Meditazione VI domenica di Pasqua B

 



Ricordiamo davanti a te, o Signore


  • Brasile. Per la polizia si è trattato di un'operazione anti droga ma c'è già chi parla della più grande carneficina nella storia brasiliana: 200 agenti, veicoli blindati, due elicotteri e 25 morti.

  • Hong-Kong. Jeshua Wong è stato condannato a 10 mesi di reclusione per la partecipazione alla veglia del 4 giugno 2020 in ricordo delle vittime di Piazza Tienanmen.

  • La velocità di propagazione del virus in India, con le relative infezioni e morti, è impressionante, e l’allarme per le prossime settimane è altissimo. Venti milioni i casi in tutto il Paese, 220mila i decessi in totale.

  • Un rapporto della Commissione etiopica per i diritti umani rivela che tra novembre e gennaio la polizia della regione Oromo ha trattenuto un gran numero di persone, compresi neonati e bambini.

  • L’Africa rischia una nuova ondata di contagi da Covid-19 a causa dei gravi ritardi, rispetto al resto del mondo, nei programmi di vaccinazione.

  • Tunisia: 44 ong chiedono intervengono sul caso dei rifiuti speciali esportati dall’Italia. La vicenda risale all’estate 2020 quando le dogane di Tunisi scoprirono questi rifiuti, presentati dall’azienda importatrice come rifiuti plastici “non pericolosi”.

  • Etiopia. La regione etiopica del Tigray, sei mesi esatti dopo l’inizio della guerra, registra 1,7 milioni di sfollati e quasi 5mila bambini che sono stati separati dai loro genitori.

  • Migranti: un altro fine settimana di sbarchi, respingimenti e morti nel Mediterraneo Sono oltre 700 le persone migranti arrivate a Lampedusa questo weekend e altrettante quelle riportate indietro dalla guardia costiera libica.

  • Almeno 24 persone sono morte durante le proteste iniziate in Colombia il 28 aprile contro il governo.

  • Almeno 163 palestinesi e sei agenti di polizia sono rimasti feriti venerdì negli scontri a Gerusalemme, che, inizialmente concentrati sulla Spianata delle Moschee si sono estesi a tutta la città.

  • Gli attacchi alle scuole nel nord-ovest della Siria continuano nonostante un cessate il fuoco concordato più di un anno fa.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza.

  • L’amministrazione Biden appoggia la revoca dei brevetti sui vaccini anti-covid.

  • In Aula Paolo VI, ieri, persone senza fissa dimora, fragili e vulnerabili sono state vaccinate su iniziativa dell’Elemosineria Apostolica.

  • Cesvi: aiutare i bambini a non smettere di sognare. Raccontare quali sono le esigenze, i diritti e le fragilità dei bambini, ma anche i loro sogni e desideri. È questo l’obiettivo dei Children’s Days, promossi dalla Fondazione Cesvi nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sull’infanzia trascurata e maltrattata “Quando Sarò Grande.

  • Al Palazzo dei Marescialli, a Roma, sede del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), proiettato il film documentario sul giudice ucciso dalla mafia, che verrà beatificato domenica prossima ad Agrigento.

  • Chiesa luterana in Italia, concluso il sinodo. La misericordia, la giustizia di genere e il futuro dei giovani, i temi forti al centro dei lavori dell'assemblea sinodale.

  • Brasile. Il Centro di Innovazione rurale e di Sviluppo agroecologico (Ciranda) offre formazione teorica e tecnica in agroecologia a 70 famiglie come alternativa economica alla catena mineraria e di agrobusiness della regione.

  • Uganda: approvata una legge che penalizza i reati sessuali.

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis


Signore Dio di amore, che ci cerchi continuamente, e trovi in noi la bellezza profonda dell'amicizia con te, concedici di trovare in te la fonte della speranza e della gioia. Sii tu benedetto nei secoli. Amen


Atti degli Apostoli 10, 25-27. 34-35. 44-48 1Gv 4, 7-10


Gv. 15, 9-18

Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».



Il brano è la continuazione della similitudine della vite e i tralci (Gv 15, 1-8) per mezzo della quale Gesù rendeva esplicito il tipo di relazione che intercorre tra lui e i suoi discepoli. In essa, il verbo di sintesi è rimanere in Gesù; fare uno con lui. Vale a dire la consegna che ha ricevuto dal Padre, cioè compromettersi fino in fondo per la causa dell’umanità. Tale modo di vivere è chiamato da Giovanni “amare fino a dare la vita”. In altre parole, per il Padre e quindi anche per Gesù, davanti a tutto viene l’umanità.

