ora è leggerezza. Si tratta della leggerezza della verità: la verità del Vangelo, la verità di Gesù, la verità di Dio, appunto, lo Spirito – il Respiro- di verità. La verità che non s'impone con la forza ma che attrae con il suo fascino perché altro non è che amore per l'umanità e per il cosmo (quando sarò elevato da terra attirerò tutto a me), è cogente, è libera, è leggera e forte allo stesso tempo.

Non c'è dubbio, la comunità di Gesù a cui pensa l'evangelista Giovanni è una Chiesa che ha respiro, il Respiro di Cristo! Quella forza leggera e presente come il respiro che unisce fortemente il Padre a Gesù e Gesù al Padre.

È questo amore efficace, questa realtà intima e profonda, che aiuta la Comunità credente a leggere le cose che accadono e che accadranno alla luce stessa di Gesù.

  • vi guiderà alla verità tutta intera

  • vi dirà tutto ciò che ha udito...prenderà quel che è mio... (il mio messaggio, la mia vita...) e lo calerà dentro le cose, le situazioni nelle quali vi troverete a vivere voi.

È nei due territori dell'intimità, dell'amorevolezza, dello slancio, della coscienza, del gemito e della preghiera che abita la sua presenza efficace, efficace nel far comprendere, vivere, muoversi, discernere e leggere la vita secondo Gesù e come Gesù.


Salmo 8


Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissato,

che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,

il figlio dell’uomo, perché te ne curi?


Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,

di gloria e di onore lo hai coronato.

Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi.


Tutte le greggi e gli armenti

e anche le bestie della campagna,

gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

ogni essere che percorre le vie dei mari.