Meditazione domenica XVIIa



La tua parola, o Signore, è il più grande tesoro. Rendila faro e guida per il cammino della comunità dei credenti. Te lo chiediamo per il Cristo nostro fratello e Signore. Amen

1Re 3, 5. 7-12; Rm. 8, 28-30;
Mt. 13, 44-52

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
***
Il brano si presenta come un'inclusione. Si apre con un flash parabolico di un uomo che ha un campo e nel campo trova un tesoro (v. 44) e si chiude con l'immagine di un padrone di casa (uno scriba? padre di famiglia?) che dal suo tesoro estrae cose vecchie e cose nuove.
Il tesoro dunque, sia quello del campo, come quello custodito in casa, è sempre una riserva di ricchezza che permette di guardare al futuro.
Come quelle precedenti, questo gruppo di piccole parabole riprende la tensione di un agire di Dio che penetra nel cuore umano e avvia un processo di crescita che va da un meno a un più e sfugge alla logica delle apparenze e delle statistiche. Pertanto, come nel seme è presente l'albero, nel lievito la fragranza del pane e nella seminagione il raccolto, così il prendere parte al regno, ossia la vita del e secondo il vangelo, significa prendere parte ad una storia che cambia le cose e, il frutto di tale trasformazione è gioia.
I verbi richiamano movimento, ricerca, passione, scelta (la rete gettata nel mare...).
Sono l'esatto contrario di un'esperienza religiosa basata sulla ripetitività di formule, riti, dottrine, regole, comportamenti codificati e quant'altro.
Inoltre, il tesoro o la perla preziosa, sono il bene prezioso del vangelo, prezioso si, ma nascosto nel senso che non abita la superficie delle cose, occorre mettersi in ricerca perchè non è una verità monolitica che viene calata dall'alto sulla testa della gente. L'essere dalla parte di Gesù non lo si sperimenta attraverso la visibilità. Il Regno di Dio non è un'entità geopolitica, non è un'istituzione religiosa, non è una consuetudine culturale e nemmeno una pratica cultuale. Dio non agisce nella superficialità di ciò che è statisticamente misurabile, Dio opera nei cuori nel profondo delle coscienze, nuove consapevolezze e nuove convinzioni. I “regni” mondani, invece,sono forti delle loro apparenze. È un messaggio che ci viene anche dalla prima lettura, allorché Salomone, consapevole dei suoi limiti, chiede la sapienza frutto di un “cuore docile”, vale a dire una coscienza capace di interrogarsi e di ricercare dal di dentro sé ciò che è bene per gli altri e ciò che non lo è. “Rendimi capace di discernere, di distinguere il bene dal male”- chiede Salomone a Dio nella preghiera.
Perciò, la parola di Gesù, essendo una parola che penetra dentro, è sempre una parola che commuove, che muove dal di dentro, che agisce nel cuore, cioè nella coscienza, laddove appunto, si compiono le scelte... è una parola che suscita metànoia, ossia un andare oltre il solito modo di pensare.
Il crinale spartiacque tra ciò che è regno e ciò che non lo è lo troviamo nella domanda di Gesù: “Avete capito?” - Perché tra superficialità e interiorità sta lo spartiacque tra vangelo e anti vangelo.
É per questo che “ogni scriba che diventa discepolo...estrae cose vecchie e cose nuove”. Giovanni parlerebbe di “sorgente d'acqua che zampilla verso la vita eterna”.
Chi è abitato dal vangelo non è un nostalgico che vorrebbe ripetere il passato. Il discepolo invece ha memoria: porta dentro di sé la consapevolezza di ciò che lo ha guidato fino ad ora e nella memoria del dono ricevuto trova il motivo di partecipare ad una trasformazione verso una bontà più grande. Infine, attraverso il linguaggio apocalittico della fine, ci viene detto che il Regno avrà un esito e che quanto ci è stato suggerito è il vero modo per guardare in avanti.
A conclusione, vorrei aggiungere un'altra nota sulle due piccole immagini paraboliche dell'uomo che trova, vende e compra il campo con il tesoro e del mercante di perle.
Il primo approccio a queste immagini è di identificare i discepoli/e con i soggetti delle parabole, come se ognuno di noi fosse ora con l'acquirente del campo, ora con il mercante di perle preziose. Certamente è questa l'intenzione del narratore. La parabola tuttavia è anche un orizzonte aperto. Proviamo rovesciare la prospettiva: se fosse Dio l'acquirente del campo o/e il mercante di perle preziose? Ne risulterebbe che il tesoro di Dio e la sua perla preziosa siamo noi.
Dio ha perso la testa per l'umanità, s'è giocato la camicia, come si suol dire. Lui ha rischiato tutto. Ma la cosa più bella è che per noi il suo cuore è colmo di gioia”.
Ricordati: tu fratello, tu sorella, sei la gioia di Dio!

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Ricordiamo davanti a te, o Signore che
  • Il parroco di Lampedusa smentisce che gli sbarchi attuali generino emergenza, tuttavia si chiede perché chi arriva dal Mediterraneo debba rischiare la vita e non avere vie legali per arrivare in Europa?
  • È in fase di riempimento la diga costruita sul Nilo Blu. Le popolazioni del Sudan e dell'Egitto vedono ridurre l'afflusso di acqua sui loro territori.
  • Il parlamento egiziano ha autorizzato l'invio di truppe militari a Supporto di Haftar.
  • In India è stata uccisa una donna cristiana. È la quinta vittima in due mesi. Vengono colpite le minoranze per diffondere l'odio tra le fedi.
  • In Pakistan è morta Suor Ruth Lewis. Ha dedicato la sua vita al centro per bambini disabili.
  • Malta e Italia sono state denunciate all'ONU per i respingimenti dei migranti in Libia.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza
  • È partita da La Spezia la Nave Italia con a Bordo disabili per la campagna contro l'esclusione e il disagio sociale.
  • Per l'impegno a fermare l'etnocidio, l'ecocidio e l'estrattivismo dell'Amazzonia della prima Assemblea Mondiale dell'Amazzonia.
  • Nella Repubblica Centrafricana è stato creato il comitato nazionale alla lotta contro l'insicurezza alimentare
  • Per l'incontro virtuale promosso dai Gesuiti in Africa “La gioventù africana propagatrice di semi di pace”

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo

dal Salmo 118

La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.
Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.
Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.