Non il tempio – non il culto – non il sabato – non l’istituzione – non la dottrina – non la gerarchia – non l’identità culturale …ma l’umanità: i poveri, i lontani e gli allontanati, quelli che sono considerati peccatori, le donne, gli esclusi/e

Di fronte alla questione umanità, Gesù abbandona ogni atteggiamento strumentale. Il suo è un amore leale perché Dio, il Padre, che come dice la seconda lettura, appunto, è amore, ama senza secondi fini.

Non si ama l’altro perché passi dalla nostra parte e magari entri a far parte della nostra religione; non si amano le persone perché così ci sentiamo buoni…perché in questo modo si accresce la nostra reputazione…perché così guadagno consensi…e alla fine ci meritiamo di andare in paradiso.

Dio ama tutti perché ognuno di noi per lui è importante. Gesù, come il Padre, ama l’umanità di amore leale, ossia non in vista di un ritorno. Egli dà la vita, compromette la sua vita. mette in perdita la sua vita. È questo il sentire profondo nel quale Gesù chiede di rimanere.

Osservare i comandamenti, o il comandamento, significa quindi custodire con cura (ob-servare) la preziosità di parole (comandamenti) che muovono dentro.

Si tratta di accogliere, prima di tutto in noi, i profondi atteggiamenti del Signore fino a condividerli da amici:

- “Non vi chiamo più servi ma amici perché sapete…”. Perché voi pure “rimanete” in questo orizzonte delle parole che il Padre mi ha dato in consegna. Ed è nella partecipazione a questa causa, a questa proposta che troverete senso e pienezza: “Perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”-

L’autore della seconda lettura dice che in questo orizzonte di sensibilità per gli altri è contenuta nientemeno che la stessa esperienza di Dio: “Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio”. Essere dalla parte dell’uomo, permettere all’altro di abitare i sentimenti e le scelte che emergono dalla coscienza, sentire nell’animo il movimento di compassione, consentire alla sensibilità umana di partecipare alle gioie e ai dolori, alle speranze e alle angosce della gente…questo è l’amore di cui parla il Vangelo. Questo amore capace di compromettersi e di implicarsi non si esaurisce in un’emozione momentanea. Inoltre, questa qualità dell’amore per i discepoli del Signore non è facoltativa, è un comando, ovvero una parola che raccoglie ciò che Dio desidera. Dio vuole che le persone si considerino fratelli e sorelle perché lui è Padre. Questo lui vuole! Respingere i barconi pieni di uomini e donne nel mare della disperazione, magari per difesa di un’identità religiosa cristiana, è contro Dio! Ed è peccato rimanere acquiescenti!

Il racconto di Atti degli Apostoli della prima lettura rappresenta un’autentica messa in pratica del comandamento dell’amore. Pietro e Cornelio, un pagano, non sono solo due personaggi, rappresentano due mondi, due orizzonti di vita separati e, almeno da parte di quella tradizione da cui proviene Pietro, a questa separazione contribuiva non poco la religione. Due uomini, due mondi, due esperienze di vita, separati in nome di Dio.

Tuttavia, entrambi maturano una certa comprensione delle cose, è loro data una visione: una visione l’uno e una visione l’altro. Dio ha manifestato loro qualcosa che va ben oltre gli stereotipi delle religioni. Qui il testo parla degli esiti di questa manifestazione. Comprendono che la reciproca distanza-separazione risulta incompatibile per Dio. Allora Pietro si reca a casa di Cornelio e Cornelio si muove verso Pietro.

Per Cornelio, Pietro è un “uomo religioso”, crede di doversi avvicinare a lui con di deferenza: “…si prostrò davanti a lui”. Ma Pietro, proprio in quanto consapevole di essere porta parola testimone del Cristo, esce con due significative affermazioni:

  • anch’io sono un uomo come te

  • Dio non fa differenza di persone”.

L’uomo di Dio, il porta parola del Vangelo, di fronte ad un pagano afferma: “Io sono un uomo come te!”. Possiamo ritenere che in queste due affermazioni si realizza il desiderio di Dio. Il comandamento dell’amore si compie quando ognuno riconosce dentro di sé l’umanità dell’altro e la onora con cura.


Salmo 97

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!